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Mascalcia a Pinerolo e il libro "La scuola italiana nell'arte del ferrare"

08/12/2014 11:10

Vedi fotogallery.  La  mascalcia a Pinerolo tra storia e tradizione

Presentazione del libro “La scuola italiana nell'arte del ferrare”

Si è svolta venerdì 5 dicembre al Circolo Sociale di Pinerolo la presentazione del libro “La scuola italiana nell'arte del ferrare. Mascalcia e tecniche di ferratura equina”, scritto da due importanti personalità del settore, il dottor Vincenzo Fedele e il maresciallo maggiore Vincenzo Blasio. 

A presentare, il direttore della biblioteca Alliaudi, Giampiero Casagrande, e a mediare Maurizio Agliodo. Presente anche il dottor Luca Rossi, vicedirettore della Scuola di Agraria e Veterinaria dell'Università di Torino.

Durante la presentazione si sono toccati temi importanti per la nostra città. Oltre all'arte del ferrare infatti si è parlato anche del futuro della mascalcia e dell'equitazione a Pinerolo.

Tutto parte proprio dalla mascalcia, arte antica che rischia di scomparire. La figura del maniscalco che forgiava ferri su misura per ogni tipo di cavallo si sta trasformando in quella di semplice applicatore che attacca ferri preconfezionati senza tener conto delle esigenze specifiche dell'animale e rischiando di provocare danni gravi.

Con il loro testo, Fedele e Blasio mantengono viva la memoria di queste tecniche, colmando anche un importante vuoto accademico. Entrambi hanno lunga esperienza sul campo: il primo è medico veterinario, già colonnello dell'esercito e collaboratore con l'Università di Torino; il secondo, già maresciallo maggiore dell'esercito, appartiene alla settima generazione di maniscalchi di Santa Maria Capua Vetere. L'idea del libro nasce una ventina di anni fa ma la realizzazione, come la motivazione, è più recente. «Siamo abituati a veder scomparire tutto da Pinerolo», spiega il dottor Fedele. «Questo è un lavoro che dovrebbe far riflettere su quel patrimonio culturale che Pinerolo ha ereditato sin dai tempi dei Savoia, ovvero la caserma Fenulli, poi la Scuola di Equitazione e in seguito quella di Veterinaria e Mascalcia», presente sul territorio pinerolese dal 1878.

«Quando a Pinerolo è stata chiusa la Scuola di Podologia e Mascalcia si è persa la continuità. Pinerolo era conosciuta in tutto il mondo per i suoi maniscalchi» spiega Blasio. E proprio per ripristinare questa continuità storica, è nata l'associazione ADIPEM (Associazione Didattica di Podologia Equina e Mascalcia). Il primo obbiettivo sarà promuovere un corso riqualificante per maniscalchi della durata di un anno, per permettere a chi non è in regola di essere riconosciuto. A riguardo, l'amministrazione comunale si è impegnata per recuperare locali attrezzati, anche con fucine, per svolgere le lezioni. Numerose sono poi le iniziative in cantiere, dalle attività didattiche e socio-sanitarie alla formazione specifica degli studenti di veterinaria che, come ricorda il professor Rossi, «si aspettano durante i loro studi di lavorare direttamente con gli animali». Senza considerare inoltre che l'arte del maniscalco è ausiliaria all'attività del veterinario.

Pinerolo vuole essere presente e portare avanti quella continuità che per decenni l'ha resa celebre nel mondo per la sua cavalleria.

A breve sarà attiva la Scuola Nazionale Federale di Equitazione di Pinerolo, da qualcuno definita una “cattedrale nel deserto”. In realtà lo scopo è riportare la città all'antico splendore di quando ancora la cavallerizza vi faceva da padrona.

«Pinerolo si prefissa circa 20-30 concorsi ippici l'anno, in modo da creare un indotto economico solido, con nuovi posti di lavoro» ricorda il consigliere al Comune di Pinerolo, Giacomo Borlizzi. La scuola sarà l'eccellenza non solo per la città ma per l'intero territorio.

Intanto, per ricordarci che la cavalleria è ancora presente, il 12-13-14 dicembre si svolgerà la prima edizione dei Concorsi Ippici di Natale, proprio alla Scuola di Equitazione. Una buona occasione per dimostrare al resto del Piemonte che Pinerolo non dimentica la sua storia, anzi lotta per valorizzarla a tutti i costi. Nelle foto la presentazione del libro nello storico "Circolo Sociale di Pinerolo" con Vincenzo Fedele e il maresciallo maggiore Vincenzo Blasio. 

Gabriella Bruzzone

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