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CaScO: l'istituto agrario di Osasco lotta per difendere il diritto allo studio

01/12/2014 11:25

Da molti anni ormai, la scuola italiana è stata abbandonata a sé stessa, ricordata solo come serbatoio di risorse, sempre tagliabili. I risultati, ovviamente, si vedono eccome: classi smisurate, programmi didattici stravolti e snaturati, locali pieni all'inverosimile. Quasi ogni richiesta di fondi alle istituzioni viene liquidata con un "Lo sappiamo, lo sappiamo, ma i soldi proprio non ci sono. Ci dispiace." Cavatevela da soli, ché tanto con l'educazione non si mangia.

Per questo motivo, alcuni professori dell'agrario di Osasco hanno deciso di fondare un'associazione, CaScO (Cantiere Scuola Osasco), per cercare di reperire le risorse necessarie a garantire ai ragazzi, udite udite, non un servizio almeno decente, ma il diritto stesso a seguire il corso di studi che vogliono. Già, perché, visto che i locali dell'Istituto sono ormai pieni e le iscrizioni in continua crescita, il prossimo anno, in queste condizioni, alcuni aspiranti studenti dovranno essere per forza respinti. Lo scopo dell'associazione è quindi quello di raccogliere, attraverso il tessermento di studenti, professori e cittadini volenterosi, i fondi per ristrutturare due locali adiacenti l'attuale e renderli idonei all'insegnamento. Il costo della tessera è di dieci euro e altre risorse verranno raccolte attraverso una piattaforma di crowdfunding, da eventuali imprenditori interessati, attraverso il sito del progetto e da tutto ciò che si riuscirà ad inventare.

Si ritorna, quindi, al discorso fatto, sempre sul nostro giornale, in occasione dell'articolo sui senzatetto che dormivano nei locali dell'ASL: uno Stato che non è più in grado di garantire i diritti basilari dei suoi cittadini, può ancora definirsi Stato?

Simone Sindoni

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