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Sciopero delle Forze Armate e di Polizia Il rischio è davvero reale ?

09/09/2014 13:11

La protesta per ora è rimasta nei toni e nelle parole ma non ci sono dubbi sulla portata eccezionale delle dichiarazioni di questi giorni. L’astensione dal lavoro degli uomini e delle donne in divisa rappresenterebbe una prima assoluta nella storia d’Italia. Occorre premettere che il motivo dell'insoddisfazione è condivisibile. Da tempo ormai il comparto difesa e sicurezza è visto sempre più come il bancomat dello Stato. Lo abbiamo imparato a nostre spese, osservando ad esempio mezzi sempre più vetusti e scarburati impegnati nell’impari lotta contro una criminalità sempre più agguerrita e dotata di risorse smisurate. Non è possibile liquidare il confronto come una semplice vicenda salariale, al pari di tutte le altre. Le Forze dell’Ordine in tempi duri come questi, si trovano da una parte a interpretare il ruolo del volto odioso del potere, suscitando com’è facile pensare, i conseguenti moti d’animo ostili emergenti nella popolazione ogni giorno più vessata dagli effetti della crisi. Dall’altra a subire, a loro volta, l’arroganza di una classe politica arroccata nei suoi privilegi, incapace di trainare il Paese fuori dalla crisi. Lo scontro appare pertanto inevitabile, come drammatica è apparsa fin da subito la minaccia di incrociare le braccia. Ma può la Polizia di Stato interrompere quello che è un servizio pubblico essenziale? Possono agenti, ispettori e commissari indire uno sciopero generale, che dunque coinvolge tutte le associazioni di categoria? La legge 121 del 1981, articolo 84, è piuttosto chiara in merito: "Gli appartenenti alla Polizia di Stato non esercitano il diritto di sciopero né azioni sostitutive di esso che, effettuate durante il servizio, possano pregiudicare le esigenze di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica o le attività di polizia giudiziaria".E le Forze Armate possono farlo? Legge 382 del 1978, articolo 3: "Ai militari spettano i diritti che la Costituzione della Repubblica riconosce ai cittadini. Per garantire l'assolvimento dei compiti propri delle Forze  armate la legge impone ai militari limitazioni nell'esercizio di alcuni di tali diritti, nonché l'osservanza di particolari doveri nell'ambito dei principi costituzionali". Articolo 8: "I militari non possono esercitare il diritto di sciopero, costituire associazioni professionali a carattere sindacale, aderire ad altre associazioni sindacali".Ecco perché l'annuncio dello sciopero appare dunque più come una provocazione, ma ciò non elimina il diritto di poliziotti, carabinieri, finanzieri, forestali, militari di far sentire la loro voce. Una possibile soluzione ad un conflitto che rischia di avere conseguenze anche gravi se lasciato irrisolto, può essere quella di metter finalmente mano ad un serio e non più rinviabile riordino delle forze di polizia che, nel ricercare efficienza, tenga conto delle singole specificità. Una cosa è certa: impossibile immaginare che, di qui in poi, non cambi nulla.

                                                                                                                                                             Massimiliano Puca

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