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Accademia di Musica e la stagione concertistica 2021/21. Pinerolo

06/10/2021 15:04

Accademia di Musica e la stagione concertistica 2021/21. Pinerolo

 

Si sdoppia la Stagione concertistica 2021/22 dell'Accademia di Musica di Pinerolo: si inizia con i sette concerti di PRELUDI, in programma tra ottobre e dicembre 2021 e si prosegue poi nel 2022 con gli otto appuntamenti di FUGHE. Importanti artisti di fama internazionale e autorevoli musicisti ne scandiscono la successione, promettendo programmi di sorprendente varietà, capaci di incuriosire con organici e ambiti musicali molto diversi fra loro. Si spazia dal recital pianistico di grande lirismo alla musica contemporanea, da Debussy a Piazzolla, dall'arte della trascrizione al tradizionale concerto di Natale. Risuonano come un augurio le parole di Laura Richaud, Direttore dell'Accademia, che ne restituiscono il fil rouge: "Non sarà difficile immaginare un certo senso di trepida attesa, rispetto alla situazione generale, seguita da una fuga in avanti verso una stagione più serena e luminosa".

 

PRELUDI: 7 concerti tra ottobre e dicembre 2021

 

PRELUDI, la prima parte della Stagione concertistica 2021/22 dell'Accademia di Musica di Pinerolo, inaugura lunedì 11 ottobre alle 20:30 nella storica sala di viale Giolitti, 7 con Preludio russo che vede protagonista il grande Roberto Plano, definito il Pavarotti del pianoforte per il suo lirismo, designato come l'erede di Rubinstein e Horowitz e uno tra i più grandi interpreti di Skrjabin. Brani del geniale compositore sono infatti parte del programma della serata, insieme a musiche di Liszt, Medtner, Prokof'ev,  Čajkovskij. 

 

Segue venerdì 29 ottobre un altro grande protagonista del concertismo internazionale, il violinista inglese Irvine Arditti, il cui nome è sinonimo di altissimo livello esecutivo e di grande dedizione all'interpretazione della musica contemporanea, sin dagli anni Settanta. Con lui, in Dissonanze nascoste, due allievi della Scuola di Specializzazione in Beni Musicali strumentali dell'Accademia, il violoncellista Gianluca Pirisi e la pianista Roberta Pandolfi. Il programma della serata prevede musiche di Penderecki, Scodanibbio, XenakisSciarrino, Dillon e Rihm.

 

Martedì 2 novembre due prestigiosi musicisti molto attivi nel panorama contemporaneo internazionale come Giovanni Gnocchi e Alasdair Beatson offrono in Corde doppie l'occasione di ascoltare un'ampia pagina del repertorio per violoncello e pianoforte, da Debussy a Piazzolla.

 

A distanza di una settimana, martedì 9 novembre, il duo pianistico Valente-Larosa, che vede una fra le più autorevoli musiciste della scuola pianistica di Bari esibirsi con la sua brillante allieva, promette un programma interamente dedicato a L'arte della trascrizione

 

 

Notte trasfigurata, il concerto pomeridiano di domenica 21 novembre dedicato a brani di Arnold Schönberg e Richard Strauss, è affidato al prestigioso Sestetto Wanderer composto da Strumentisti del Teatro alla Scala, affiancato da Edgardo Faure neuropsicologo e psicoterapeuta.

 

Il Ciclo Fauré, guidato da due importanti maestri come Antonio Valentino e Simone Briatore che ci introducono nel raffinato ambiente della musica da camera francese fra Ottocento e Novecento, prende l'avvio con il concerto Francia fin de siècle di martedì 30 novembre.

 

Il 14 dicembre, a conclusione di questa prima parte di Stagione concertistica, non manca il tradizionale Concerto di Natale, quest'anno affidato al Coro da camera di Torino diretto da Dario Tabbia.

 

Tutti i concerti di PRELUDI sono programmati alle ore 20.30 (tranne il concerto del 21 novembre che è previsto per le ore 17:00) presso la sala concerti dell'Accademia di Musica di viale Giolitti, 7 a Pinerolo (tranne il concerto del 29 ottobre che si tiene presso la Sala Tajo di via San Giuseppe).

Al fine di poter garantire la sicurezza e la salute di tutti, l'accesso ai concerti è possibile solo con GREEN PASS (secondo normativa vigente) e con mascherina chirurgica o Ffp2.

