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Smentita. Trasferimento del "Nizza Cavalleria"?" Nessuna decisione presa!

Il generale Angelo Distaso, strenuo difensore del "Nizza cavalleria" e anima della cavalleria a Pinerolo, dichiara a Voce Pinerolese: "Per il trasferimento del Nizza Cavalleria a Bellinzago non c'è ancora nulla di ufficiale. Confidiamo nel buon senso degli alti comandi militari. Pinerolo non può continuare ad essere depauperata nella sua storia e nella sua tradizione militare." Di seguito alcuni cenni sulla storia del "Nizza cavalleria" a Pinerolo e anche dati su quante volte doveva essere trasferita e ciò non è avvenuto.

 Il generale degli Alpini che vuole il trasferimento

 Il Nizza Cavalleria, per ora, non lascia

 Corsi e ricorsi storici della Città di PINEROLOculla della Cavalleria Italiana e della moderna equitazione”, definizione questa, avvalorata dalla presenza continua di tanti reggimenti di cavalleria sin dal 1698 (i “Dragoni di Piemonte” oggi “Nizza Cavalleria”, i “Dragoni di Sua Altezza Reale”, il Reggimento di Cavalleria “Savoia” oggi “Savoia Cavalleria”, i “Dragoni di Sua Maestà”, i “Dragoni di Sardegna”, il Reggimento “Piemonte Reale” oggi “Piemonte Cavalleria”, il Reggimento “Aosta Cavalleria” oggi “Lancieri di Aosta”, i “Cavalleggeri del Re”, il Reggimento “Dragoni del Genevese” oggi “Genova Cavalleria”, il Reggimento “Novara Cavalleria” oggi “Lancieri di Novara”, gli “Squadroni Guide” oggi “Cavalleggeri Guide”, il Reggimento “Cavalleggeri di Monferrato” sciolto nel 1943, il Raggruppamento Esplorante Corazzato “Cavalleggeri di Lodi” sciolto nel 1995),

della Scuola Militare di Cavalleria (1849-1943) (voluta dal Consiglio Comunale della Città e costruita a proprie spese),

dalla frequenza di tanti cavalieri stranieri provenienti da 33 NAZIONI per apprendere il “nuovo sistema” ideato dal Capitano Federigo CAPRILLI

e, infine, dalla presenza del Reggimento “Nizza Cavalleria”- ex Dragoni di Piemonte già dal 1946.

  • 1873 - avendo la Scuola raggiunto un considerevole sviluppo che imponeva la ricerca di ulteriori spazi addestrativi, cominciò a farsi strada l’idea di trasferirla in altra sede.

            La Commissione Parlamentare, relatore il Generale Luigi Pelloux  (…presidente del Consiglio dei       ministri del Regno d’Italia, ministro della Guerra (1891-93) e successivamente Capo di Stato         Maggiore) - propose l’idea di trasferirla a Caserta.

            Per il deciso intervento delle Autorità locali (…civili e militari), il progetto non ebbe esecuzione perché venne dimostrato che Pinerolo – per considerazioni tecniche e per ordine   pratico – avrebbe potuto assecondare la naturale evoluzione della Scuola e continuare una     “tradizione” nella quale il “sentimento” aveva un suo peso determinante.

  • 24 ottobre 1891 l’On. Corrado Tommasi Crudeli, eletto alla Camera nel 1874, nella discussione sul Bilancio della Guerra con alcuni ufficiali, “domandava” che la Scuola fosse tolta da Pinerolo e trasferita in località più adatta per le esercitazioni di campagna.

            Il Ministero non dette seguito alla richiesta ma si impegnò ad aggiungere un Corpo            Complementare a quello di Pinerolo.

  • Gennaio 2013… è una realtà di oggi…in un quadro ampio che prevede un riassetto delle Forze Armate per attuare il “nuovo modello di difesa”, il Reggimento “Nizza Cavalleria” è destinato a trasferirsi a Bellinzago Novarese.

            Sotto il profilo tecnico-addestrativo tale determinazione ha una sua importantissima e logica   valenza.

            Sotto l’aspetto economico, invece, che vede l’Amministrazione Comunale impegnatissima a    ricercare equilibri in un momento di grave crisi (…la soppressione del Tribunale, il riordinamento dell’Ospedale, la difficile sistemazione della Compagnia Carabinieri, il patto di stabilità, la profonda crisi del sistema industriale, la crisi edilizia, la chiusura di tanti negozi, il basso reddito di molte famiglie…), la determinazione del trasferimento di “Nizza”(che con i suoi uomini e le famiglie di ufficiali e sottufficiali, ha un apporto economico di una  grande azienda), potrebbe essere ragionevolmente rivalutata, come avvenne negli anni descritti.

 A questa valutazione non possono disgiungersi le ragioni sentimentali…Pinerolo è, e deve rimanere “la Città della Cavalleria Italiana”.

 Il “PROBLEMA NIZZA”, anche questa volta, potrebbe essere dipanato – onorevolmente – con la     nota saggezza delle preposte Autorità Militari

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