Facebook Twitter Youtube Feed RSS

Dott. Pastorelli: “vaccinarsi è un dovere civico”. Altre informazioni sul Covid nel pinerolese

VIDEO Intervista al dott. Pastorelli. “Farsi vaccinare è un dovere civico”. Altre informazioni sul Covid nel pinerolese

di Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

Guarda il video intervista al dott. Mauro Pastorelli

Il dottor Mauro Pastorelli, direttore della struttura complessa anestesia e rianimazione, e in servizio presso l’ospedale “Agnelli” di Pinerolo, questa mattina si è sottoposto alla vaccinazione contro il Covid. Il medico, fornisce alcune spiegazioni sul vaccino e sulla situazione attuale del virus nel nostro territorio, ovvero qual è la pressione oggi nella struttura ospedaliera pinerolese. Il medico ritiene che vaccinarsi è un dovere civico e che dobbiamo prepararci a una terza ondata del virus. Nel video l’intervista integrale al dottor Pastorelli. Il video qui:

Sempre sul sito di vocepinerolese.it è consultabile la prima intervista al dott. Pastorelli fatta nel mese di marzo 2020 (in piena pandemia (guarda qui:  https://www.vocepinerolese.it/video/2020-03-17/situazione-covid-ospedale-pinerolo-parla-dott-pastorelli-direttore-rianimazione-18029 ). Altra intervista a fine agosto 2020 quando sembrava che tutto fosse indirizzato verso il meglio https://www.vocepinerolese.it/video/2020-08-24/covid-situazione-nellospedale-pinerolo-futuro-intervista-al-dott-pastorelli-audisio-18721

Altre interviste, sempre sul caso Covid a Pinerolo e pinerolese qui:   https://www.vocepinerolese.it/video/2020-11-17/covid-intervista-dottsa-civita-responsabile-dea-ospedale-pinerolo-negazionisti-19170  , ancora qui: https://www.vocepinerolese.it/video/2020-04-09/dura-vita-degli-infermieri-tempo-covid-19-pinerolo-testimonianze-18261   e qui: https://www.vocepinerolese.it/video/2020-04-03/contagi-covid-19-discesa-nel-pinerolese-altre-info-intervista-dottsa-zanella-18206

Dott. Mauro Pastorelli ci ritroviamo ancora a parlare del Covid e di una storia che sembra infinita. In questa seconda ondata sono stati registrati più morti rispetto alla prima ondata. Perché?   

“Cominciamo dal vaccino. Sono stato il primo a vaccinarmi qui a Pinerolo per una casualità. Io ho dato da subito la mia adesione alla campagna vaccinale perché ritengo che vaccinarsi sia un dovere civico di noi medici e non solo. Questo è il modo che abbiamo per cercare di arginare questa pandemia. Le vaccinazioni sono state efficaci per altre malattie come, per esempio il vaiolo. Noi facciamo parte di una comunità e dobbiamo aiutarci tutti e noi operatori sanitari siamo in prima linea contro la pandemia. Se ci infettiamo noi non c’è poi nessuno che cura i malati. So che ci sono tanti dubbi e perplessità da parte di alcuni cittadini però, attenzione, se mettiamo tutto in un dubbio significa far prevalere l’individualità sulla comunità”.

L’efficacia del vaccino fa riferimento a un virus “conosciuto” prima della recente mutazione. L’attuale vaccino che lei oggi ha fatto “copre” anche il virus “attuale”.

 

“Il virus attualmente è mutato per la sua contagiosità ma non nella sua struttura. Il vaccino copre anche questa mutazione di “aggressività”. Questo vaccino mira a creare una difesa immunitaria nell’organismo nei confronti non del virus ma “contrasta” il “sistema” che il virus usa per attaccarsi alle cellule. Non si tratta di un virus attenuato (che potrebbe far sorgere il dubbio che potrebbe risvegliarsi) ma di un sistema diverso che stimola le difese immunitarie dell’organismo facendo produrre degli anticorpi che colpisce il virus e, in questo modo, non riuscirà ad attaccarsi alla cellula (nel video la spiegazione più dettagliata)”.

La mortalità causata dal virus nei mesi di ottobre e novembre è nettamente aumentata. Perché?

L’impressione clinica è questa. Perché ciò sia accaduto non lo so dire. La seconda ondata, quella attuale è differente dalla prima.

Perché crea più morti, il virus è diventato “più pericoloso”?

 

“In questa fase c’è stata una maggiore gravità sulla compromissione polmonare ma c’è una minor compromissione complessiva nell’organismo come, per esempio, insufficienza di altri organi e in particolare rene e sistema cardiocircolatorio. In questa fase il polmone è colpito più gravemente, il polmone è “più rigido” creando difficoltà nella respirazione e per noi farli respirare. Il polmone tende a trasformare la sua struttura che diventa molto più densa e più difficile da ventilare ed è la situazione che stiamo affrontando oggi. Nella prima ondata il polmone era “più morbido”.

Riusciremo a debellare il virus?

“Certamente, ma passeremo attraverso una terza ondata. Riusciremo a superare il problema con la collaborazione di tutti. La vaccinazione è un passo avanti sostanziale. La vaccinazione non deve, però, far venir meno le precauzioni che conosciamo tutti come il distanziamento, mascherina ecc.. Comportamenti che ci sono serviti per ridurre un pochettino il carico sugli ospedali. In questa fase sono moti di più i pazienti che vengono curati a domicilio.

Durante la prima fase della pandemia i medici “provavano delle terapie”. È ancora così?

“I protocolli in terapia ci sono e i cardini universalmente riconosciuti anche come la somministrazione del cortisone e l’eparina. Anche questo protocollo è nella routine ma ogni tanto qualcuno la critica senza però specificare quale usare al suo posto. Non esistono protocolli alternativi ma quello che usiamo ha la sua efficacia”.

Qual è la situazione attuale nell’ospedale di Pinerolo? I posti letto in terapia intensiva?  

 

“La pressione complessiva è diminuita ma, in questo momento, come terapia intensiva, siamo pieni di pazienti. Malati che si sono poi negativizzati ma necessitano ancora di una terapia seppur semintensiva. Il Covid non è una patologia a rapida soluzione e che dopo qualche giorno il posto viene liberato. Abbiamo pazienti ricoverati più di un mese fa.”

Commenti