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“Siete tutti invitati al funerale della scuola!”

20/11/2022 9:03

“Siete tutti invitati al funerale della scuola!”

È giunta l’ora della scuola. Non nel senso che è suonata la campanella a segnare l’inizio delle lezioni, richiamando una frotta di bambini dalla voce squillante, ma nel senso che è giunta la sua fine, che si stanno calando le funi per sotterrarla in una misera bara senza iscrizioni. C’è chi sta piangendo religiosamente e sommessamente, chiedendosi che cosa avrebbe potuto fare per evitarlo, se abbia fatto abbastanza o poco. C’è chi, dall’aria più compunta, piange giusto quanto basta per apparire affranto, ma dentro di sé, nella sua alterigia, cela un ghigno di soddisfazione. I poveretti stanno dietro nelle loro semplici vesti nere. Gli altri, i più importanti, stanno davanti nello loro alte uniformi! A celebrare il funerale è l’agognata e osannata Aziendalizzazione, vestita della sua accecante toga. Il Dirigente – così ora si chiama colui che una volta era definito con il termine ormai sorpassato di “preside” - osserva la scuola che sprofonda sempre di più nelle viscere della Terra, come se dicesse: “È triste, ma s’ha da fare!”. Gli altri intorno a lui annuiscono ritmicamente e solennemente con la testa.  Tra di loro ci sono i vassalli  che gli hanno giurato fedeltà e che con gran zelo lo hanno sempre tenuto informato sull’andamento dell’azienda, ops scuola! “S’ha da fare, s’ha da fare” è l’eco che rimbalza di testa in testa tra coloro che formano lo stretto cerchio intorno alla fossa. Tra di loro ci sono anche, impettiti, i migliori clienti che hanno imposto la legge di mercato del miglior rapporto qualità-prezzo. La scuola è ormai giunta quasi al centro della Terra. È destinata a bruciare tra le fiamme dell’Inferno, a meno che Dio, per sua grazia, non allunghi la sua mano a salvarla, facendola resuscitare come un Lazzaro. Non ci resta che pregare. Amen.

Ernestina Morello

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