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"Tutto è perdonato". Il primo numero di Charlie Hebdo dopo la strage di Parigi

14/01/2015 20:30

Anche Voce Pinerolese continua a manifestare la vicinanza, la solidarietà ai giornalisti, ai famigliari delle vittime dei giornalisti e vignettisti del giornale "Charlie Hebdo". A loro aggiungiamo il nostro  dolore anche per le altre vittime innocenti ammazzate dalla follia di chi crede di uccidere in nome del Dio dei musulmani. I veri infedeli sono coloro che uccidono le persone in nome di Dio. Il Dio dei musulmani non è assetato di sangue ma dispensatore di bene. Nella foto la copertina del numero di "Charlie Hebdo", uscito oggi anche in Italia insieme al giornale "Il Fatto Quotidiano". Nella copertina del giornale parigino si legge: "Tutto è perdonato" e Moametto che piange tiene in mano un cartello con la scritta ormai nota a tutto il mondo: "Je suis Charlie". Papa Francesco ha detto: "La religione non può mai uccidere, non si può farlo in nome di Dio". "Ma  non si può provocare, non si può prendere in giro la religione di un altro. Non va bene"

 

 

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