FERMATELO ! Ancora aggressioni nella stazione. Vittima una ragazza. Pinerolo
Ormai è diventato un vero problema. Stiamo parlando del solito extracomunitario, ( E. E. )arrestato più volte, spacciatore, ladro e rapinatore, che continua a commettere reati a gogò anche nella stazione di Pinerolo.
I fatti criminali di quest’uomo, sono sempre più frequenti. Giusto per fornirvi qualche dato recentissimo: il 15 marzo scorso, nel giro di poche ore, l’uomo ha compiuto due reati, tra questi, il più grave, ai danni di un ragazzino che viene colpito in faccia con un pugno per rapinarlo del telefonino. (https://www.vocepinerolese.it/articoli/2023-03-15/stazione-nel-pomeriggio-due-fatti-cronaca-caso-solito-delinquentespacciatore-23484 )
Passano solo due giorni ed ecco che il solito noto, sempre nella stazione ferroviaria di Pinerolo, aggredisce una ragazza strattonandola con il suo zaino.
Le forze di Polizia, e i carabinieri in particolare, lo arrestano, ma dopo un paio di giorni in gabbia, oppure al CPR, (Centro di Permanenza per il rimpatrio) viene liberato permettendogli di continuare a delinquere.
Su questa persona c’è un grosso problema legato alle leggi farlocche italiane. Al giovanotto incombe il decreto di espulsione che non è mai stato portato a compimento. Bene, proviamo a “stampargli” il Daspo urbano così a Pinerolo non potrà più fare danni. Questa strada, però, non è fattibile poiché lo stesso strumento non può essere applicato giacchè , come detto, il soggetto è già gravato dal decreto di espulsione dal territorio italiano. L’uno prevale sull’altro.
Cosa fare? Sarebbe sufficiente attendere che commetta un altro reato, (son certo che non passerà molto tempo… purtroppo) coglierlo in flagranza di reato (sperando che la legge abominevole della ministra Cartabia non sia applicabile) portarlo nel luogo preposto per i delinquenti, e, in concerto con la prefettura, caricarlo successivamente su una aereo e rispedirlo a casa sua. Sono certo che laggiù le leggi sono meno tenere delle nostre o, per meglio dire, lì c’è la certezza della pena.
Sì all’accoglienza di chi fugge dalle guerre, dalla fame, dalle discriminazioni ecc. a loro il mio, il nostro benvenuto, ma ai delinquenti no, grazie. Queste persone non meritano la nostra solidarietà.
Quanto fin qui esposto è il racconto di una situazione oggettiva che non può più essere tollerata.
Fermatelo prima che commetta reati ancor più gravi.
La mia solidarietà ai carabinieri che devono subire una situazione simile. Solidarietà ai cittadini vittime di una persona che non ha rispetto del prossimo.
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