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Due laghi jazz festival 2014, ad Avigliana

30/08/2014 8:17

 «Sentito un assolo di un giovane musicista, gli faceva un segno di vicinanza, di amicizia, una carezza». Così Franco Bergoglio ricorda una mitica figura del jazz nostrano, Gianni Basso, in una delle serate iniziali del Due laghi jazz festival 2014, ad Avigliana, anzi precisamente presso “La Zanzara”, bar ristorante sul lago piccolo. Presenta il testo “Il jazz secondo Gianni Basso. Cronache di un caposcuola”, a cura di Sandra Scagliotti e Fulvio Albano (Azzurra music, 2014), «non una biografia, ma il racconto degli ultimi sessant’anni di stili, dallo swing al bebop. Gianni Basso ha suonato con grandi nomi del jazz, uno fra tutti Dizzy Gillespie che definiva il jazz come “andare incontro alla gente”». Sandra Scagliotti legge alcuni passaggi del libro che testimoniano il pensiero di Basso sul jazz, sui festival (è stato lui il fondatore di quello di Avigliana nel 1994). Fulvio Albano lo definisce “un grande solista a livello internazionale”. Per tramandare l’arte ai giovani «il solo modo era la pratica, l’esperienza sul campo, lavorare insieme nelle grandi orchestre, credeva poco nelle scuole di musica». L’orchestra per lui è «un gruppo di musicisti che parlano la stessa lingua, anche se si sono appena conosciuti, ci si intende sul jazz”. Interviene il figlio, Gerry Basso, un nome che richiama immediatamente l’influsso di Gerry Mulligan. Conferma che il papà «credeva molto nei giovani, voleva fare un’università del jazz». Ricorda una foto da bambino con Chat Baker e l’episodio dell’attrice Ginger Rogers accompagnata dal papà con una vecchia, lentissima Fiat 124, di fronte agli occhi increduli di un benzinaio di Marina di Pietrasanta. Luciano Viotto ha curato nel testo la discografia, ha effettuato ricerche anche su ebay, scoprendo che un disco, introvabile, è quotato fino a 600 euro. Gianni Basso ha collaborato con formazioni di musica contemporanea (Bruno Maderna), per alcune colonne sonore di film (“La ragazza dalla pelle di luna”). Individua negli epistolari, una possibile fonte di approfondimento per la vita degli artisti jazz. Fulvio Albano riprende la parola e invita Diego Borotti e Giorgio Diaferia per presentare “Piemonte jazz”, l’unione delle attività piemontesi nel campo della musica jazzistica «per contare le forze, fare sistema, anche per motivi economici. Il consorzio Piemonte jazz permetterà di realizzare un circuito con musicisti di altre regioni e altri paesi, oltre che per valorizzare bellezze paesaggistiche come Avigliana». Si spengono le parole e si accendono i riflettori sui sax di Borotti e Albano, la batteria di Diaferia a cui si aggiungono Massimo Faraò al piano e Aldo Zunino al contrabbasso per ripercorrere alcune “Ballads” di Gianni Basso. Solo un the caldo, ci permette di resistere al freddo polare che riserva le rive del lago di Avigliana in fine agosto. Foto: da sinistra Scagliotti e Albano 

Piergiacomo Oderda

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