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Villar Perosa. Il ristorante/albergo di Pra Martino oggi è una struttura fatiscente.

26/03/2015 18:39

Chiunque abiti a Villar Perosa conosce sicuramente la zona di Pra Martino; enormi distese di boschi, strade sterrate, tanta fauna e flora fanno di questo posto uno dei più particolari e caratteristici del paese. Proprio da un punto preciso della borgata, da una piazza in cui, se ci si avvicina un po’ad un dirupo, si può vedere tutta la valle, nasce, o forse è più corretto dire nasceva, un importante luogo che anni fa andava davvero per la maggiore: è il ristorante/albergo di Pra Martino. Quasi sicuramente ogni Villarese avrà visto, almeno una volta nella vita, una foto o una cartolina di com’era questo bellissimo edificio anni fa. Secondo le fonti trovate, dovrebbe essere il 10 luglio 1938 la data dell’inaugurazione ufficiale. Pra Martino era uno dei luoghi più frequentati della Val Chisone, nonostante il luogo in cui era situato non fosse dei più semplici da raggiungere. Ma al pari di questa descrizione di un posto bello e in voga, c’è, purtroppo, l’immagine che ogni Villarese oggi ha del posto: un edificio completamente in disuso, una struttura fatiscente che cade letteralmente a pezzi. Osservandola dall’esterno si possono vedere i muri, interni ed esterni, distrutti totalmente o in parte; essi inoltre sono pieni zeppi di graffiti e scritte, il che rende bene l’idea di come sia stata rovinata la struttura. E’ noto anche come l’edificio e la zona circostante venga utilizzata a volte, soprattutto nel periodo più caldo dell’anno, come luogo di ritrovo per feste e rave, come testimoniato dal ripetitivo ritrovamento di alcolici e quant’altro negli ultimi anni. Credo che nessuno degli ideatori di questo fabbricato si sarebbero mai immaginati che questa struttura, questo luogo, potesse fare una fine del genere. Oggi Pra Martino è usato come ritrovo per feste senza controllo, dopo essere stata per anni punto d’ incontro per i tantissimi Villaresi e non solo. La situazione sembra davvero pessima, poiché sono moltissimi gli anni che la struttura si presenta alla gente, in questo modo, senza che nessuno abbia mai almeno tentato di fare qualcosa per un edificio che in passato rappresentava un simbolo di Villar Perosa. Com’è possibile tutto ciò? Come si è potuti passare da un ristorante/albergo così bello ad un semplice rudere che viene sfruttato per lo sballo giovanile?Per saperne di più ho chiesto informazioni a Franco Minetto, grande conoscitore di Villar Perosa e molto legato a questo paese(si definisce lui stesso un “aborigeno di Villar Perosa”. Lascio ora la parola a lui, in modo da non interromperlo nei suoi ricordi, così che il discorso sull’ albergo sia più fluido e chiaro possibile:

Ricordo abbastanzabene quel periodo; l’edificio fu costruito nel 1938, durante l’estate, e il giorno dell’inaugurazione fu davvero bello: tantissime persone vennero per vedere il nuovo edificio, nonostante il periodo non era uno dei più facili, anche per i paesi della valle. La struttura, nella sua prima costruzione ordinata da Giovanni Agnelli, si avvaleva di venti posti letto e, oltre ad essere adibito ad albergo, provvedeva a servire i pasti ai villeggianti o anche a chi veniva da fuori. Esso è stato costruito al fianco della colonia estiva, già presente da qualche anno. Essa nacque come ritrovo per i figli dei dipendenti RIV: i ragazzi passavano l’estate in questa località insieme con i coetanei, e a fine estate i genitori venivano a riprenderli. Gli anni successivi alla guerra sono stati i più prolifici per l’albergo e la zona: soprattutto negli anni ‘50/’60 tantissime persone frequentavano la struttura e la colonia estiva riceveva annualmente moltissime iscrizioni. Purtroppo, con il passare degli anni, sono venuti fuori i problemi: il ristorante non era facilmente raggiungibile e iniziò a perdere molti clienti, ma soprattutto a cambiare molte gestioni. Una spirale negativa, in cui i costi iniziarono ad essere proibitivi; all’ incirca negli anni ’80 il posto, dopo essere nuovamente passato di mano, è stato abbandonato, e lentamente la struttura ha subito la trasformazione fino ad arrivare ad oggi: un fantasma nel bosco praticamente. Un vero peccato, soprattutto per gente anziana come noi, che hanno vissuto quegli anni d’oro godendosi davvero una bella realtà, vista svanire però in pochi anni, a causa dei soliti problemi presenti nei paesi piccoli come il nostro; è importante comunque mantenere vivo il ricordo, sperando che prima o poi qualcuno si prenda a cuore la situazione e possa far rinascere qualcosa”.

Questo racconto ci fa capire come Pra Martino e il suo albergo fossero fortemente nel cuore dei Villaresi, sperando per davvero che si possa intervenire per far rivivere, almeno in parte, certi fasti. Ringraziamo il signor Minetto per la sua preziosa testimonianza.

 Mattia Navone

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