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Cordoglio per la scomparsa di Rolando Picchioni

27/03/2023 10:30

Morto Rolando Picchioni, ex presidente del Salone del libro

 

Si sono svolti oggi a Torino i funerale di Rolando Picchioni, politico di lungo corso prima Dc e con il Pd e per dieci anni presidente del Salone del libro di Torino, di cui era il vero ispiratore a fianco di Ernesto Ferrero, direttore artistico.  Poi arrivarono  le difficoltà economiche della Fondazione e l’inchiesta per peculato  su presunte spese non giustificate che hanno messo fine alla sua instancabile attività per il successo della manifestazione torinese.

L’inchiesta per peculato risale bel al 2015, Picchioni ha fatto appena a tempo a conoscere la recente sentenza della Corte dei Conti che ha stabilito che  la Fondazione è un ente di diritto privato, l’accusa di peculato  dunque non ha più fondamento ma il processo penale non per questo si sarebbe fermato. La salute era precaria, poco prima di Natale aveva subito un delicato intervento chirurgico alle coronarie, da cui non si è più ripreso completamente. Picchioni ha dovuto affrontare negli anni una serie di processi che ancora non si erano esauriti, chi gli era vicino afferma che queste vicende lo ha profondamente minato nello spirito e nel fisico.

Si unisce al cordoglio della Città di Torino, espresso dal Sindaco e dal Presidente della Regione, anche il Consiglio Direttivo della Camera Penale “Vittorio CHIUSANO” con un comunicato:

Rolando Picchioni, con il suo impegno a favore della promozione e della internazionalizzazione del Salone del Libro, ha aiutato la nostra città in anni di straordinaria trasformazione ad uscire dall’ombra del declino industriale.

Il ricordo di un uomo che è stato punto di riferimento della comunità torinese è stato in questi giorni frequentemente accostato al processo che lo ha visto coinvolto proprio in relazione alla gestione del Salone del Libro.

Per troppi anni Rolando Picchioni, come purtroppo accade a molte altre persone meno note, è stato sottoposto a procedimento penale e la sua scomparsa non consentirà di pronunciare un giudizio di merito circa la fondatezza delle accuse a lui rivolte.

È grave che dopo quasi un decennio su contestazioni che riguardano una fondamentale istituzione della nostra città e attentano all’onorabilità di una persona non si possa ancora avere un accertamento definitivo.

Rolando Picchioni, che tanto ha dato alla comunità cittadina, muore da innocente (art. 27, comma 2, Costituzione) per troppo tempo sottoposto ad un’irragionevole ed incomprensibile durata del processo (art. 111, comma 2, Costituzione).

 

Fanno bene gli Avvocati piemontesi a ricordare che Picchioni muore da innocente, in quanto non è stato pronunciato l’ultimo grado di giudizio. Viene però da pensare che forse una posizione doveva essere presa da tempo, quasi un decennio per non arrivare al compimento di un processo è certo un tempo intollerabile. Questa presa di posizione non dovrebbe emergere solo quando viene a mancare una persona famosa, quanti sono i processi nella stessa situazione ?

Torino perde una grande figura, che ha contribuito a scrivere la storia della città e farne conoscere gli aspetti culturali nel mondo, cercando di svincolarla dal solo legame con il mondo industriale.

 

GMC

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