Frodi IVA, sui consumi ed all’autoriciclaggio. Quattordici arresti
VIDEO. https://youtu.be/vusn5ESP6RI
LA PROCURA EUROPEA E LA GUARDIA DI FINANZA ACCERTANO UNA FRODE FISCALE NEL COMMERCIO DI OLII LUBRIFICANTI PROVENIENTI DA PAESI
DELL’UNIONE EUROPEA – IN CORSO L’ESECUZIONE DI MISURE CAUTELARI PERSONALI NEI CONFRONTI DI 14 PERSONE ED IL SEQUESTRO PREVENTIVO
PER OLTRE 15 MILIONI DI EURO.
I militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Matera e Torino stanno dando esecuzione a
un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa dal Giudice per le indagini preliminari di
Torino, su richiesta del locale ufficio della Procura Europea (EPPO), nei confronti di 14 soggetti, e di sequestro
preventivo del profitto, per oltre 15 milioni di euro, per associazione per delinquere finalizzata alla commissione
di frodi IVA, alla sottrazione fraudolenta al pagamento dell’imposta sui consumi ed all’autoriciclaggio.
Le indagini, svolte dai Nuclei di Polizia Economico - Finanziaria di Torino e Matera, hanno riguardato soggetti
operanti sul territorio nazionale e in Estonia, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Belgio
che, attraverso una ramificata rete criminale, introducevano e commercializzavano ingenti quantitativi di olii
lubrificanti per automezzi (autovetture e autocarri), destinati alla vendita al consumo, con pagamenti “in nero”,
ponendo in essere molteplici strategie volte all’evasione dell’IVA e dell’imposta nazionale prevista, sia attraverso
l’interposizione di società “cartiere” (prive di una reale struttura operativa) su cui far gravare i tributi dovuti,
sistematicamente non versati, sia predisponendo ingegnosi sistemi per evitare controlli e sanzioni, quali la
creazione e utilizzo: di documenti fiscali con indicazione di soggetti inesistenti, sia come mittenti che come
destinatari, da utilizzare nell’eventualità di controlli durante il trasporto della merce; di documenti di trasporto
indicanti destinatari compiacenti; di copie di bolle di accompagnamento realizzati tramite fotocopiatura a colori
dagli originali, per la prima immissione in consumo con successiva distruzione delle copie (artificiosamente
utilizzate nel percorso), una volta ultimato il trasporto, all’arrivo del carico a destinazione ed in assenza di controlli
lungo l’itinerario; l’utilizzo di società costituite ad hoc per consentire acquisti in nero di olio lubrificante,
diversamente indicato sui documenti di trasporto quale liquido lavavetri, shampoo etc..
Le perquisizioni e le analisi informatiche hanno consentito altresì di svelare che un’azienda operante nel territorio
di Matera, uno dei principali “hub” della vendita di olii lubrificanti nel centro e sud Italia, che si riforniva anche
tramite l’associazione criminale, ha sistematicamente commercializzato “in nero” l’olio lubrificante acquistato,
rivendendolo ad altri compiacenti operatori del settore, occultando al fisco prodotto per un valore di oltre 52 milioni
di euro, come accertato attraverso l’analisi del server contenente la contabilità occulta dell’azienda.
Nel corso delle indagini, grazie alle indagini tecniche, sono stati operati diciotto sequestri sul territorio nazionale
di partite di merce importata e commercializzata in nero, per oltre 470 tonnellate di olio lubrificante oltre ad altri
prodotti analoghi.
Dalle indagini, sono emerse, infine, ipotesi di riciclaggio dei proventi illeciti e di contraffazione di marchi di olii
lubrificanti, atteso che il prodotto sfuso veniva commercializzato (rimuovendo le etichette originali e apponendovene altre appositamente stampate da una tipografia compiacente), riportando marchi, caratteristiche
fisiche ed indicazioni d’uso relativi a tipologie di prodotto di maggiore valore commerciale.
L’evasione complessiva accertata, per gli anni 2017/2023, è pari ad oltre 14 milioni di euro di IVA ed oltre un
milione di euro di imposta nazionale di consumo.
Le risultanze raccolte, acquisite anche mediante i canali di cooperazione internazionale di EPPO hanno consentito
alla Procura Europea di chiedere ed ottenere dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino un
provvedimento di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 14 indagati, di cui 8 destinatari della
custodia in carcere e 6 destinatari di arresti domiciliari.
È stato altresì disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, di disponibilità finanziarie e di altri beni fino
alla concorrenza di € 15.448.000, importo corrispondente al profitto della frode I.V.A. e dell’evasione dell’imposta
di consumo.
Per l’esecuzione del provvedimento cautelare, che ha coinvolto le province di Matera, Torino, Foggia, Bari,
Campobasso, Roma e Trieste, ed è stato altresì coordinato in altri 3 stati dell’UE aderenti ad EPPO, sono state
impiegate anche unità cinofile specializzate nella ricerca di denaro contante (cash dog).