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Contraffazione e frode in commercio. Denunciata cinese

04/07/2019 11:54

Oltre 4 milioni di articoli non conformi, con false etichettature e potenzialmente pericolosi per la salute, tra questi, migliaia di prodotti per l’estetica già esposti per la vendita.

 

Questo il bilancio di un intervento della Guardia di Finanza di Torino che nei giorni scorsi ha perquisito le sedi di un’azienda, gestita da un’imprenditrice trentenne, dove venivano venduti articoli di varia natura, senza alcuna indicazione circa i dati dell’importatore, la presenza di materiali o sostanze pericolose, le modalità di smaltimento e, non da ultimo, le precauzioni d’uso che gli acquirenti dovrebbero rispettare per il loro utilizzo senza alcun rischio per la salute.

 

L’operazione condotta dai Finanzieri del Gruppo Orbassano, ha interessato i due punti vendita dell’azienda, due noti store situati a Torino e Settimo T.se. Nel corso dell’intervento sono stati cautelati migliaia di prodotti per l’elettronica, privi di qualsiasi etichettatura e di provenienza ignota ma anche articoli per l’estetica, anch’essi in vendita senza alcuna certificazione, il tutto con evidenti rischi per la salute dei consumatori, visto che molti di questi ultimi vengono utilizzati a contatto con la pelle.  

Non sono mancati, tra gli articoli sequestrati, i prodotti contraffatti; tra di essi gli occhiali da vista riportanti un noto marchio del settore ed accessori per l’elettronica sui quali era replicato il logo delle squadre calcistiche più blasonate.

 

Al termine dell’operazione sono stati oltre 4 milioni gli articoli di varia natura sequestrati.

L’imprenditrice, una trentenne di origini cinesi residente a Torino, è stata denunciata alla Procura della Repubblica del capoluogo per contraffazione e frode in commercio. Rischia inoltre sanzioni sino a 25.000 euro.

L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e finalizzate a preservare il mercato da pratiche distorsive e lesive della concorrenza, proteggendo i consumatori dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea.

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