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Una Juve con le unghie e i denti: Roma battuta, primato solitario

05/10/2014 21:34

Le decisioni arbitrali hanno certamente influenzato il corso del match, ma il destro di Bonucci a 5’ dalla fine dimostra come la prima squadra di Torino non abbia perso la fame di vittorie. Almeno per ora, la Signora non abdica.

La Juve in testa, mai rinunciataria e combattiva fino all’ultimo secondo, giallorossi con un organico più completo della passata stagione: allo Stadium passano i bianconeri, la Maggica perde la vetta. Va detto: a ottobre una vittoria non ha nulla di determinante ai fini del titolo. Ma carattere, grinta e determinazione sono stati il leit motiv della partita. All’ undicesimo minuto Marchisio reclama per un contatto in area con Holebas, ma l’arbitro lascia proseguire: episodio dubbio, difficile stabilire se è fallo da rigore, ma il contatto c’è. Al 26’ Pirlo calcia una punizione: Maicon respinge con il gomito, non si capisce se fuori o dentro l’area. Rocchi, arbitro contestatissimo, fischia il rigore: Tevez ringrazia e realizza. Garcia, tecnico della Roma, si fa cacciare per proteste. Poco dopo, stessa situazione a parti invertite: Lichtsteiner placca Totti in area, rigore per la Roma, realizzato dall’intramontabile capitano. Dorme la difesa della Juve che al 44’ si fa infilare da Iturbe e passa in svantaggio. Ma al 47’ Rocchi fischia un altro rigore in favore della squadra bianconera: Pjanic tocca Pogba a ridosso dell’area e arriva un nuovo calcio di rigore. Tevez non sa che i fotogrammi diranno che il rigore non c’era perché il tocco era fuori area: replica quanto fatto nel primo tempo e fissa la temporanea parità. Il secondo tempo è più tranquillo del primo: 6 cartellini gialli contro uno solo nel secondo tempo. Si deve aspettare il minuto 86 perché Bonucci approfitti di una respinta della difesa della Roma da un calcio d’angolo bianconero e vada a cacciarla nell’angolo più lontano, con un pregevole tiro di destro al volo. Tripudio bianconero. Nel finale accade di tutto, con l’espulsione di Morata e Manolas per una rissa conseguente ad un intervento del bianconero. Ma la partita si chiude senza ulteriori variazioni: 3 a 2 per i bianconeri e primato in classifica. Seguiranno polemiche roventi sull’arbitraggio: tutto lecito e francamente comprensibile, ma senza variazioni di sostanza. La Roma insegue, tre scalini sotto. La Juve giubila e si gode le parole dell’eroe del giorno, Leonardo Bonucci: «Abbiamo ribadito che i più forti siamo noi».

Gabriele Piardi

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