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"Riaprire la casa di riposo" ma il sindaco Costelli "non sente". Protesta del comitato. Cumiana

27/03/2023 9:37
 
 
CUMIANA: GLI ATTIVISTI NON SI ARRENDONO E DOPO BEN OLTRE 9 MESI CHIEDONO DI RIAPRIRE LA CASA DI RIPOSO.
 
La casa di riposo famiglia Bianchi, dedicata ad anziani autosufficienti, come è risaputo,  è stata chiusa definitivamente il 27 maggio del 2022 a causa di costi di mantenimento troppo esosi per il Comune cumianese. Si è istituito subito un comitato di cittadini contrari alla chiusura  e si sono raccolte oltre 1000 firme tramite petizione ma con un nulla di fatto. Il comitato, dal canto suo, sostiene poi che a nulla siano valse le loro richieste per trovare una soluzione che andasse bene per tutti. " Oggi l'unica certezza è la testarda volontà dell' amministrazione di non considerare in alcun modo, anche in presenza di fatti nuovi, la sua eventuale riapertura " dichiara per iscritto il comitato in un' opera di continuo attivismo fatta anche di volantinaggio. Secondo quanto loro dichiarano attraverso alcune statistiche prese dalle offerte delle case di riposo pubbliche e private della zona pinerolese attraverso una indagine dell' ottobre 2022 la domanda nel post Covid è in incremento e la percentuale di occupazione è al 100% con liste d'attesa. Di recente l'amministrazione ha reso pubblica alla cittadinanza la notizia di voler concedere casa Bianchi in locazione alla Diaconia Valdese al fine di realizzare un centro diurno per malati di Alzheimer con riserva di posti ai cittadini cumianesi idea che piace in parte al comitato come servizio aggiuntivo per la comunità ma non sostitutivo della casa di riposo che per gli stessi rimane una priorità irrinunciabile. Di contro l'attuale maggioranza di Costelli si ripropone invece di dare vita a seguito di eventuali bandi di finanziamento ristrutturazioni di immobili di proprietà del comune per realizzare un co-housing per anziani autosufficienti soluzione più leggera in termini di costi secondo il sindaco che vede in tempi moderni le case di riposo ormai superate. " Il co-housing  - ci spiega Laura Morelli assessore alla salute e ai servizi sociali, infermiera professionale dal 1986 e che si occupa con dedizione dal 1991 di Cure Domiciliari per il distretto sanitario di Cumiana Asl To3 - di solito è rivolto a persone anziane autosufficienti, in altri Paesi non necessariamente anziani, che usufruiscono di un alloggio privato ma con possibilità di sfruttare locali ad uso comune per evitare l'isolamento e favorire il reciproco aiuto.
Nella fotografia lo striscione appeso sulla recinzione dell'ex casa di riposo Bianchi dagli attivisti. 
Monica Peddio

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