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Vergogna a Villar Pellice: "Neri, tornatevene a casa"

28/08/2015 7:19

BLACK MAN GO HOME - Che vergogna!  (articolo sull’argomento:  http://www.vocepinerolese.it/fotogallery/2015-08-24/protesta-della-lega-nord-sindaco-arrivo-migranti-villar-pellice-7662 )

Neri, tornatevene a casa. Questa è una delle scritte che i cittadini di Villar si sono trovati ieri mattina  sulla strada per Torre Pellice.

In inglese, per essere sicuri di essere compresi. Vernice bianca sullo sfondo nero dell’asfalto, bianca come i cappucci del Ku Klux Klan in America, le scritte per far capire ai 60 sventurati profughi, che saranno ospitati alla Crumiere di Villar Pellice, che non sono i benvenuti .

Sventurati anche se non sono morti decapitati per mano di quei bastardi folli integralisti dell’ISIS, irrorati di gas chimici letali, asfissiati in un TIR chiuso ermeticamente, gettati a mare da scafisti assassini, congelati nella carrozza bagagli di un treno nel’Eurotunnel oppure nel vano carrello di un aereo verso la Svezia.

In Germania hanno appena aperto le frontiere a 800.000 rifugiati politici siriani, noi abbiamo paura di dimostrare umanità nei confronti di alcune decine di migliaia di disperati.

Certamente accoglierli non è facile e non è a buon mercato, ci sono costi sociali e sospetti di intrallazzi: nel caso di Villar bisognerà far capire al Prefetto che non può spedire 60 persone in un centro abitato che a stento raggiunge i 200 cittadini; e per quanto riguarda gli intrallazzi so che a gestire l’accoglienza alla Crumiere ci sarà la Diaconia Valdese, ne ho la massima fiducia.

In generale bisogna prendere molte precauzioni, sicuro: fornire loro un’assistenza essenziale ma senza creare dei lager, buoni solo per il business sui rifugiati, garantire ai migranti libertà religiosa e di culto ma reprimere fermamente la predicazione islamista radicale, rispettare i loro usi e costumi ma esigere che si adeguino al nostro livello delle libertà civili: prima fra tutti la parità tra uomo e donna  e quello che ne consegue. Altrimenti li aiuteremo a tornare a casa. Il problema dei rifugiati ha una dimensione europea, lo sappiamo, e lungo questa direttrice bisognerà lavorare, coordinandosi con gli altri paesi della UE. Definire un diritto d’asilo a livello europeo e non del singolo paese componente.  Sembra ieri quando erano gli italiani i Migranti: sparsi per le Americhe e l’Australia, manovali in Germania, stagionali in Francia e minatori in Belgio.

Adesso tocca a noi dare asilo.

Il segretario Francesco Gallo

PD Partito Democratico - Circolo della Pianura Pinerolese

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