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Truffe agli anziani e il trucco delle visite a domicilio.

18/01/2015 13:47

Di Antonio Chiera

 

Truffe agli anziani. Il trucco della visita a domicilio

 

Hanno finto di essere infermieri dell’Ospedale di Ciriè e hanno ingannato un’anziana di 87 anni a Ciriè. 

"Dobbiamo fare un controllo della suo stato di salute" hanno spiegato alla donna. L'Hanno, quindi, distratta la 87enne. 

Una donna ha visitato la vittima mentre il complice ha preso oro e soldi. Un bottino da 5000 euro.  La signora contenta per la visita a domicilio ha scoperto il giorno dopo di essere stata derubata e ingannata. Indagano i carabinieri della Tenenza di Ciriè.

 

E’ soltanto l’ultimo episodio di una lunga serie. È un vecchio trucco: uomini e donne fingono di essere poliziotti, carabinieri, finanzieri, ma anche impiegati dell’azienda elettrica, del gas oppure delle Poste. I "bersagli" prediletti sono gli anziani. 

I truffatori mostrano per pochi secondi tesserini fasulli, riescono a farsi aprire ed entrano in casa. L’obiettivo è di rubare, a volte riescono persino a convincere le persone a consegnare banconote per controllare l’autenticità, prima di fuggire, magari liberandosi per la fuga con uno spintone. 

 

Gli interventi  Proprio su questo tipo di fenomeno, a ottobre scorso i carabinieri della Compagnia di Torino Mirafiori  hanno sgominato una banda specializzata in truffe agli anziani e arrestato 8 italiani. 

 

L'indagine è stata avviata a dicembre 2013 a seguito di numerose truffe in appartamento ai danni di persone anziane. I componenti della banda si spacciavano per impiegati di aziende fornitrici di servizi (acqua, luce, gas) o appartenenti alle forze dell'ordine e una volta in casa sottraevano bancomat e carte di credito che venivano utilizzate in un negozio di abbigliamento che faceva capo alla banda. 

Questo gruppo si spostava sul territorio, di solito passavano "a tappeto" una zona e poi passavano a un’altra.

 

I consigli per evitare brutte sorprese:

 

Prevenzione in più occasione, i carabinieri hanno organizzato incontri con la popolazione per spiegare le tecniche utilizzate dai truffatori e per suggerire alcune regole di elementare prudenza per evitare situazioni spiacevoli. 

 

http://www.carabinieri.it/cittadino/consigli/tematici/giorno-per-giorno/...

 

Come evitare la truffa  Evitare di aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. 

 

1) È bene controllare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Senza rassicurazioni da parte dell’ente di riferimento è meglio non aprire.  

 

2) Va ricordato che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.  

 

3) Una ulteriore raccomandazione è di non fermarsi mai in strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare i soldi o il libretto della pensione. Questo vale anche se la richiesta arriva da una persona distinta e dai modi affabili.

 

4) È anche importante (quando possibile) farsi accompagnare per fare operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Se c’è motivo di dubitare di essere osservati, basta fermarsi all’interno della banca o dell’ufficio postale e chiedere aiuto agli impiegati oppure a chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo avviene in strada, basta entrare in un negozio e comporre il 112.   

 

5) Nel tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, è bene non fermarsi con sconosciuti e non farsi distrarre. Nessun cassiere di banca o di ufficio postale può inseguire i clienti in strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.   

 

6) Poi, c’è l’utilizzo del bancomat: è sempre consigliata prudenza, ma soprattutto è meglio evitare di utilizzarlo se c’è il pericolo di essere osservati. Per qualunque problema e per qualsiasi dubbio, basta chiamare il 112 oppure il 113.  

 

http://www.carabinieri.it/cittadino/consigli/tematici/giorno-per-giorno/...

 

 

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