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Uccide il figlio con una coltellata. None (TO).

08/06/2015 6:55

Vedi la fotogallery:       http://www.vocepinerolese.it/fotogallery/2015-06-08/uccide-figlio-con-co...

Italo Buongiorno, 48 anni, che viveva con gli anziani genitori a None (TO),  in via San Rocco 12 , è stato ucciso, ieri sera, dal padre, Leonardo Buongiorno, 82 anni. L’uomo, al termine dell’ennesima lite con il figlio, ha preso un coltello che si trovava sul tavolo, in cucina, e l’ha colpito. La lama, lunga circa 25 centimetri, è penetrata nel costato sinistro. Un colpo mortale.  Italo aveva sicuramente dei disturbi mentali, conseguenza anche dell’uso, nel passato, di sostanze stupefacenti (era un tossicodipendete). Anni passati a drogarsi e a effettuare furti e rapine per procurarsi il denaro per acquistare la droga.  

"Credevo volesse aggredirmi. Era da cinque giorni  - questo il drammatico racconto di Leonardo Buongiorno - che mio figlio era agitato. Si discuteva per cose assurde, inutili. Ogni pretesto era buono per litigare. Poi, ieri sera, dopo cena,  Italo ha preso il ventilatore e ha cominciato a sbatterlo con violenza sul tavolo in cucina. Ho temuto per e per mia moglie che è ammalata da tempo." Leonardo, dopo essersi reso conto di quanto accaduto, ha cercato di rianimare il figlio e ha poi telefonato al 118. Purtroppo per Italo non c'era più nulla da fare.  Nella casa, nel momento del tragico episodio,  era presente anche la madre di Italo che, però, non si è resa conto di nulla. La donna, infatti, è ammalata. Ai carabinieri della stazione di None e agli uomini del nucleo operativo di Pinerolo, Leonardo, angosciato, ha raccontato tutto. Ha raccontato che il figlio, che amava, continuava a litigare per futili motivi. Era diventato incontrollabile. Quella sera, prima della lite, e prima di utilizzare un ventilatore come minaccia, Italo aveva buttato nel cortile tutto quanto aveva a portata di mano. Leonardo, dopo l'omicidio ha pensato al suicidio ma è stato fermato dai parenti che lo avevano trovato fuori città. Anche l'altro figlio di Leonardo, Sergio, 44 anni, conferma il racconto del padre. "Mio fratello era diventato un grande problema per tutti noi  e, in particolare, per  i miei anziani genitori. Non ce la facevano più. Era completamente fuori di testa. Eppure è sempre stato  accolto, nella casa dei miei genitori."  La famiglia Buongiorno era stimata in paese e Leonardo ha avuto per moltissimi anni un negozio da barbiere proprio a None. L'anziano genitore non verrà rinchiuso in una cella comune del carcere di Torino bensì nel reapartino sanitario. Nella foto l'ingresso della casa della famiglia Buongiorno  in via San Rocco 12 a None e la vittima Italo Buongiorno. AGGIORNAMENTI PIÙ TARDI.

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