Facebook Twitter Youtube Feed RSS

Le bugie dell'on. Caffaratto.

11/02/2019 18:16

di Dario Mongiello

direttore@vocepinerolese.it

Come noto, alcuni politici, amano far credere ciò che non è. Questa realtà nasce dalla volontà di voler nascondere l’evidenza, una realtà che potrebbe nuocere al proprio ego o posizione politica. Leggi qui:

https://goo.gl/rfNEEh . Tra coloro che raccontano bugie abbiamo scoperto, e aggiunto nell'elenco, anche l’on. Caffaratto. Il politico pinerolese, in maniera grossolana, vuole far credere che a Pinerolo la Lega è unica e compatta. Una balla colossale alla quale crede solo l’onorevole e i suoi amici di passeggiate, scivolando così nel nulla. Come noto, Voce Pinerolese, aveva raccontato non la nostra verità ma la verità dei fatti. Ovvero che non solo la Lega a Pinerolo è divisa ma i rapporti tra l’onorevole e l’altro gruppo sono tesi, anzi tesissimi.

Per farlo abbiamo chiesto a chi conosce la realtà, ovvero a Gabriele Falcone, fondatore della sezione della Lega a Pinerolo (una volta Lega Nord), colui che è stato maltrattato politicamente dall’on. Caffaratto & C.

“E’ vero, siamo divisi – spiega Falcone – ma non per colpa nostra. Non è vero, come dice Caffaratto, che il nostro banchetto sotto i portici di corso Torino è il frutto di una sinergia poiché così non è. Pensate che il loro gazebo, in piazza Facta, nasce senza aver informato i militanti della sezione di Pinerolo. E' Caffaratto che ha creato la divisione che c’è ancora oggi e non sono stato certamente io la causa. Anzi, io ho sempre lavorato per il bene del partito, solo ed esclusivamente per il bene del partito, della Lega.  Noi, leghisti, da quando Caffaratto è diventato deputato, siamo stati maltrattati ed ha messo da parte me e gran parte degli amici della lega della sezione di Pinerolo.

Se solo sapesse quanti sono i leghisti che non sopportano più questo agire di Caffaratto. L’on, - prosegue Falcone -invece di unire, divide e agisce al contrario di quanto un politico intelligente e lungimirante deve fare: unire.  Noi, e quando dico noi, intento tutti gli amici della Lega che mi sostengono e che sostengono Salvini. Abbiamo lavorato, da sempre, pancia a terra, e, ultimamente, prima per le elezioni amministrative a Pinerolo per Caffaratto, dico Caffaratto,  e poi per quelle nazionali del 2018 per Salvini che è il nostro grande unico punto di riferimento. Noi siamo con e per Salvini. Qui non c’entra nulla essere rosiconi o chissà quale fesseria del genere, il fatto è che Caffaratto farebbe bene a fare un bagno di umiltà e ritornare con i piedi per terra. L'on., a Pinerolo, sta rovinando una realtà che merita rispetto. Deve avere rispetto per le persone che stanno lavorando per la stessa causa che è la Lega e Salvini. Noi siamo ancora abituati ad andare casa per casa per portare la Lega nel cuore della gente. Un lavoro che è iniziato dalla nascita della Lega Nord e che ancora oggi faccio e facciamo per il nostro capo: Salvini. Per la Lega".

Dunque, quanto scritto da Voce Pinerolese corrisponde al vero e le bugie sono quelle dell'onorevole.  Mi chiedo com'è possibile che nella segreteria nazionale della Lega non si rendano conto che l'agire dell'onorevole Caffaratto è dannoso per la Lega? Tagliare fuori dai giochi Falcone e tutti i leghisti che lavorano e hanno lavorato per la Lega è da masochisti. Un buon politico unisce e non divide ma l'onorevole sta dividendo. Non mi stupirei che l'onorevole, ormai pieno di prosopopea e galvanizzato dall'incarico romano possa, in qualche modo, fare opera di "ritorsione politica" nei confronti di Falcone. 

A Torino, Milano o Roma che sia, farebbero bene a sentire non solo l'onorevole ma anche Falcone e tutti coloro che con lui lavorano. L'arroganza non porta da nessuna parte. 

 

Nella foto Francesco Falcone, 86enne che attacca i manifesti per Salvini insieme a Francesco Garnero 70enne. Siamo a Pinerolo nel mese di marzo del 2018 tra il freddo e la neve per la campagna elettorale nazionale. Questo è Falcone che merita rispetto per la sua età e per il lavoro che ha sempre svolto e svolge per la Lega. 

 

 

Commenti