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Recensione cinematografica. "C’è ancora domani" con Paola Cortellesi

13/11/2023 21:32
C’è ancora domani
 
Che Paola Cortellesi fosse una delle attrici migliori degli ultimi trent’anni era cosa se non scontata quantomeno risaputa, ma che fosse anche in grado di riempire sale e far applaudire ai titoli di coda è un’assoluta novità per un’esordio alla regia.
Roma, 1945. Delia (Paola Cortellesi) è una laboriosa ma sottomessa moglie di un violento e alcolizzato Ivano (Valerio Mastrandrea) e madre di tre figli che cerca ti sbarcare il lunario con lavoretti in giro per la città. Uno straordinario evento farà nascere in lei la voglia di una modesta rivalsa sull’ambiente ingnorante e oserei definire un po’ “burino” che l’ha sempre oppressa ma che le darà la forza di fare un grande balzo nella sua crescita personale.
Un cast di attori meravigliosamente assortiti non può che fare da cornice a una storia così toccante ma anche così ben sceneggiata che Paola Cortellesi ha saputo dirigere con una grinta che raramente ho visto in registi anche molto più navigati.
Questo film campione d’incassi sa attualizzare e anzi vivacizzare temi ma sopratutto momenti storici che molto spesso vengono trattati con troppa serietà e che qui invece con l’ironia e la leggerezza vengono resi godibili e allo stesso momento comprensibili da un pubblico di tutte le età.

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