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Toro: vittoria in coppa. È scaccia crisi?

11/12/2014 23:02

Di Antonio Chiera

 

TABELLINO – COPENAGHEN – TORINO 1-5

 

Marcatori:  6’ Amartey, 15’ Martinez, 41’ Amauri, 47’ Martinez, 49’ Darmian, 54’ Gaston Silva,

 

Ammoniti:  Espulsi: 30’ Antonsson, 40’ Jorgensen 

 

Copenaghen (4-4-2): Andersen; Hogli, Antonsson, M. Jorgensen, Amartey; Amankwaa, Claudemir (77’ Lindbjerg), Delaney, Toutouth; N. Jorgensen (84' Felfel), De Ridder (87' Olsen). A disposizione: Christensen, Bay. Allenatore: Solbakken.

 

Torino FC (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic (60’ Jansson), Darmian, Gazzi, El Kaddouri (66’ Graziano), Gaston Silva; Martinez (58’ Quagliarella), Amauri. A disposizione: Gillet, Caronte, Rosso. Allenatore: Ventura.

 

PRESENTAZIONE

Torino non brillante in campionato cerca gloria in Europa League, nell'ultimo e decisivo appuntamento del gruppo B della fase a gironi. 

La squadra di Ventura di scena a Copenaghen contro la formazione di casa già fuori dal discorso qualificazione. 

La lunga marcia del Toro verso i sedicesimi di finale era iniziata in settembre a Brugge (0-0), in Belgio, poi ci sono state le due partite al Comunale che avevano fruttato sei punti, contro gli avversarsi di oggi (1-0) e l'HJH di Helsinki (2-0). 

Quindi a novembre l'inattesa sconfitta in Finlandia con l'HJK (2-1) che complicava il cammino fino a quel momento spedito dei granata. E infine è arrivato lo 0-0 a Torino con il Brugge. 

Alla luce di quanto il Torino è secondo in classifica con 8 punti, dietro il Brugge 9 punti e davanti alla squadra di Helsinki 6 punti. 

Solo la vittoria garantisce la qualificazione matematica al Torino, ma un pareggio potrebbe essere più che sufficiente, come addirittura la sconfitta stessa se l'HJK non vince in casa del Brugge, e allora cellulari e tablet collegati sull'altro match del girone per avere la certezza del passaggio. 

Ventura con gli uomini contati, tra assenze e squalifiche viaggeranno per la trasferta nella capitale danese 18 convocati, tra i quali anche tre baby aggregati dalla primavera: Rosso, Graziano e Caronte. 

Il tecnico ligure è determinato a vincere il match dopo le delusioni collezionate in campionato e la sconfitta con l’Helsinki che brucia ancora: “ Questa sarebbe pura libidine. Andare avanti in Europa League con la prospettiva di affrontare una squadra importante “. Queste le sue parole alla vigilia."

 

Arbitra il russo Vladislav Bezborodov.

 

LA PARTITA

 

Nel freddo di Copenaghen arriva il Torino, che si appresta ad affrontare i locali per Europa League che non rappresenta la sfida della vita per la squadra scandinava. Ma Ventura e Gazzi non si fidano anche se in campo scenderanno le seconde linee. 

 

Bastava un punto al Torino per qualificarsi ai sedicesimi di finale di Europa League ma la squadra di Ventura è riuscita a fare di più battendo il già eliminato Copenhagen con un netto 5-1.

 

Al Parken il Torino raggiunge le già qualificate Fiorentina, Napoli e Inter, oltre alla retrocessa Roma, ai sedicesimi di finale di Europa League. 

 

I granata si qualificano come secondi classificati mancando di poco il primato visto che il Club Brugge è riuscito ad avere la meglio sull’Helsinki solo a 2 minuti dalla fine.

 

Serviva una prova da TORO con i modesti scandinevi e cosi è stato. Gara che ha fatto paura solo per i primi 10 minuti, poi l'esplusione dei due difensori centrali ha fatto il resto. Buona anche la reazioni che non è, tardata ad arrivare, tant'è che questo è il primo gol dei granata nei primi 15 minuti di gioco tra tutte le partite giocate tra campionato e coppa. Ottima prova per Martinez e Gaston Silva, che da quasi sconosciuti, stanno diventando sempre più importanti nello scacchiere di Ventura. Bene anche Amauri e Darmian, e finalmente Ventura si è deciso di apporre modifiche al suo consuento gioco e l’esperimento di Bovo come mediano è andato a buon fine.

 

Il Torino ha fatto felice i 1000 tifosi granata che hanno seguito la squadra e finalmente hanno potuto vedere qualche gol in più che manca in campionato.

 

Sia chiaro, la vittoria se pur meritata non illuda nessuno, perché la partita che il Torino dovrà fare sua e quella di lunedi contro l'Empoli servono assolutamente i tre punti e non solo per la classifica.

 

Dispiace ancora una volta non aver potuto vedere i tre giovani granata portati in dote da mister Longo in campo tutti insieme. Avversario e punteggio lo avrebbero potuto consentire. Spazio solo per Graziano.

 

Ed infine permettetemi ancora una volta di criticare l'ennesimo cambio che nulla "c'azzecca" . Quello di Quagliarella per i motivi di cui sopra. Sarebbe stato bello far esordire tutti i tre giovani, ma pare che mister "Libidine" abbia avuto ancora una volta paura!

 

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