La prenotazione è obbligatoria: 0121321040 | noemi.dagostino@accademiadimusica.it 

Posto unico: 15 € | Ridotto: 12, 8, 5 €

L'attività concertistica dell'Accademia di Musica è realizzata con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo (Maggior sostenitore), Regione Piemonte, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il contributo e il patrocinio di Città di Pinerolo, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino.

 

 

PRELUDI

Stagione concertistica 2021/22

Accademia di Musica di Pinerolo

Prima parte

 

IL PROGRAMMA

 

RECITAL INAUGURALE - PRELUDIO RUSSO

lunedì 11 ottobre | ore 20:30 | Accademia di Musica

Roberto Plano pianoforte

Aleksandr Skrjabin 

Improvvisi op. 14

Allegretto in si maggiore

Andante cantabile in fa diesis minore

Franz Liszt 

Abschied, Canzone popolare russa in la minore, S251/R104 

Sergej Prokof'ev

Dumka in la minore

Nikolaj Medtner

Sonata Reminiscenza in la minore op. 38 n. 1

Aleksandr Skrjabin

Studio in do diesis minore

Franz Liszt 

Complainte (Dumka) in do diesis minore, from Glanes de Woronince S. 249

Pëtr Il'ič Čajkovskij 

Notturno in do diesis minore op. 19 n. 4

Aleksandr Skrjabin 

Sonata-Fantasia in sol diesis minore n. 2 op. 19

Andante

Presto

 

Il mondo russo è protagonista assoluto del prestigioso programma presentato in apertura di stagione dal grande Roberto Plano, pianista acclamato dalla critica internazionale, oltre che docente dell'Accademia di Musica. Lo è anche per Franz Liszt: negli angoli più riposti del suo immenso catalogo pianistico stanno infatti anche una canzone popolare russa e una danza slava, la dumka, tratta da una raccolta di tre brani il cui titolo suona più o meno "spigolature da Voronovycia", la località ucraina dove aveva residenza la principessa Carolyne zu Sayn-Wittgenstein, la sua seconda grande "musa".  Accanto a Liszt, accanto a Medtner e a Čajkovskij, il protagonista del programma è però Aleksandr Skrjabin, fra i geni più rivoluzionari dell'arte musicale, a sua volta depositario della grande tradizione pianistica ottocentesca, e destinato a influenzare le posizioni avanguardistiche persino della seconda Scuola di Vienna.

 

ROBERTO PLANO

Definito dal Chronicle il "Pavarotti del pianoforte" per il suo liricismo, definito l'erede di Rubinstein e Horowitz dal commentatore radiofonico di Chicago P. Harvey e additato come uno tra i più grandi interpreti di Skriabin dal critico americano John Bell Young, Roberto Plano ha intrapreso una carriera internazionale che lo ha portato a esibirsi in alcune delle più importanti sale da concerto italiane, europee e americane, a suonare come solista con prestigiose orchestre in Italia e all'estero e con celebri direttori d'orchestra, e a collaborare con celebri quartetti d'archi e solisti d'eccezione. Acclamato dalla critica internazionale, si è sempre dedicato con sincera passione all'insegnamento. Attualmente è titolare di una Cattedra di Pianoforte presso una delle istituzioni musicali più prestigiose al mondo, l'Indiana University Jacobs School of Music. Roberto Plano tiene da alcuni anni un Light Course di perfezionamento di pianoforte presso l'Accademia di Musica di Pinerolo, masterclass al campus Musica d'Estate di Bardonecchia ed è uno dei docenti del corso di pianoforte della nuova Scuola di specializzazione post-laurea in beni musicali strumentali.

 

 

DISSONANZE NASCOSTE - Musica Spiegata

venerdì 29 ottobre 2021 | ore 20:30 | Sala Tajo

 

Irvine Arditti violino

Gianluca Pirisi violoncello

Roberta Pandolfi pianoforte

 

 

Krzyzstof Penderecki 

Per Slava (1985-86) 

Stefano Scodanibbio

Escondido (1991) 

Iannis Xenakis 

Dikhthas (1979)

Salvatore Sciarrino

Perduto in una città d'acque (1990-91)

James Dillon 

Del Cuarto Elemento (1988)

Wolfgang Rihm 

Fremde Szene II (1982-83)

 

