Il Pianalto di Poirino è un territorio molto particolare, un altopiano argilloso di circa 400 chilometri quadrati, a sud di Torino, ereditato dal Pleistocene come risultato di processi ecologici evolutivi. L'area del Pianalto di Poirino si estende tra i confini delle province di Asti, Cuneo e della Città metropolitana di Torino. I principali comuni sono: Chieri, Santena, Poirino e Pralormo nel Torinese fino a Montà d'Alba in provincia di Cuneo. In tempi antichi il Pianalto era attraversato da un fiume, ma circa diecimila anni fa una serie di movimenti tellurici sollevò l'intera area, facendone mutare il corso. Il fiume lasciò così uno strato di argilla formata da micro-minerali che rendono il terreno molto compatto e in grado di trattenere gli elementi nutritivi. Il suolo risulta formato dal 60% di sabbia e una percentuale minima di calcare che assicura quindi buona permeabilità e fertilità che rende l'intera area del Pianalto famosa per la produzione di ortaggi, eccellenze dell'orticoltura del Piemonte. Tra queste l'asparago spicca per le sue qualità e caratteristiche organolettiche come il sapore tipico che gli viene conferito proprio dalle peculiarità pedologiche delle terre rosse del Pianalto. In Italia la superficie destinata alla coltivazione dell'asparago è di circa 9.500 ettari (elaborazioni Confagricoltura su dati Istat) concentrati soprattutto in Puglia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Nella nostra regione se ne coltivano oltre 260 ettari; le imprese agricole impegnate nella coltivazione di questo straordinario prodotto orticolo sono circa 640. Il principale territorio di produzione è il Torinese, con circa 90 ettari, seguito da Cuneo con 74 ettari e Vercelli con 69. L'asparago di Santena e delle Terre del Pianalto di Poirino è considerato il re degli ortaggi, riconosciuto dal 1999 quale PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale), storicamente legato a Camillo Benso, conte di Cavour che lo definì senza riserve la "sorgente della prosperità di Santena". Le cultivar sono riconducibili agli ecotipi Marte, Eros, Gijmlin ottenuti da ricerche e studi effettuati in Italia e in Europa e a un ecotipo locale chiamato "asparago santenese" legato ad una selezione di Précoce d'Argenteuil ottenuta negli anni '50 -'60 sul territorio interessato. L'asparago di Santena e delle Terre del Pianalto è verde con sfumature violacee; i turioni hanno l'apice appuntito grazie al terreno ricco, alla maturazione fuori serra e all'utilizzo di concimi organici. Il sapore è dolce e delicato. Ha una lunghezza media di 22 cm e la parte colorata comprende circa il 65% della lunghezza totale. Non solo orticole, il Pianalto è anche la culla di un particolare tipo di allevamento ittico, quello della tinca e nello specifico della tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino che dal 2008 ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta. Il disciplinare di produzione circoscrive minuziosamente il territorio del Pianalto e, come tutti I disciplinari approvati dall'Unione europea, dal Ministero delle politiche agricole e dalla Regione Piemonte, definisce nei particolari le regole di allevamento. L'allevamento continua a essere praticato in forma tradizionale, in stagni e laghetti artificiali (peschiere) con acque basse, calme e limacciose, con fondali d'argilla e poco calcarei. I problemi degli ultimi anni tra cui si evidenziano: siccità, erbe infestanti nelle peschiere e uccelli predatori fanno sì che la produzione sul territorio è ormai ridotta a poche decine di quintali di tinche allevate principalmente in due aziende: una a Poirino e una Villanova d'Asti. Contrariamente a quanto avviene in altre zone del Piemonte, nel Pianalto l'obiettivo è da sempre pescare pesci piccoli, tra i 70 e i 120 grammi. Abitudine che deriva da quando per sfoltire le acque, alla prima pescata, a maggio, si pescavano anche le piccole tinche che a 10 - 11 mesi misuravano 12 - 15 cm. Peraltro, da un punto di vista culinario si adattano meglio all'assorbimento dei vini e dell'aceto usati per i carpioni che sono uno dei modi più adatti per consumarle. La tinca gobba dorata è una variante della tinca comune, presenta una livrea dalla colorazione prevalentemente giallo-rossiccia dovuta alle terre rosse, caratteristiche del Pianalto di Poirino, costituto da argille rosse pleistoceniche. Un'altra caratteristica del pesce del Pianalto è la presenza di una gibbosità all'altezza delle prime vertebre cervicali. La tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino è apprezzata per le carni magre, leggere e compatte, proteiche e con poche spine. Dal 12 al 15 maggio 2023, a Poirino, la Fiera della Tinca e dell'Asparago, giunta alla 66a edizione, celebra questi due figli prediletti delle Terre del Pianalto. |