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“Una mosca bianca”, il romanzo di Maria Ernestina Morello, docente a Pinerolo

30/11/2021 8:59

“UNA MOSCA BIANCA”, il primo romanzo di Maria Ernestina Morello – insegnante del noto e stimato “Liceo Porporato” di Pinerolo – vede finalmente la luce. 

 

“Una ragazza strana. Figurarsi che era pure iscritta al corso di Lettere classiche”.

Così viene descritta Lucia, la protagonista (senza rivali nel calamitare le attenzioni del lettore) del romanzo “Una mosca bianca” di Maria Ernestina Morello.

Lucia, a dire il vero, non ha nulla di strano.

Le piace, nella vita e non solo quando traduce dal latino, accertarsi di ogni singola parola, di ogni singolo sentimento.

Devono essere autentici, oppure non esistere proprio.

Uno dei personaggi più belli è il professor Roncalli, il “vecchio” professore, conosciuto per delle ripetizioni di latino e divenuto nel tempo un secondo padre per Lucia.

E’ un bel rapporto, costruito sul rispetto e sull’attenzione, con Lucia che man mano si fa più scaltra nel riconoscere tempi verbali e comparativi e il professore che scopre di poter contare, di tanto in tanto, sulle sue capacità di cuoca o aiutante nel fare le spese.

Una parte consistente del romanzo la occupano le peripezie della protagonista tra gallerie e riviste artistiche torinesi: non che Lucia, almeno inizialmente, conosca vizi e virtù del sottobosco bohémien dell’arte indipendente, ma la sua tenacia la porterà a farsi amici in quel mondo e pure a trovare degli slanci sinceri per lanciarsi in proposte e opinioni, anche se, a volte, dando l’impressione di un elefante in un negozio di cristalli.

L’amore, va da sé, sarà una spina nel fianco per una ragazza così “all’antica”.

Uomini nati per dirigere l’azienda di famiglia (Riccardo)  o ragazzi divenuti adulti senza varcare nessuna linea d’ombra (Cristiano): l’effetto è quello di figure di passaggio, incontri nei quali l’idealismo di Lucia dovrà misurarsi e (naturalmente) ferirsi, senza però scoraggiarsi oltre il giusto, vale a dire qualche notte di insonnia, qualche occhiaia in più da nascondere con un buon fondotinta.

Che qualcosa sia cambiato, lo evidenzia, alla fine del racconto, il momento in cui accetta, su consiglio di Cristiano, di rivedere la maniera “poco chiara e poco fluida” con cui la sua relatrice ha bollato la sua tesi di laurea.

Lucia accetta di venire a patti con la (condivisibile) convinzione che un uso indiscriminato di avverbi dica tutto e niente allo stesso tempo.

Rivede la tesi semplificando il semplificabile, rinunciando a dire la sua, in un certo senso prestandosi a quella mancanza di sottigliezza (così tanto moderna, ahimè!) che le chiedeva la relatrice.

In certi momenti, sembra pensare il lettore e sembra l’abbia capito pure Lucia, gli assoluti e le grandi verità vanno messi da parte.

Prof. Erminio Ronco

 

L’autrice parteciperà ai seguenti eventi: presentazione il giorno 5 dicembre alle ore 10,30 a Vigone (“Chiesa di San Bernardino”, P.zza Cardinal Boetto); firmacopie l’11 dicembre presso la libreria “Il Cammello” a Nichelino (Via Stupinigi 4).

Il libro è già disponibile nei seguenti punti vendita:

-         a PINEROLO presso le librerie “Mondadori” e “Volare”;

-         a LUSERNA SAN GIOVANNI presso la libreria “Pamela” e l’edicola di Badariotti Beatrice (Via I maggio 122);

-         a TORRE PELLICE presso la libreria “Claudiana”;

-         a VILLAR PELLICE presso l’edicola in V.le I maggio 1;

-         a CANDIOLO presso la cartolibreria “Arte e Scuola” di Sabrina Zizzi;

-         a VINOVO presso la cartolibreria “Proxima”;

-         a NICHELINO presso la libreria “Il Cammello”, la “Cartolibreria Main Giorgio” (Via Torino 98), la “Cartolibreria Bogiatto Valeria” (Via San Francesco d’Assisi 33).

Il libro sarà anche acquistabile su Amazon e in versione e-book.

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