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“Mia madre ha il Covid ma non voglio farla morire in ospedale”.

27/10/2020 22:21

“Ha il Covid ma voglio portare mia madre a casa e non farla morire in ospedale”. RSA “Il girasole” di Bibiana.

 di Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

Dopo le drammatiche situazioni viste nella primavera scorsa, quelle vissute all’interno delle RSA, causa il Covid, tutti noi speravamo di non dover più scrivere di ospiti nelle RSA positive al Covid. E invece continuano a giungere nella nostra redazione notizie per persone positive al Covid.

Oggi raccontiamo la testimonianza di G. C. che ci ha contattati per segnalare quanto accaduto a sua madre e, in particolare, per contestare i protocolli che nelle RSA da adottano in questi casi. Protocolli che, di fatto, allontanano sempre di più i contatti tra ospiti e famigliari.  

Da ieri – racconta G.C. - mia madre, ospite della RSA “Il Girasole di Bibiana” è ricoverata nell’ospedale “Agnelli” di Pinerolo. Nel fine settimana scorso le avevano fatto il vaccino antiinfluenzale e il giorno dopo ha accusato un po’ di febbre. Pensavamo tutto nella norma. Poi nel giro di due giorni la temperatura è passata a oltre 38, 5 fino ai 39 di oggi. Certo, mia madre, che compirà 84 anni giovedì, ha l’Alzheimer ma a me e a mia sorella ha fatto rabbia il non poter decidere se portarla a casa, lasciarla nella RSA o in ospedale. Il medico dell’ospedale ci ha detto che è positiva al Covid ma che, per fortuna, non ha le condizioni cliniche per essere intubata, e meno male. Considerato ciò che abbiamo visto e letto durante l’emergenza della primavera scorsa, noi avremmo voluto decidere diversamente.”

In che modo?

Immaginare mia madre morire sola, in una stanza di ospedale, senza il nostro conforto, ci addolora moltissimo. Non è giusto. La RSA doveva avvisarci prima di portarla in ospedale e noi avremmo di no. Noi vogliamo portarcela a casa attenendoci a tutte le varie norme sulla sicurezza per evitare la diffusione del virus ma la volevamo a casa. Chiediamo proprio che qualcuno ci autorizzi per far questo. L’ultima volta che l’abbiamo vista di persona è stato nel mese di febbraio. Vista da una finestra, al piano terreno. Noi fuori nel cortile e lei dentro. Poi altri contatti con video chiamate. Tutto qui. Io e mia sorella volgiamo portare a casa nostra madre. Ho chiesto di parlare con il direttore sanitario del “Girasole” ma mi hanno risposto che non c’era e mi hanno passato la direttrice. Alle mie rimostranze la direttrice mi ha detto che il protocollo prevede quanto fatto. Perché devono decidere loro senza contattare noi? Ma dove siamo? Mia madre è una persona, il protocollo no.”

Abbiamo cercato di parlare con il direttore sanitario o la direttrice della RSA “Il Girasole” ma dalla struttura, gentilmente, mi hanno detto che non c’era nessuno. Ho lasciato il mio recapito telefonico per essere contattato ma inutilmente. Domani è un altro giorno…

Nella foto la RSA “Il Girasole di Bibiana”

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