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Van Gogh, una morte misteriosa.

25/07/2023 13:04

Van Gogh, una morte misteriosa.

Un pittore afflitto e non capito, Vincent Van Gogh, morì a causa della sua pazzia.

 

Indiscutibilmente uno degli artisti dell’Ottocento più conosciuti e ammirati a livello internazionale, ovvero il pittore olandese Vincent Van Gogh, non si sa ancora con chiarezza la ragione della sua morte.

Sicuramente il suo carattere agitato e la complicazione ad affermarsi come artista ha condizionato grandemente lo stile artistico e il decesso di questo grande pittore.

Van Gogh nacque nel 1853, nei Paesi Bassi. Era figlio di un pastore e già da bambino gli piaceva disegnare. Lui stesso ammise che aveva avuto una giovinezza triste e fredda, in seguito all'interruzione della scuola a soli quindici anni e che nel corso della sua adolescenza sviluppò una personalità difficile iniziando a preferire stare da solo, questione considerata strana da parte dei suoi coetanei.

Il fratello di Vincent, Theo Van Gogh, era un mercante d'arte che gli sponsorizzava i quadri. Era l’unico che credeva fiduciosamente alle opere del fratello e lo manteneva economicamente.

Grazie ai viaggi di lavoro di Theo, Vincent poté trasferirsi a Parigi e fare conoscenza degli impressionisti (corrente artistica sviluppata in Francia) e di Paul Gauguin, artista con cui condividerà una grande amicizia.

Van Gogh, sperimentando nuovi stili e metodi artistici, andò a convivere insieme a Gauguin per concentrarsi meglio insieme sui nuovi disegni da dipingere.

 

 

 

 

 

 

Per i caratteri complessi di tutti e due, il rapporto tra i due pittori si fece sempre più difficile. in uno dei loro litigi, Van Gogh attaccò Gauguin con un rasoio; e Vincent, affranto dal suo attacco d’ira, si tagliò il lobo dell’orecchio, consegnandolo a Gauguin per farsi perdonare. L’artista dichiarò che il pittore olandese era una persona pericolosa e non aveva più nessuna intenzione per vivere insieme. Esistono due noti autoritratti del pittore Van Gogh con l’orecchio bendato.

Van Gogh, nei suoi ultimi mesi di vita, dipinse moltissimi quadri, completò cinquecento opere. La sua depressione, con il passare dei giorni, si aggravò, e all’età di trentasette anni, nel 1890, nel corso di una camminata nei campi si sparò al ventre con una pistola. Ritornò a casa sua e due giorni dopo morì nel suo letto accanto a suo fratello Theo.

Gli studiosi hanno ancora diversi dubbi su questo suicidio.

Un fatto strano è che pochi giorni prima, l’artista aveva ordinato molte quantità di pittura ed è insensato il fatto che Vincent avesse avuto l’intenzione di togliersi la vita.

Per di più, non è consueto spararsi alla pancia nel caso che una persona si volesse suicidare.

In teoria, la pistola ,con cui Van Gogh si sparò, non fu mai ritrovata.

Ai giorni nostri, gli storici pensano che i disturbi mentali dell’artista fossero procurati da un’insufficienza renale.

Sei mesi dopo la morte di Vincent, Theo Van Gogh morì e il suo corpo fu seppellito vicino a quello del suo adorato fratello.

 Nicola Bosio

 

 

 

 

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