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"Istituto Buniva": scuola che prepara i giovani per il mondo del lavoro. Pinerolo

07/01/2020 21:56

Al "Buniva" di Pinerolo il Liceo artistico più i tre tecnici, periti informatici, geometri e ragionieri. 

Una scuola che offre qualità nella formazione e grandi opportunità di lavoro .

di Piergiacomo Oderda 

Alle spalle un'enorme vetrata su via dei Rochis, sulla scrivania il registro che raccoglie i documenti da siglare, Danilo Chiabrando risponde alle mie domande tra telefonate e un frequente tramestio alla porta del suo ufficio di presidenza del Buniva. È coautore del libro di testo “Io, gli altri, e…”,  moduli operativi di diritto ed economia. “Ho iniziato ad insegnare diritto ed economia al Buniva nel lontano 1989 da precario. Poi nel '92 sono entrato in ruolo, sono stato vent'anni a Carmagnola e là abbiamo fatto un libro di testo per il biennio delle superiori di diritto ed economia.  Avevamo avuto un'interlocuzione con Paravia, visto che con la riforma Berlinguer sembrava che la materia entrasse in tutte le scuole, ci hanno chiesto un libro di testo per il biennio dei licei. Risultato: abbiamo fatto il libro di testo, la riforma non è stata fatta, nei tecnici e nei professionali lo ritenevano troppo difficile e quindi non ha avuto tutte queste vendite che ci aspettavamo. Però è stata una bella esperienza".

Nel Piano triennale dell'offerta formativa della scuola (Ptof) si legge che l'undici per cento delle imprese giovanili rientrano nei settori di ambito formativo del Buniva. “Abbiamo quattro indirizzi, liceo artistico più i tre tecnici, periti informatici, geometri, ragionieri. Quando insegnavo nell'89 si facevano dodici prime di ragionieri, adesso se ne fanno tre, quattro. E' ovvio che abbiamo dovuto attivare anche altri indirizzi, il liceo artistico dodici anni fa e i periti informatici tre anni fa. Di ragionieri, adesso l'indirizzo si chiama Amministrazione Finanza Marketing (AFM), non ce ne sono abbastanza, nel senso che i nostri diplomati che sono cinquanta, sessanta tutti gli anni al netto di quelli che vanno all'Università (circa la metà) trovano tutti lavoro facilmente in aziende, assicurazioni, commercialisti magari con occupazioni di tipo ibrido, nel senso che l'aziendina ha bisogno di un contabile che sappia fungere anche da magazziniere”. Quando telefonano per cercare ragionieri, a scuola cercano tra gli ex allievi ma “a trovoma mai niun”, dice Chiabrando rispolverando il dialetto. “Il dato della Fondazione Agnelli ci dice che il 70% dei diplomati in AFM trovano lavoro stabile entro due anni nel settore per cui si sono diplomati. I geometri sono un po' in sofferenza perché è un indirizzo che a livello nazionale è andato un po' in crisi. Facciamo una prima sola negli ultimi anni, altrove non se ne fa neanche una, quindi resistiamo”.

Da un lato soffre della crisi dell'edilizia, dall'altro è questione di moda, “oggi fare il geometra non fa figo. I nostri geometri spesso sono figli di geometri, un 40% va all'Università, gli altri vanno a fare praticantato. Nelle indagini della Fondazione Agnelli risulta che trovano poco lavoro, in realtà sono tutti in praticantato”.

Aggiunge la presenza al Buniva di un corso ITS (Tecnico Superiore) per un profilo professionale di  “building manager”, una specializzazione indirizzata prioritariamente ai geometri. “I periti informatici sono la nostra grande scommessa, siamo solo al terzo anno, da quello che sento in giro al momento è una figura professionale molto ricercata. Stiamo cercando di costruire con questo primo triennio un discorso di collaborazione intensa con le imprese, quello che vorremmo fare per questi ragazzi è farli crescere insieme alle imprese. Sono convinto, e quest'idea ce l'ho per tutti gli indirizzi, che si impara molto anche fuori dalla scuola, in azienda, in una serie di esperienze che la scuola ti propone al di fuori dell'aula. Il liceo artistico tendenzialmente è finalizzato all'Accademia o all'Università. La grossa sorpresa che abbiamo avuto è stata l'Alternanza scuola lavoro, abbiamo fatto una serie di esperienze molto significative tanto che per certi tipi di iniziative siamo diventati un punto di riferimento sul territorio. Chi vuole rifare la fabbrica, chi vuole rifare il centro, chi vuole rifare il centro per i disabili…vengono tutti da noi a chiederci un'idea”.

