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LA PARETE INVIOLATA La prima ascesa del versante Nord-Ovest del Monviso

29/04/2024 9:28

Serata di presentazione de LA PARETE INVIOLATA

La prima ascesa del versante Nord-Ovest del Monviso

Venerdi 3 maggio  , alle ore 20,30, presso la Chiesa di Santa Maria del Monastero di Manta alle ore 21  si terrà la “ prima” editoriale di Marika Abbà, autrice de “La parete inviolata” -  La prima ascesa del versante Nord-Ovest del Monviso. La serata  organizzata dal Comune di Manta con la Biblioteca verrà presentata da Sergio Beccio e avrà come “madrina”, Linda Cottino che ha firmato la prefazione .

 

Agosto 1879. Il Monviso si ergeva maestoso e solitario di fronte ai due alpinisti. Paul Guillemin e Salvador de Quatrefage lo osservavano con un sentimento misto di timore  e ammirazione. Insieme avevano già conquistato diverse cime inviolate sulle Alpi al confine tra l’Italia e la Francia, ma era la montagna simbolo di quei territori ad attrarli inesorabilmente. La parete sud era ormai storia, mentre il versante che dava verso la Francia era terra quasi inesplorata. 

Per fortuna a guidarli c’era Emile Pic, una guida alpina di La Grave, tra le migliori del Delfinato, un profondo conoscitore delle Alpi. Dopo una breve pausa di contemplazione si rincamminarono, era giunto il momento di chiudere i conti con il Re di Pietra, a qualunque costo.

 

Marika Abbà trasforma il potere della storia in narrazione avvincente che, liberandosi dai lacci accademici ma senza tradire il rigore della ricerca delle fonti e della ricostruzione compone un quadro che proietta il lettore una realtà che, di 

là dalla suggestiva ricostruzione del contesto, ammalia soprattutto per ciò che afferisce all’umano: la sua oggettiva fragilità a cui fa da contraltare una straordinaria forza intrinseca, l’abilità coniugata alla passione che spinge oltre la sofferenza, il desiderio di avventura, la natura nella sua selvaggia e talora feroce.

 

MARIKA ABBÀ è nata a Busca nel 1995 dove vive. Accompagnatrice turistica e guida escursionistica è alpinista, ap-passionata di storia e ama viaggiare. Con l’inseparabile macchina fotografica e zainetto rosso cerca sempre di andare in luoghi poco gettonati dove ci sono montagne. Questo è il suo romanzo d’esordio.

Gli piace dire “sono nata con gli scarponi nei piedi, perché fin da piccola i miei genitori e i miei zii hanno portato me e il mio gemello a scorrazzare lungo i sentieri, a caccia di laghi alpini e vette frastagliate. Crescendo ho alzato sempre di più l’asticella delle difficoltà, così nel 2019 mi sono iscritta al corso base di alpinismo. La roccia, la neve e il ghiaccio sono elementi che mi affascinano e contemporaneamente mi incutono terrore. Adoro le creste aeree, perché mi permettono di avere una vista a 360° del paesaggio. Nonostante siano passati alcuni anni dall’ingresso nel mondo dell’alpinismo, mi reputo un’eterna principiante.

“Amo la storia, particolarmente quella locale. Passerei ore ad ascoltare mia nonna o persone anziane raccontare aneddoti passati, che narrano della vita quotidiana, delle veglie, piuttosto che della guerra o delle migrazioni Oltralpe o in America. Nel mio piccolo cerco di farne tesoro e memoria”.

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