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Toro: Amauri ironizza sulla sua pancia... durante la conferenza stampa

03/09/2014 17:16

di Antonio Chiera

Si e tenuta poco fa presso lo Stadio Olimpico a Torino la conferenza stampa di presentazione di Amauri il nuovo acquisto del Torino arrivato tra le polemiche e non poche... Amauri si presenta cosi: mostrando i muscoli (foto) e ci fa vedere il suo grasso che cola...  zittendo di fatto tutti... Il primo gol c’è!  Carico a mille dopo la vicenda della brutta foto girata in occasione dell’ultimo giorno del calciomercato Amauri tenta l’impresa con il Torino. Lo avevamo scritto già ieri qui al suo primo allenamento Leggi: Sisport:  http://www.vocepinerolese.it/articoli/2014-09-02/toro-amauri-gran-forma-5483. Al quanto infastidito l’ha ripetuto di nuovo in sede di presentazione: “bisognerebbe prima guardare e poi giudicare”. Cominciamo col dire che mostrando il suo fisico in parte ha chiuso la bocca alla parte più critica dei tifosi. Toccherà ora a lui smentire tutti gli scettici. Il suo nuovo numero di maglia concordato con la sua famiglia sarà il n.22. La scheda: Il suo nome in Brasile è pronunciato Amaurì, ma in Italia è chiamato anche e soprattutto Amàuri. Ha ricevuto in Italia il soprannome Calimero. Da ragazzo ha lavorato in un supermercato, in una fabbrica di carbonella, nel settore metallurgico e come muratore per aiutare la famiglia, riuscendo anche ad allenarsi e fare provini, spesso non riuscendo, a causa di tutti questi impegni, ad esprimersi al massimo. È sposato con Cynthia Cosini Valada­res, connazionale conosciuta a Napoli, da cui ha avuto tre figli, ovvero Cindy, Hugo Leonardo e Miley, nati tutti in Italia: la prima nel 2003, il secondo il 27 gennaio 2006 e la terza il 26 gennaio 2012. Il 12 aprile 2010, grazie alla moglie di origini italiane (avi della provincia di Cuneo), acquisisce la cittadinanza italiana per naturalizzazione, quest'ultima ricevuta dal direttore dei servizi civici di Torino Gianni Giacone. Nel decreto di naturalizzazione scompare il cognome materno Carvalho e il giocatore per la Repubblica Italiana è semplicemente Amauri de Oliveira. Mario Beretta, suo allenatore al ChievoVerona, lo ha definito «abile nel gioco aereo e forte fisicamente. In area si fa sempre valere. Non è assolutamente un giocatore statico, si muove molto». Una sola volta aveva cominciato così male nella sua carriera da calciatore. Nella lontana stagione 2004-2005, quando Carvalho de Olivera Amauri militava nel Chievo Verona.  Zero gol nelle prime undici giornate, con l'italo-brasiliano che si sarebbe sbloccato solo alla dodicesima, proprio contro la sua ex squadra il Parma. Conclusa poi con una misera doppietta. Parma è stata costruita sulle giocate di Cassano e sul peso dell'attacco che il brasiliano si sobbarcava, in ogni partita, dato che per farlo giocava titolare. Ora qui al Torino avrà più opportunità visto il gioco praticato da Ventura. Abbiamo cercato di capire il suo gioco e di scoprire come si presenterà in campo alla ripresa della serie A e magari vederlo già in campo contro la Sampdoria affinché possa colmare quella vena realizzativa che ad oggi manca al Toro. Ed ecco le sue risposte:

Il Torino ha puntato su di te perché il presidente proprio qui ieri ha detto che tu hai voluto il Toro, e che hai tanta voglia di emergere. Il gioco di Donadoni non faceva a tuo casoquesto di Mister Ventura decisamente meglio è così? E poi sai si è parlato un pò tanto delle tue rotondità?

“Si li hanno fatto una scelta di modulo durante il campionato e sono stato penalizzato anche se poi alla fine ho fatto gol pesanti. io non mi arrendo cerco di dare il massimo, qui trovo un gioco totalmente diverso, ma non vedo l’ora di iniziare e mettere in  gioco i movimenti che mi vengono chiesti. Con il Parma ho fatto tutto il ritiro e fisicamente mi sento bene, ma non solo al massimo. ho visto delle pagliacciate (poi voglio farvi vedere il mio grasso… e ride!) che non mi piacciono, devono informarsi bene sulle cose prima di parlare”

La tua sfida qui a Torino:

Non sono al massimo della condizione dicevo, allenandomi pero tutti i giorni arriverà io sono qua e credo molto nel destino io sono uscito da qua malissimo ed ora torno qua con il sorriso. Qui ho avuto dei momenti di gloria fantastici e anche dei momenti disastrosi, ma anche nei momenti difficili ho dato il meglio. Cerchero’ di toccare l’apice con il Torino cercherò di mostrare alla mia società che io ci sono. a maggio tireremo le somme. il tifoso del Torino dovrà essere contendo di quello che io ho fatto”.

Dovrai fare da apri strada a Quagliarella, si dice che l’esperienza conta in particolare ora che il 18 inizia l’Europa League, hai parlato con Quagliarella e Mister Ventura:

 “Si, lo so, ci siamo sempre incontrati da avversari con Quagliarella, con mister anche se non l’ho mai avuto come allenatore. C'è sempre stata una simpatia reciproca da anni. Lui giustamente mi ha parlato delle cose come funzionano, cosa vuole da me e anche Fabio mi ha chiamato per darmi la carica giusto ritrovo anche Molinaro, Bovo uno spogliatoio come entrare a casa. C’e’ un bel gruppo, un ottimo ambiente da quando sono entrato qua sono carico. Vi dico anche una battuta che è partita negli spogliatoi appena sono entrato: quest’anno avremmo 2/3 gol in meno... ma non vi dico chi ! solo che si tratta di un difensore…” e ride…

Com’è nata la tua trattativa:

“ Prima di venire qua nella giornata di lunedì ho parlato con il mister, poi come ho detto mi ha chiamato Quagliarella.  Poi questo e il suo quarto anno per il mister qui a Torino sapete tutti che è uno disponibile in due giorni ci siamo chiariti subito sono entusiasta e non vedo l’ora di mettere in pratica le cose che ho già visto”

Il Torino è impegnato in diverse competizioni la tua esperienza Europea diventa importante:

Mi auguro di si. Le coppe sono diverse dal campionato. Speriamo di far bene anche li abbiamo 3 competizioni. quest’anno abbiamo un mix di giocatori. un mix importante possiamo fare qualcosa di bello. vediamo cosa verrà fuori alla fine.”

Un pronostico sui tuoi gol:

“Io ogni volta che ho fatto i pronostici sono stati sbagliati, non te lo dico meglio che sto zitto, di sicuro dimostrerò il mio massimo impegno e attaccamento alla maglia che già mi sento mia.”

Ci puoi dire se al tuo arrivo i tuoi compagni ti hanno preparato qualche scherzo:

“ Ancora no anche perché mancano 6/7 compagni aspetteranno che arrivino e poi... (ride…)

Volevo sapere se sei già pronto per la prossima partita contro la Sampdoria:

“ Si, certo che sono pronto.”

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