 

Leggiamo sempre nel Piano triennale che l'Alternanza (oggi PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento) nasce per sviluppare competenze utili per affrontare in modo adeguato il mondo del lavoro. Sulla medesima linea si trova l'apprendistato duale, “un'esperienza che stiamo facendo con due ragazzi al momento. E' un progetto finanziato dalla Regione. Abbiamo due ragazzi, uno di ragioneria e un geometra che già dall'anno scorso stanno facendo questo percorso di apprendistato. Le ore settimanali di scuola sono trentadue, le ore di lavoro sono quaranta. Ne fanno venti a scuola,  dodici in azienda di formazione, otto di lavoro in azienda per le quali prendono anche un piccolo stipendio. A luglio dell'anno prossimo fanno l'esame con gli altri, è una bella scommessa vedere quale sarà la loro preparazione rispetto agli altri, in Germania lo fanno da cinquant'anni!”.

 

Il Buniva fa Alternanza o stages da trent'anni, Chiabrando si ricorda nell'89 la figura di Teresa Ferrero che li seguiva. “Noi li facciamo perché siamo convinti che sia una modalità di apprendimento utile insieme all'apprendimento che facciamo a scuola. A prescindere dalle norme che ci dicono di farne almeno novanta, centocinquanta, noi facciamo tutte quelle che riteniamo possano essere utili per i nostri ragazzi”.

 

Chiediamo un chiarimento sul Rav, “analisi di funzionamento per individuare priorità di sviluppo".

 “Sono arrivato nel 2013 e dopo qualche mese avevo fatto una proposta di un piano strategico per la scuola che individuava quattro aree strategiche fondamentali: la didattica, proviamo a cambiare la didattica, spostando l'asse dalla lezione frontale al laboratorio per sviluppare competenze; l'altra area forte era l'area lavoro, poi l'area delle lingue straniere, l'area dell'autovalutazione. Viene la legge 107 che dice di puntare sull'alternanza, sull'autovalutazione delle scuole e sull'aspetto della didattica. Il gruppo di autovalutazione della scuola l'abbiamo costituito già prima della legge 107! Nel rapporto di autovalutazione che dobbiamo fare annualmente, si individuano su uno schema che ci dà il Ministero quali siano i punti di forza e di debolezza per poi predisporre un piano di miglioramento. Tutto questo deve avere una coerenza con il Ptof, e con il Programma annuale, cioé con i soldi. Se io individuo una priorità, è ovvio che devo investire per quel capitolo di spesa. Da quest'anno si aggiunge la rendicontazione sociale. Il nostro rapporto di autovalutazione lo facciamo coinvolgendo venticinque, trenta persone. Vuol dire che ciascuno per il suo pezzo ha consapevolezza, cognizione di causa del suo settore".

 

 Si legge ancora nel Piano triennale l'assunto della partecipazione e collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica. “È fondamentale, tanto per fare un esempio quest'anno, al sedici di agosto, sono stato ricoverato con una polmonite in ospedale, mi hanno portato in rianimazione e sono uscito il 2 di settembre. Sono tornato a lavorare il ventitre. Se non avessi uno staff, della gente che collabora, la scuola non sarebbe iniziata, è iniziato tutto senza di me.

E' assolutamente importante coinvolgere il maggior numero possibile di insegnanti in attività funzionali alla didattica, la scuola non si fa solo in classe. Il Buniva ha 1340 studenti, non posso gestirli da soli, servono almeno tre, quattro collaboratori”.

 

Chiedo ancora chi siano gli “stakeholders", i portatori di diritti, aspettative, interessi legittimi verso il Buniva. “Gli stakeholders per la scuola sono tutte le famiglie, ma non vorrei essere confuso per un aziendalista. L'utente è lo studente. Lo stakeholder è la famiglia, il territorio, tutta una serie di soggetti, le imprese, il Comune, le Associazioni, tutto quello che può entrare in collaborazione con la scuola ovvero che ha un interesse a che questa scuola funzioni bene questo è un vantaggio anche per loro. Se noi interagiamo con questi soggetti possiamo fare meglio”.

 

Un messaggio finale in vista delle scelte di orientamento che riguardano gli alunni dell'ultimo anno della secondaria di primo grado.

Ci sono delle potenzialità enormi che sono questi ragazzi che vengono qua a quattordici anni ed escono a diciannove, arrivano qua che sono poco più che bambini, se ne vanno che sono degli adulti. Se li curiamo bene, se gli “stakeholders” ci danno anche una mano a curarli bene ne hanno vantaggio tutti, la società, le famiglie, le aziende, le associazioni, il comune, la società in generale. Se invece lasciamo andare un po' tutto , ci troviamo i casi che ci dobbiamo tenere “sul gobbone", un allievo perso è poi un costo sociale al di là del dispiacere, un costo sociale che dura per cinquant'anni”. 

 

Nella foto il dirigente scolastico prof. Danilo Chiabrando e L' Istituto Michele Buniva di Pinerolo ove si possono frequentare i corsi di Informatica, Amministrazione Finanza Marketing, Liceo Artistico e Costruzioni Ambiente Territorio. ISS Buniva, via dei Rochis, 25 Pinerolo.

Tel. 0121 374 347 – 0121 374 128 – 0121 322 374

 

Piergiacomo Oderda 

 

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