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A Montella, città aperta all'Arte, alla natura, alla comunità', la divina commedia in 97 metri

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A Montella, città aperta all'Arte, alla natura, alla comunità', la divina commedia in 97 metri 

 

di Enrico Mazzone

Buongiorno da Montella.

Sono Enrico Mazzone e mi presento in qualità' di artista figurativo e scenografo teatrale, di classe 1982 e Torinese di nascita.

Ho avuto una vita alquanto dinamica, una volta terminati gli studi all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Germania ed infine Groenlandia e Finlandia. La somma di questi viaggi mi ha dato molta esperienza nell'approfondimento semiotico della comunità. Sociologia e filologia hanno dato stimolo alla mia fantasia e creatività cercando di scendere ancora più a fondo nei paesaggi emotivi ed inconsci dell'animo umano.

Infine, dopo un lungo pellegrinaggio, mi ritrovo nella possibilità' di poter iniziare alcuni interventi nelle scuole finlandesi, pur non essendo abilitato né di ruolo, ho tentato un approccio molto più diretto ed informale. Così' ha funzionato, e in merito ad una successiva visita alla cartiera UPM sono infine stato gratificato dalla donazione di una bobina di carta lunga 97 metri di lunghezza per 4 di altezza.

Ho iniziato a disegnare la Trasfigurazione della Divina Commedia, prendendo spunto da molte delle mie avventure e memorie annotate nel corso di 10 anni. e sono emerse alcune immagini che mi hanno colpito per autenticità': senza alcun filtro sono riuscito a toccare alcune corde del mio inconscio, e successivamente riconosciute come inconscio collettivo in un secondo momento in cui ho iniziato a mostrare l'avanzamento della composizione.

 Oggi, quello che porto a Montella, mi gratifica assai, perché' dopo un turbinio di eventi, complicati e contorti per la loro stessa intensità', libero e condivido la trasposizione in Arte del mio vissuto. Grazie al direttore artistico Aldo Zarra, il quale è riuscito a mettermi in contatto con il Sindaco Rizieri Rino Buonopane, si è creata una empatica ed armonica collaborazione, in cui l'entusiasmo si manifesta in tutta la sua incredulità'. Il complesso monastico di Santa Maria delle Nevi, in demanio all'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento è un posto raro ed incredibile, che apre le porte della Chiesa (consacrata) all'umiltà' dell'Arte, dando possibilità' di disporre alla Comunità' Montellese e circostante il valore e l'imponenza estetica e funzionale. Nella speranza e obiettivo ultimo di renderla sempre più fruibile a eventi e soluzioni che fruiscono interesse da parte delle altre regioni italiane molta più affluenza: Montella è una città aperta all'Arte, alla Natura e alla Comunità'. 

Sempre grazie al Direttore Artistico, con il quale si sta già' (lo anticipo) pensando ad un prossimo e subitaneo lavoro iconografico sulla figura di Carlo Gesualdo madrigalista, l'intervento di illuminotecnica e la componente sonora, regala emozioni e guida l'osservatore ad un percorso meditabondo ed intrinseco. Mozart, Salvatore Sciarrino e Carlo Gesualdo, sono i protagonisti che allineano la figura virgiliana, permettendo al percorso espositivo di avere momenti di tensione e morbidezza, di stupore e sgomento. 

Infine, entrando in Chiesa, si può ' ammirare adagiata a terra, pari ad una sacra offerta l'opera metrica, o almeno una parte, che ogni settimana verrà arrotolata e predisposta per poter dare un altro segmento.

 

Benvenuti a Montella, per celebrare il Giubileo Dantesco

 

foto di Carlo Fierro, all'inaugurazione del 19 giugno 2021 a Montella nel complesso monastico di Santa Maria delle Nevi (Monte)

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