Ennio Giordano: quando l’età non ha importanza, nemmeno sui campo di tennis
Ennio Giordano: quando l’età non ha importanza, nemmeno sui campo di tennis
È risaputo che per chi pratica uno sport, per di più intenso come il tennis, giunge, ineluttabile, il momento in cui si è costretti a smettere, perché le capacità fisiche non sono inesauribili.
Per Ennio Giordano, villarese di nascita, pare, invece, questa legge di natura non sia mai entrata in vigore: all’età dì settantasei anni è tutt’ora uno dei tennisti più presenti sui campi del Club Tennis Pinerolo, ma ciò che ancor più lo contraddistingue è il modo in cui ancora sa stare sul terreno di gioco, praticando un tennis di buon livello.
“ Ho cominciato a giocare da ragazzino, all’ età di dodici anni, quando ancora si giocava con la raccolta in legno - ricorda Giordano -, e sono stato per molti anni un giocatore di buon livello agonistico “.
“ Tantissimi anni fa – prosegue - ho avuto un serio problema all’epicondio, al punto tale che, per non smettere, ho cominciato a portare i colpi anche con il braccio non dominante, diventando così ambidestro. Per superare il problema ho poi affrontato un intervento chirurgico“.
Tutt’ora lo si può osservare mentre con nonchalance alterna i colpi con entrambe le braccia , ma ciò che più impressiona è il dinamismo, unito ad una innata eleganza, con cui continua a muoversi sul campo, come se il tempo fosse una dimensione soltanto teorica.
Alla domanda su quale sia la ricetta di tanta longevità tennistica, ecco la sua risposta: “ Forse la vera ricetta consiste nel non averne alcuna”.
I.A.