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VIDEO. Quando l’arte supera la censura. Pomaretto

di Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

Guarda il video su www.vocepinerolese.it

Come spesso accade, un’azione volta a cancellare un’opera d’arte, si trasforma in opportunità artistica. È quanto accaduto al pittore Maurizio Raissent, 58 anni, originario di Villar Perosa, che il mese scorso aveva dovuto cancellare il suo disegno, che ritraeva una prostituta, realizzato per il concorso "Insieme abbelliamo Pomaretto Comunità in Fiore". Ad alcuni cittadini il disegno non era piaciuto poiché ritenuto osceno. (Guarda il video qui:  https://goo.gl/8PyPjr ). Di osceno, in realtà, non c’era nulla se non il ricordo della legge Merlin che nel 1958, esattamente 60 anni fa, aveva deciso di chiudere le “case” definite “di tolleranza”. Un disegno che ricordava l’acquisita libertà della donna, una libertà da un “mestiere” considerato il più antico del mondo. E il concorso prevedeva, come tema, proprio i mestieri antichi.

Gino Collet, di Pomaretto, cultore del bello e della libertà artistica, dispiaciuto di quanto avvenuto, ha chiesto al pittore Maurizio Raissent, di affrescare una parte della facciata della sua casa con un dipinto che richiamasse quello cancellato. Raissent ha fatto di più. Oltre a riproporre il disegno censurato, e cancellato, ha completato il suo pensiero artistico. “Ipocrisia è il nome dell'opera - spiega Maurizio Raissent - dove lo specchio riflette la vera persona “auto-lesionata” dal tentativo continuo di apparire quello che non è, pur di essere accettata dalla società. Lo specchietto riflette la coscienza identificata da una bambina, la purezza e la semplicità che sono la vera bellezza e la vera ricchezza dell’essere. Ho realizzato quest’ opera perché ritengo che l’ipocrisia sia una malattia della società, una società consumistica che ha dimenticato i valori reali dell’essere, della persona, della sua dignità.

NELLA FOTO  Il dipinto di Maurizio Raissent che “completa” quello censurato

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