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VOCE BIANCONERA – Inizia il 2015: derby d’Italia e voci di mercato

04/01/2015 21:20

Il 2014 poteva chiudersi in bellezza: la Juve delle meraviglie aveva abbattuto un gran numero di record esistenti, a partire dai 102 punti in un campionato, arrivando fino al numero di punti conseguiti nell’anno solare. Ci ha pensato un volenteroso e caparbio Napoli a rompere l’incantesimo sul più bello: la Supercoppa italiana è stata infatti assegnata ai partenopei in una partita dove i bianconeri sembrano avercela messa tutta per non aggiungere trofei al proprio palmares. Doha è stata una lezione per la Juventus: l’inizio del nuovo anno potrà dire se questa sia stata una distrazione momentanea o se la fame della Signora stia cominciando ad esaurirsi per mancanza di stimoli.

In questi giorni natalizi ci ha pensato Carlos Tevez ad aggiungere tristezza al dispiacere: ha lasciato intendere che tra 18 mesi, alla data di scadenza naturale del contratto, non rinnoverà con la Juventus. Gli indizi inducono a pensare che farà ritorno nella tanto amata Argentina, al suo Boca, dove poté iniziare ad incantare gli amanti del calcio con una maglia pesantissima sulle spalle: quel 10 che vestì anche il suo mito, Diego Armando Maradona. Chiuderà la sua strepitosa carriera lì, come aveva promesso tanti anni fa, quando lasciò il continente americano per iniziare l’avventura europea. I tifosi della Juventus hanno incassato il colpo: Tevez ha segnato un sacco di gol (36 in 70 partite con la maglia bianconera) ed è certamente il valore aggiunto della compagine torinese. La sua scelta, però, va rispettata: ha onorato i colori juventini, ha vestito la maglia di Del Piero senza consentire a nessuno di rimpiangere la sportività e la professionalità del Capitano, ha dimostrato di non essere la figura odiosa e anarchica tratteggiata dai tabloid britannici quando giocava nelle squadre di Manchester. Non ultimo: ha deciso di rispettare i termini del contratto e di rimanere fino alla scadenza (manca ancora un anno e mezzo), per mettere il suo estro e la sua fantasia al servizio dei sogni dei tifosi bianconeri. Perciò, anche se pare certo il suo addio, i tifosi devono ringraziare e non criticare questo campione che ha voluto parlare con schiettezza e sincerità: ce ne fossero di uomini come lui, nel mondo del calcio!

La Juve ha tutto il tempo, perciò, di trovare un sostituto all’altezza: in questi giorni si lavora più su altri fronti, per coprire altri ruoli che risultano essere scoperti. Il mancato rinnovo di Neto con la Fiorentina sembra condurre il portiere viola proprio ad un approdo alla Juve, come vice-Buffon dal mese di giugno (svincolato, arriverebbe a parametro zero). In difesa si cerca di trovare un accordo col Porto per il difensore Rolando, ex Inter, che desidera proseguire la sua carriera in serie A. Continua la ricerca di un trequartista: la pista che portava a Snejider è stata sconfessata stasera dal suo agente, che ha comunicato la volontà del giocatore di rimanere al Galatasaray (e di non ridursi, quindi, il faraonico stipendio che, tuttavia, non viene percepito dal giocatore ormai da qualche mese). Si parla addirittura di Lavezzi o Shaqiri, ma questi nomi sembrano più legati ad un ambito ipotetico che realistico.

Nel frattempo la sera dell’Epifania arriva a Torino l’Inter, fresca dell’acquisto di Podolski. Il derby d’Italia è una sfida ricca di fascino e di storia, fin dal lontano 1909. La Juve scenderà in campo con la seguente formazione: Buffon, Evra, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Pirlo, Pogba, Marchisio, Vidal trequartista alle spalle di Tevez e Llorente (4-3-2-1). La sfida contro i nerazzurri servirà per capire se i fatti di Doha erano un campanello d’allarme o un’eccezionale una tantum.

Gabriele Piardi

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