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Toro, Spalato ti fa bella. La festa per L'Europa può iniziare.

29/08/2014 7:47

Dallo Stadio Olimpico di Torino Antonio Chiera

Il Torino entra nella fase a gironi di Europa League, serviva la vittoria ed è arrivata. Mister Ventura, pur non convocando Cerci, “protezione totale” punta sui gol del “nuovo” Quagliarella che si è mosso molto bene dopo una “vita” che non giocava una partita (dichiarazione di Mister Ventura)

Il tabellino del match

Torino vs Spalato: 1 – 0 El Kaddouri (rigore) 20 p.t. (nella foto la rete)

FORMAZIONI:

TORINO: PADELLI, MOLINARO, EL KADDOURI, BARRETO, MAKSIMOVIC, VIVES, MORETTI, GLIK, QUAGLIARELLA, DARMIAN, BENASSI. Panchina: Gillet, Bovo, Gazzi, Martinez, Jansson, Nocerino, Vesovic, Allenatore G. Ventura

RNK SPLIT: VUKOVIC, GLAVINA, GLUMAC, BILIC, BAGARIC, ROG, DUJMOVIC, VIDOVIC, RUGASIVIC, GALOVIC, IBRIKS. Panchina: Zagaroac, Vrgoc, Vojnovic, Roce, kvesic, Radotic, Allenatore Ivan Maric

Direttore di Gara:

Sarà il greco Anastasios Sidiropoulos il direttore di gara. Assistenti saranno i signori Efthymiadis e Kostaras; quarto ufficiale il sig. Spathas

PRESENTAZIONE:

Dopo aver sfiorato il gol in più occasioni sette giorni fa, i granata ora “devono” gonfiare la rete tra le mura di casa.

Il tabù di Spalato, dove il Toro fu brutalmente eliminato dalla Coppa Uefa ventinove anni fa per mano dell’Hajduk, non è stato sfatato, ma quella di stasera come detto anche da Ventura giovedì scorso, in conferenza stampa sarà una squadra , consapevole di avere nelle proprie mani la possibilità di tornare nella “vera” Europa dopo vent’anni di assenza, ma soprattutto nelle gambe la forza della vittoria.

Al Dugopolje di Spalato è finita senza reti tra l’Rnk e la squadra di Ventura nell’andata del playoff di Europa League, risultato infido, perché non aver segnato un gol in trasferta mette il discorso qualificazione su un piano poco poco inclinato per il Toro, costretto a vincere, visto che un pareggio con gol qualificherebbe i croati. Ma questo non è nei nostri pensieri!!!

Ma pur confermando la bontà tecnica della squadra di Matic, i 90’ hanno detto che il Toro è superiore sul piano tecnico, come confermato dal gioco espresso e dalle occasioni create. Quasi mai pericolosi invece i croati, parsi però superiori sotto l’aspetto atletico, e questo può essere il pericolo maggiore questa sera, qualora perdurasse la parità. Ma anche qui, il nostro pensiero è lontanissimo.

L’ideale sarebbe avere un centravanti che le trasformi, cosa di cui la squadra di Ventura è attualmente sprovvista, visto l’incredibile errore commesso dal sempre generoso, ma fumoso, Larrondo, che ha mancato la deviazione a porta vuota su assist di Barreto, tanto per citare una delle palle gol più clamorose.

Forse lo porterà il mercato dopo la cessione di Cerci, le dichiarazione del PRESIDENTE Cairo di ieri sera fanno bel sperare, bisognerà fare di necessità virtù per ora...

Mister Ventura confida nella vena realizzativa di Fabio Quagliarella. E' lui l'uomo-chiave del nuovo corso granata, che per ora registra un Cerci ai margini della squadra volutamente. Colpa delle voci di mercato, che hanno costretto il tecnico del Torino ad escludere l'ala romana dai convocati per il match odierno.

Con Cerci out, sarà più che mai Quagliarella ad avere l'onere di trascinare il Torino all'impresa europea. Dopo un'annata da comprimario alla Juventus, la maglia granata è tornata nella sua vita, quella stessa maglia con cui aveva cominciato ad imporsi all'attenzione generale ad inizio carriera.

In generale, comunque, rispetto alla scorsa stagione, l’impressione è che stia nascendo una squadra un pizzico leziosa e meno concreta. Vedremo tra poco più di ’90 minuti com’è andata.

La partita:

Un Torino svenevole e privo di idee “concrete” quello che si è visto nei primi 45’ minuti.

I granata troppo lenti si rendono la vita difficile fino al minuto 20’ quando su cross di Quagliarella la difesa Croata per fallo di mano in area regala il rigore al Torino.

Sul dischetto si presente El Kaddouri che porta il vantaggio i padroni di casa.

Le azioni più belle sono partite dal piede di Quagliarella El Kaddouri e Darmian un vero moto perpetuo.

Anche questa sera possiamo dire che le azioni per arrotondare il risultato sono arrivate, e come all’andata purtroppo è mancato il tocco finale.

Al 25’ Quagliarella dal limite con un pallonetto costringe ad una parata elastica VuKovic chde manda il pallone sopra la traversa.

Al 35’ sempre Quagliarella lancia in area Benassi che praticamente si divora il 2 a 0.

Al 39? Unica azione che fa gridare al gol deglli ospiti arriva da una volè di Glavina che sorprende tutti facendo la barba al palo destro di Padelli.

Sul finire ancora Quagliarella che dal limite si gira e tira verso la porta dei croati e sfiora il palo sinistro.

Pur essendoci un paio di azioni da gioco meritevoli a questo Torino manca sempre più un giocatore che sappia dettate i tempi tra reparti.

Troppi i passaggi verso la propria area avvenuti tra Glik e Moretti che alla fine hanno innervosito il pubblico.

Vantaggio meritato per le occasioni avuti con i modesti ospiti, Torino certamente da esaminare nei successivi 45’ minuti.

Ripresa:

SECONDO TEMPO

Nell’intervallo Ventura riesce a scuotere la squadra e a scacciare qualche paura, ma la ripresa sarà comunque vissuta sul filo dell’equilibrio e della paura per tutti i tifosi, visto che un gol subito sarebbe equivalso all’eliminazione. Lo Spalato detta i tempi del gioco, seppur su ritmi non troppo alti, e i granata vanno di rimessa, rendendosi pericolosi in apertura ancora con Quagliarella, che prosegue il match personale con Vukovic, ancora bravo a dire no a una potente conclusione del 27 granata.

Nell’ultima mezz’ora Ventura sceglie la corsa di Nocerino al posto di Benassi, e poco dopo anche di Martinez per Barreto. Ma non basta per alzare il baricentro di una squadra che rimane troppo bassa, e che chiude in pieno affanno, concedendo pericolose punizioni vicino ai pali di Padelli.

Ma il portierone granata è attento su tutti i palloni, uscendo con tempestività e sventando i pochi pericoli portati dallo Spalato.

Il finale è thrilling, con il Toro che non esce più ed è assediato sulle fasce ed al centro, ma la pochezza dell'Rnk evita guai. Si respira solo con una galoppata di Darmian e con un bell'assolo dello stesso Martinez, che va vicinissimo al raddoppio.

Ma per il pianeta granata non c’è traguardo senza sofferenza, e allora il boato dell’Olimpico al 93’ riannoda i fili della storia.

Il Toro è tornato, e per i tifosi rinunciare al cinema del giovedì sarà una dolce condanna.

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