Guidato dal grande violinista inglese Irvine Arditti, il cui nome è sinonimo di altissimo livello esecutivo e di grande dedizione all'interpretazione della musica contemporanea sin dagli anni Settanta, il trio è completato da due studenti della Scuola di Specializzazione post laurea dell'Accademia di Musica. Gianluca Pirisi, allievo di Bronzi, De Saram, Dindo, Perényi, ha avuto precedentemente come Maestri Pepicelli, Filippini e Sollima. Roberta Pandolfi, già allieva di Valentini, Pace e Margarius, si è specializzata con Arciuli, Hodges, Damerini e Stefanovich, oltre ad essere Segretario e Direttore Artistico dell'Orchestra Olimpia di Pesaro. Il programma unisce tre figure storiche del Novecento: il polacco Penderecki, con una pagina dedicata al mitico violoncellista Rostropovic, il greco-francese Xenakis (su Dikhtas egli stesso scrive: "quest'opera è come un personaggio con due nature, essa è 'duale' dikhtas, poiché le nature si contraddicono, per quanto a volte si fondano in ritmo e armonia"), e uno dei maggiori italiani contemporanei, Salvatore Sciarrino. A questi classici del Novecento si uniscono le ricerche più aggiornate di Scodanibbio, Dillon e Rihm.

 

 

CORDE DOPPIE 

martedì 2 novembre 2021 | ore 20:30 | Accademia di Musica

 

Giovanni Gnocchi violoncello

Alasdair Beatson pianoforte

Claude Debussy

Sonata in re minore

Prologue

Sérénade

Finale

 

Nadia Boulanger

Trois Pièces

Moderato

Sans vitesse et à l'aise

Vite et nerveusement rythmé

 

César Franck

Sonata in la maggiore

Allegretto ben moderato

Allegro

Ben moderato: Recitativo-Fantasia

Allegretto poco mosso

 

Astor Piazzolla

Le Grand Tango

 

L'unione di due prestigiosi musicisti, molto attivi nel panorama contemporaneo internazionale, è un'ottima occasione per ascoltare un'ampia sezione del repertorio per violoncello e pianoforte, prevalentemente d'impianto francese. Giovanni Gnocchi, violoncellista, ha debuttato giovanissimo come solista assieme a Yo-Yo Ma e si è esibito, sotto la direzione di importanti direttori, nelle più importanti società concertistiche di tutto il mondo. Il pianista scozzese Alasdair Beatson, fra le altre cose, insegna pianoforte solista al Royal Birmingham Conservatoire ed è consulente del Chamber Studio di Londra. Due capisaldi del repertorio francese caratterizzano il programma: La Sonata di Debussy e la Sonata di Franck, che in realtà era belga di nascita, ma totalmente assimilato alla cultura parigina. La sua Sonata nasce per violino e pianoforte, ma la versione per violoncello fu autorizzata dall'autore stesso. Al pieno Novecento fanno riferimento gli altri due brani del programma: Trois Pièces con Nadia Boulanger, formidabile docente di composizione cui si deve la formazione di una parte importante dei maggiori compositori del secolo scorso, anche dello stesso Astor Piazzolla, il padre del nuevo tango, che innesta sulla danza tradizionale uno strumentario innovativo, in una magica fusione tra ritmi sincopati, anche d'ispirazione jazzistica.

 

 

L'ARTE DELLA TRASCRIZIONE

martedì 9 novembre 2021 | ore 20:30 | Accademia di Musica

 

Giovanna Valente pianoforte

Imma Larosa pianoforte

 

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n.6 in fa maggiore op. 68 (Pastorale; trascrizione di U. Ulrich)

Piacevoli sentimenti che si destano nell'uomo all'arrivo in campagna: Allegro ma non troppo

Scena al ruscello: Andante molto mosso (si bemolle maggiore)

Allegra riunione di campagnoli: Allegro

Tuono e tempesta: Allegro (fa minore)

Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità dopo la tempesta: Allegretto

 

Claude Debussy

La Mer, tre schizzi sinfonici (trascrizione di C. Debussy)

De l'aube à midi sur la mer - Très lent

Jeux de vagues - Allegro

Dialogue du vent et de la mer - Animé et tumultueux

 

 

Il duo pianistico Valente-Larosa è composto da una fra le più autorevoli musiciste della scuola pianistica di Bari, Giovanna Valente, e dalla sua brillante allieva, Imma Larosa, entrambe docenti presso il Conservatorio "N. Piccinni". Il programma, interamente dedicato all'arte della trascrizione, comprende il lavoro sinfonico più impegnativo di Claude Debussy, intitolato La Mer. 

Egli ha sempre espresso una profonda emozione verso la misteriosa simbologia dell'acqua che possiamo dedurre anche dalle sue stesse parole: "Forse non sapete che avrei dovuto intraprendere la bella carriera del marinaio e che solo per caso ho cambiato strada".  Egli stesso completò, poco dopo aver ultimato la partitura orchestrale, la trascrizione per pianoforte a quattro mani poiché la fruizione domestica nei salotti parigini di brani sinfonici e orchestrali era estremamente richiesta. 

