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Mancano case per i bisognosi ma il comune di Pinerolo spreca il denaro pubblico

25/03/2015 17:56

Mancano case per i bisognosi ma il comune di Pinerolo spreca il denaro pubblico

Il comune di Pinerolo ha venduto immobili “sani” per comprare “ruderi” inagibili. Questa la vicenda.

Quanti appartamenti per i poveri  potevano realizzarsi con i capitali ed interessi sino ad oggi persi e sprecati ?

Tutti grandi strateghi pronti alla migliore idea per il recupero della Caserma Bochard, tutti bravi a fregiarsi di grandi idee e grandi investimenti ma, intanto, si continua a trascurare, condannando letteralmente alla malora, l’attuale e nostro patrimonio immobiliare cittadino.

Assistiamo, da un po’ di tempo a questa parte, alla grande corsa, al superiore dibattito per la futura e certa risoluzione di tutti i problemi della nostra città di Pinerolo e cioè al recupero della Caserma Bochard.

Pur senza certezza dei costi e, soprattutto, di chi sosterrà tali investimenti, uno stormo di lungimiranti Amministratori, emuli della fantasia del grande Walt Disney, si affannano e sgomitano tra loro nel proporre, e nel dipingere come la colossale operazione immobiliare, il recupero della Caserma Bochard. Operazione che darà duratura prosperità alla nostra amata città.

Sarà forse così (e qui giunga il mio augurio sincero) ma, nel contempo, in parallelo al dibattito sulla citata faraonica “ Operazione Bochard “, l’Amministrazione dovrebbe (anzi deve !) trovare tempo, capacità e risorse, per occuparsi concretamente e nei suoi molteplici e drammatici aspetti quotidiani. Parliamo, per esempio, dello stato dei beni pubblici in essere, dover prender coscienza della scarsa attenzione o addirittura dello stato di abbandono in cui versano i beni immobiliari che rappresentano, a tutti gli effetti, Patrimonio della Nostra Città.

Questo è, sicuramente, un argomento scomodo e di negativa immagine per la città, ma è necessario render noto, in maniera netta, a tutta la cittadinanza, che la mancanza di attenzione, e la trascuratezza alla conservazione dei nostri beni immobili, è causa di una costante perdita di valore e, quindi, un danno erariale a noi tutti cittadini di Pinerolo.

Avendo a cuore le sorti della mia città credo sia corretto e doveroso guardare al reale anche se, alle volte, è imbarazzante e drammatico prendere atto dello stato delle cose, prendendo anche atto dei gravissimi errori fatti dai nostri amministratori per le scelte operate.

Non dobbiamo aver timore di far emergere le cause, anzi, abbiamo il dovere di stigmatizzare quanto danneggia la collettività: una Amministrazione Pubblica, che non ha memoria del passato, è una Amministrazione che non ha storia. Porto come esempio, di una mala amministrazione, il clamoroso caso dell’immobile di Via Monviso 18 (ex ENEL). Su questo immobile è documentato un grave spreco di danaro pubblico e la maggioranza del sindaco Buttiero non sembra, o non è capace, ad intervenire però è pronta a fare paroloni sulla Bochard...!

Ripercorriamo brevemente la Storia:

Nell’anno 2002 il Comune di Pinerolo delibera di alienare un gioiello del patrimonio cittadino e parliamo delle unità immobiliari che componevano la manica Sud del Teatro Sociale. Per intenderci ove insisteva la Banca Brignone, l’allora negozio Cazzadori, e tutte le unità ad uffici ed abitazione da cielo a terra soprastanti: in sintesi il fiore all’occhiello delle nostre proprietà del comune di Pinerolo.

Questa sciagurata e dissennata vendita è stata appositamente pensata ed attuata per finanziare l’acquisto del fabbricato “ENEL” posto in Via Monviso 18 (verbale di deliberazione n° 80 del 19 novembre 2002) corredato di perizia che lo individuava, tra l’altro, nel suo complesso in buone condizioni sia sotto l’aspetto statico che manutentivo e stimato in un valore pari a euro 1.050.022,50 (un po’ più di due miliardi delle vecchie Lire).  Questo fabbricato venne acquistato per dislocare gli uffici della ripartizione lavori pubblici del comune: “operazione” poi non attuata!

Ma la vera e drammatica questione emerge ora in quanto, al di la della “ brillante” (sic!) operazione immobiliare (che ha visto vendere un diamante per acquistare un pezzo di vetro e pure rotto), il fabbricato in questione è stato dall’attuale amministrazione, con Ordinanza Sindacale n. 98 del 2013, dichiarato parzialmente inagibile con provvedimento a sgomberare immediatamente la palazzina impedendo l’accesso poiché ritenuto carente se non addirittura in condizioni di potenziale pericolo all’uso !

 Accipicchia che fenomeni che abbiamo, un “illuminante” esempio civico di tutela del nostro patrimonio e della sua manutenzione!

Considerata questa realtà risulta ancora più grave la latitanza dell’amministrazione comunale ad intervenire su questa situazione. Continuerà, però, a baloccarsi, fare fiumi di parole, con l’operazione Bochard ma lascerà crollare il Patrimonio in essere che è costato un capitale cittadino?  

Nel merito sorgono più interrogativi: quanti appartamenti per i poveri potevano realizzarsi con i capitali ed interessi sino ad oggi persi e sprecati? Quante manutenzioni alle scuole dei bambini potevano eseguirsi? Forse, non si poteva risolvere l’annosa questione della Caserma dei Carabinieri sperando che non abbandonino la Nostra Città?

Signori concittadini ricordo che sono nostri i denari allo Stato eppure vengono sciupati e nessuno ne risponde?  E del restante patrimonio immobiliare cittadino che facciamo? Cito, per esempio, il fabbricato all’interno Coop, l’ immobile ex carceri ecc.  Probabilmente occuparsi di questo non produce vanto elettorale!

Con la speranza di evitare analoghi operazioni fallimentari. Foto. L’ex fabbricato ENEL (inagibile) in via Saluzzo, comprato dal comune di Pinerolo, svendendo beni immobiliari preziosi e di valore.

Mauro Martina

Consigliere Comunale 

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