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“Il latte, un fattore di salute”. I benefici dell’allattamento al seno.

20/09/2021 5:58

Mercoledì 22 settembre alle ore 17, l’Accademia di Medicina di Torino riprende le sue sedute con un incontro, dal titolo “Il latte, un fattore di salute”, introdotto da Gianni Bona, Direttore Emerito Clinica Pediatrica, Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità Novara, e Claudio Fabris, Professore Emerito Università di Torino. I relatori saranno Alessandra Coscia, Responsabile della Terapia Intensiva Neonatale Universitaria Ospedale Sant’Anna di Torino, Enrico Bertino, Direttore della Struttura Complessa Neonatologia dell’Ospedale Sant’Anna e Roberto Menta, Direttore del Dipartimento Nutrizione e Sostenibilità Ferrero (Alba, CN).

Melania Sorbera per Medical Excellence Tv ha intervistato il prof. Bertino e la dott.ssa Coscia su quali siano i benefici dell’allattamento al seno. La dott.ssa Coscia ne sottolinea il carattere fondamentale di fattore di salute. «Se guardiamo la questione dal punto di vista evolutivo, ogni specie produce il latte più adatto alle esigenze dei suoi cuccioli». Una serie di evidenze scientifiche ha sottolineato i vantaggi in termine di salute sia a medio che a lungo termine. Tra l’altro, i principali benefici non sono solo a carico del neonato ma anche della madre. «E’ dimostrato che l’allattamento al seno aiuta a perdere il peso accumulato in gravidanza, riduce il rischio di anemia». A lungo termine, riduce il rischio di andare incontro ad alcune forme di tumore (seno, utero, ovaio). Sul bambino, il ruolo fondamentale è nella protezione dalle infezioni e si riduce il rischio della cosiddetta “morte in culla”. A lungo termine, si riduce il rischio di essere soggetti a diabete, obesità, malattie cardiovascolari. Per i neonati molto prematuri, «il latte materno si comporta come un farmaco salva vita».

La giornalista domanda quale sia il ruolo della componente genetica rispetto al binomio ambiente/nutrizione. Il prof. Bertino parla di «tema dibattuto da più di cento anni» tra il ruolo della genetica o “etnia” ed il ruolo della nutrizione, dell’ambiente sulla neuroevolutività. «Uno studio che recentemente il nostro gruppo ha concluso con l’Università di Oxford» ha rilevato come «gli effetti dell’ambiente e della salute condizionino molto di più la crescita e la neuroevolutività rispetto alle differenze cosiddette genetiche». Il dato è coerente con le nuove conoscenze sulle etnie. Si apre pertanto «una grossa riflessione su uno sforzo a livello globale che dobbiamo fare per migliorare queste condizioni».

A cosa dobbiamo i benefici del latte materno? La dott.ssa Coscia sostiene che al di là delle componenti strettamente nutrizionali (glucidi, proteine, grassi) vi siano nel latte migliaia di componenti “bioattive”. Ciascuna ha una funzione specifica di regolazione della funzione immunologica, antinfettiva, dei processi metabolici e dello sviluppo dei vari organi tra cui il Sistema Nervoso Centrale. Si comportano come «un’orchestra, le differenti molecole non hanno solo la loro funzione singola ma interagiscono fra loro». Nel determinare l’effetto a lungo termine di miglioramento dello sviluppo neuroevolutivo e cognitivo «non ci sono solo elementi biologici bensì il fattore relazionale legato al contatto intimo madre/figlio che si stabilisce con l’allattamento al seno».

Per quale motivo la promozione dell’allattamento al seno è uno strumento per ridurre le disuguaglianze? Il prof. Bertino spiega come negli ultimi anni sia emersa la definizione dei cosiddetti primi mille giorni di vita nel bambino che iniziano col concepimento e si prolungano fino ai due anni di vita postnatale. E’ ormai chiaro come le condizioni di salute in questo periodo di vita condizionino tutta la salute in adolescenza e nell’età adulta. L’allattamento al seno è al centro di questo periodo, per questo occorre promuovere le condizioni ambientali, di salute socio economica a livello globale. «Promuovere le condizioni materiali che facilitino l’allattamento al seno è alla base di questo tassello centrale di salute e di qualità della vita futura».

La seduta scientifica del 22 settembre rappresenta il primo appuntamento di uno specifico corso dell’Accademia di Medicina, coordinato dai soci Gianni Bona e Giuseppe Poli al quale seguiranno altri due incontri (28 settembre, 6 ottobre) che verranno tenuti solo in modalità web. Iscrizioni al link www.symposium.it/eventi.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it.

 

Piergiacomo Oderda

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