Olimpiadi. Nel tennis delusione Vavassori Bolelli::sconfitti in doppio

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Delusione Vavassori Bolelli::sconfitti in doppio

Per Vavassori  un tour de force: due gare oggi e altre due domani

Quattro match in appena due giorni è la pesante tabella di marcia cui Andrea Vavassori si sta  sottoponendo in questi giorni, complice anche l’ incarico, concordato con capitan Filippo Volandri, di sostituire Jannik Sinner nel singolare.

Dopo il tuonante debutto  con vittoria in singolare ai danni dello spagnolo Pedro Martinez (64 46 64), avvenuto nel pomeriggio, in tarda serata Andrea Vavassori, insieme con Simone  Bolelli con il quale era la coppia testa di serie n.1 papabile per una medaglia, è sceso  nuovamente in campo nei sedicesimi di finale del doppio maschile: avversa gli spagnoli Careño Busta e Marcelo Granollers, questi n.1 della categoria e Vavassori  n. 9.

L’ incontro è stato vinto dagli Spagnoli 26 76 10 7, complice sicuramente la stanchezza accumulata nell’ incontro pomeridiano del singolare da Vavassori.

Nel primo set  Vavassori e Bolelli hanno inflitto un break ai rivali già nel game di apertura, prendendo così l’ abbrivio per vincere il set 62.

Per i portacolori del tricolore  il match si è complicato, a sorpresa, nel secondo set, con gli avversari che si sono imposti 76 al tie break.

 Nel mini set della terza frazione Careño e Granollers hanno fatto loro il match, chiudendo 10 7.

Domani nel primo pomeriggio il tennista pinerolese sarà nuovamente impegnato nei sedicesimi di finale del singolare: l’ avversario sarà il fortissimo norvegese, testa di serie n.6. e n. 8 ATP, Casper Ruud.

Per Andrea il match è sulla carta proibitivo, tuttavia, al di là di quello che sarà l’ esito, siamo certi l’ azzurro saprà uscire dal campo a testa alta.

 In serata Vavassori giocherà anche il doppio misto, in coppia con la trentasettenne bolognese Sara Errani. Gli avversari rispondono ai nomi di Andreeva Mirra e Danil Nedved (n.5 al mondo).

 Si prospetta, ovviamente, una gara difficile, ma Andrea Vavassori  non è nuovo ad autentiche imprese.

Ivan Albano