Ad una analoga tradizione, ancora più remota, risale la versione pianistica della forse più celebre (forse anche grazie a Fantasia di Walt Disney) Sinfonia di Beethoven, la Pastorale; una riduzione sulla tastiera costituiva un tempo l'unico mezzo per vicariare l'orchestra; oggi, in tempi di tecnologia e reti informatiche, la trascrizione rimane uno strumento vitalissimo per gustarne, sia pur trasfigurata, l'esecuzione dal vivo.

 

NOTTE TRASFIGURATA

domenica 21 novembre 2021 | ore 17:00 | Accademia di Musica

 

 

Sestetto Wanderer Strumentisti del Teatro alla Scala

Edgardo Faure Neuropsicologo e psicoterapeuta 

Arnold Schönberg

Verklärte Nacht op. 4

Richard Strauss

Preludio (da Capriccio op. 85)

Le opere di Arnold Schönberg e Richard Strauss esprimono due atteggiamenti antitetici rispetto al dramma dell'esistenza umana. La prima, scritta nel 1899 a soli venticinque anni dal compositore austriaco, risuona come un cupo presagio delle guerre che di lì a poco dilanieranno l'Europa, attraverso una cupa e poetica vicenda personale. 

La seconda, che risale agli anni del secondo conflitto mondiale, sembra non voler fare i conti con le atrocità del proprio tempo e, con sottile ironia, finge di ignorare la portata degli avvenimenti restituendo all'ascoltatore una pagina di musica fuori dal tempo, goffamente serena e godibile all'orecchio. Capriccio, il capolavoro operistico che si apre con il Preludio che ascolteremo, è l'ultima opera del tedesco Strauss. 

È il prodotto di un musicista settantottenne cosciente di essere prossimo alla fine; di qui il fascino di questa memorabile pagina, frammista di serena stanchezza autunnale e malinconico distacco. Attraverso l'analisi del significato simbolico e psicanalitico della poesia di Dehmel, alla quale Verklärte Nacht si ispira, emergeranno gli elementi fondamentali alla comprensione di una delle più celebri opere del periodo espressionista di Schönberg. Grazie alla presenza del prestigioso ensemble Sestetto d'archi della Scala di Milano, ogni piega della Notte trasfigurata acquisterà rilievo e il pathos di sonorità dense e stratificate emergerà con chiarezza.

 

FRANCIA FIN DE SIÈCLE

martedì 30 novembre 2021 | ore 20:30 | Accademia di Musica

Sawa Kuninobu violino

Simone Briatore viola

Matteo Ferraro violoncello

Antonio Valentino pianoforte

Gabriel Fauré

Berceuse op.16

Elegia in do minore op. 24

Quartetto in sol minore op. 45

       Allegro molto moderato

       Allegro molto

        Adagio ma non troppo

        Allegro molto

 

L'avvio del Ciclo Fauré, guidato da due importanti maestri come Antonio Valentino e Simone Briatore con la collaborazione di altrettanti fra i migliori allievi dell'Accademia di Musica, ci introduce nel raffinato ambiente della musica da camera francese a cavallo fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del secolo successivo. 

Questo genere, nel catalogo delle opere di Gabriel Fauré, riveste una grande importanza. Si tratta di una ventina di composizioni, scritte in un arco cronologico che si estende per mezzo secolo, sempre coinvolgenti il pianoforte ad eccezione dell'ultima, un quartetto per archi. 

Del resto il ritorno alla musica da camera, nella Francia della III Repubblica, fu comune a molti compositori, ma Fauré ne fu un precursore. Evitare le sonorità massicce e voluminose, preferendo la dimensione raccolta con pochi strumenti, è uno dei suoi tratti caratteristici. In questo l'influenza del maestro Camille Saint-Saëns fu determinante: l'ammirazione verso i modelli classici unita all'analisi della musica cameristica tedesca contemporanea, sono due esempi del grande insegnamento ricevuto. 

La sintesi di tutto ciò si compie attraverso melodie ampie e morbidissimi incontri armonici, con i quali conquistava i contemporanei così come seduce noi oggi. Le parole di una celebre lettera del 1875 di Marcel Proust a Fauré ci restituiscono le sensazioni che il pubblico di allora provava ascoltandolo: "...signore, non è che mi piaccia, ammiri e adori la vostra musica: ne sono stato e ne sono tutt'ora innamorato!".

