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Abbandono del Centro storico Pinerolo.Inchiesta.Commercianti delusi dal silenzio dei politici

Molti commercianti non ci stanno e protestano. Solo parole dalla politica. Il centro storico muore, l’amministrazione comunale è inerme. Strade sudice e buie, alcuni negozi chiusi. Il futuro in due nuove realtà commerciali?

 La “Pinerolo Vecchia”, un tempo prestigiosa città nelle mire straniere, sta oggi vivendo un lento ma costante decadimento: negozi che chiudono, sporcizia, strade deserte. Il fulcro della vita sociale si è spostato in altre zone, e con essa l'interesse delle amministrazioni, che hanno abbandonato il Centro Storico a sé stesso.

Molti commercianti che lavorano nella parte vecchia della città lamentano numerosi problemi; la ZTL, l'arredo urbano, la scarsa valorizzazione dei luoghi di interesse storico e culturale, la difficoltà nell'organizzare eventi che attirino gente (Events 2000 ci mette l’anima e capacità. Ma sono solo loro. Dal Comune poco o niente al di fuori di ciò che è già “istituzionalizzato…”) e gli affitti altissimi sono solo i più importanti.

Nell'ottica del problema centrale, ossia il poco passaggio di persone per le vie del Centro Storico, la ZTL, secondo molti, è stato un errore, secondo altri, è stata semplicemente gestita male. Quello che è sicuro è che, così com'è, non funziona: soffoca il ricambio di persone, senza garantire la tranquillità pedonale. A ciò va a sommarsi la situazione dei parcheggi, già grave prima dell'introduzione delle nuove zone blu, ora davvero critica.

“Le persone non sanno dove mettere le auto -afferma Lorenzo Pedussia, proprietario dello storico e prestigioso negozio di abbigliamento in Via Duca degli Abruzzi- . Il mercoledì ed il sabato c'è il mercato, quindi i parcheggi sono introvabili, la domenica ed il lunedì i negozi sono chiusi; rimangono tre giorni a settimana con tutti i parcheggi disponibili, e anche così sono insufficienti.”

 Anche l'estetica è importante nel funzionamento di una città, lo sanno tutti; e, infatti, l'arredo urbano è quasi completamente assente e l'illuminazione pubblica funziona a giorni alterni.

“Sono tre anni che lavoriamo qui e tre anni che ci sentiamo fare promesse, che mai vengono mantenute.” ha detto la proprietaria del ristorante Tanit, Eleonora “ Hanno detto (il Comune) che avrebbero fatto mettere a posto le luci: niente; hanno detto che quest'anno avrebbero organizzato più manifestazioni: ne hanno organizzata una in più; avrebbero dovuto abbellire la piazzetta in via Mazzini: niente. La verità è che il centro storico è considerato di serie B: i portici sono sporchi e pieni di ragnatele, alcuni negozi chiusi hanno i vetri rotti, le facciate di alcuni palazzi cadono a pezzi; qui si parla anche del decoro della città: il centro storico dovrebbe esserne l'orgoglio, non la vergogna.”

Visto che le persone, per quanto possa sembrare strano, sono attratte da luoghi dove c'è qualcosa da fare o, quantomeno, da vedere, non dovrebbe stupire che una zona con le caratteristiche descritte sia sempre deserta. Per ovviare alla mancanza di attrazioni fisse, i commercianti spingono per organizzare più manifestazioni, ma spesso si scontrano con il disinteresse delle autorità o con la burocrazia.

“Le poche manifestazioni che ci sono state quest'anno” prosegue Eleonora “hanno funzionato benissimo, abbiamo lavorato tutti e tanto, a riprova che bisogna andare incontro a chi ha idee, non ostacolarlo.  Gli stessi commercianti sarebbero disponibili a contribuire economicamente all'organizzazione, è nell'interesse di tutti.”

Secondo molti, l'organizzazione degli eventi dovrebbe essere lasciata in mano ai giovani, gli unici che abbiano idee fresche e la volontà per metterle in pratica.

“Il comune potrebbe organizzare dei concorsi nelle scuole, chiedendo ai ragazzi ed ai bambini come riorganizzerebbero il Centro Storico; eliminando le esagerazioni, qualche idea buona verrebbe sicuramente fuori.” ha detto Franco Petrassi, parrucchiere di Via Trento.

Sappiamo tutti che i soldi a disposizione del Comune sono pochi, ma gli investimenti che chiedono i negozianti del Centro Storico non sarebbero enormi, anzi. Molte delle iniziative proposte sarebbero a costo zero, o quasi. Perché non valorizzare le innumerevoli risorse culturali, magari con passeggiate guidate che tocchino i luoghi più interessanti, dal Duomo a San Maurizio? Perché, anziché celebrarla solo una volta l'anno, non segnalare i luoghi in cui passò la “Maschera di Ferro” e renderli visitabili a tutti? Mercatini, concerti, mostre fotografiche: tutte idee per cui il comune non dovrebbe spendere cifre esorbitanti, soprattutto potendo appoggiarsi ai commercianti. Ci vorrebbe, però, un assessore al Turismo competente e capace. Purtroppo, come già segnalato nei precedenti articoli, l’assessore Negro non ha dimostrato grandi capacità… Forse cambiarlo con uno più motivato e competente potrebbe giovare a tutta la città.

Se non si investe, la situazione non potrà che peggiorare e, come ha detto Eleonora: “Il Comune rischia di trovarsi ad amministrare una Pinerolo vecchia fantasma, in cui sono rimasti i residenti più anziani, immersi nel silenzio e nel degrado.”

Potremmo allora porre ad ogni ingresso un cartello: “Centro Storico di Pinerolo, un tempo gloriosa cittadella, oggi quartiere fantasma”. Chissà che qualche turista non si lasci affascinare... Sul giornale cartaceo e on line su questo sito, le immagini e le intervisti di molti commercianti

Sul giornale 

Simone Sindoni

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