 

CONCERTO DI NATALE

martedì 14 dicembre 2021 | ore 20:30 | Accademia di Musica

 

Coro da camera di Torino

Dario Tabbia direttore

Emanuele Peracchione pianoforte

Anonimo sec. XVI Gaudete, gaudete

Thomas Tallis O nata lux

Pietro Yon Gesù bambino

John Rutter Jesus child

Trad. arr. Mark Hayes Let it Snow!

Trad. arr. John Rutter Child in a manger

Trad. arr. Mark Hayes It's beginning to look like Christmas

Trad. arr. James Koudelka God rest you merry, gentlemen

Luc Jakobs Dormi, Jesu

James Lord Pierpont arr. David Willcocks Jingle bells

Trad. arr. Arcangelo Popolani Patapan

William Mathias A babe is born

Paolo Manfrin Nèt dè Tsallende

Trad. arr. David Willcocks The first Nowell

Trad. arr. Mark Hayes Swinging with the Saints

La festività del Natale è sicuramente quella più cara alla devozione popolare in ogni parte del mondo. Da sempre essa rappresenta non la ricorrenza di un evento ma la nascita della speranza, conforto inesauribile per ogni essere umano. Non deve pertanto sorprendere la vastità del repertorio musicale ad essa dedicato, dalla musica sacra alle più gioiose espressioni e rielaborazioni moderne. Il programma offerto dal Coro da camera di Torino testimonia la varietà di queste composizioni, spaziando fra gli stili più diversi sotto la guida del maestro Dario Tabbia.
Allievo di Fosco Corti, studioso della musica antica, docente presso il Conservatorio di Torino, è un'importante figura di riferimento per la coralità contemporanea. Il coro, che ha al suo attivo numerosi premi, conseguiti in importanti concorsi internazionali, nasce con l'obiettivo principale di formare uno strumento di valorizzazione del repertorio polifonico meno conosciuto.

BIGLIETTI SINGOLI

INTERO€ 15

RIDOTTI:

  • PineCult (card giovani), Studenti dell'Istituto Musicale Corelli, del Conservatorio: € 5
  • Under 30: € 8
  • Abbonamento Musei, Socio Coop, Unitre, Associazione Lavoratori Intesa Sanpaolo - ALI, Proloco, Coro dell'Accademia di Musica: € 12

 

VAUCHER E GIFT CARD: 

Sono utilizzabili per gli eventi in calendario entro il 31/12/2021, su prenotazione, convertendoli in biglietteria a partire da 30′ prima del concerto.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Al fine di poter garantire la sicurezza e la salute di tutti, l'accesso ai concerti è possibile solo con GREEN PASS (secondo normativa vigente) e con mascherina chirurgica o Ffp2.

La prenotazione è obbligatoria: 0121321040 | noemi.dagostino@accademiadimusica.it

Prima dell'accesso alla sala concerti sarà effettuata, dal personale addetto, la misurazione della temperatura. Il concerto si terrà nel pieno rispetto delle norme per il contenimento della pandemia da Covid-19. Il posto è garantito fino a 5 minuti prima dell'inizio del concerto.

ACCADEMIA DI MUSICA

Riconosciuta tra le più rinomate istituzioni di alta formazione, l'Accademia di Musica di Pinerolo opera dal 1994 affiancando all'attività concertistica molteplici proposte didattiche orientate alla professione di musicista, che coinvolgono ogni anno quasi 500 studenti con corsi e masterclass di alto perfezionamento  (pianoforte, violino, viola, violoncello, passi orchestrali, musica da camera) e con Progetti Speciali. A partire dall'anno accademico 2019/2020, ha inoltre avviato - prima in Italia - la Scuola di Specializzazione post laurea in Beni Musicali Strumentali (3° livello) per pianoforte, pianoforte contemporaneo, violino e violoncello riconosciuta dal MUR - Ministero dell'Università e della Ricerca (3 punti ai concorsi). L'Accademia di Musica opera da quasi 30 anni sul territorio affiancando all'attività didattica una stagione concertistica a Pinerolo, rassegne minori e l'appuntamento biennale dell'International Chamber Music Competition Città di Pinerolo e Torino Città metropolitana. Ha al suo attivo più di mille concerti, la creazione di un'orchestra e di un coro, e organizza dal 1995 la rassegna Musica d'Estate a Bardonecchia, che a ogni edizione richiama migliaia di spettatori. Da sempre sostiene i giovani di grande talento, li forma con docenti di fama internazionale e crea per loro occasioni di esibizione professionale.

 

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