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Juventus: un bilancio a poche ore dalla fine del calciomercato

29/08/2014 16:48

Mancano ancora tre giorni: in linea teorica tutto può ancora succedere. Fino alle ore 23 di lunedì 1 settembre il calciomercato può ancora regalare emozioni ai tifosi della squadra campione d’Italia. È utile però tracciare un bilancio parziale del cammino compiuto fino a qui, a partire dalla conclusione della stagione passata. Il 18 maggio la Juventus ha concluso in maniera trionfale una stagione da record, coronata dal superamento dei 100 punti in classifica (alla fine furono addirittura 102!). Poi c’è stato il deludente Mondiale brasiliano, le vacanze dei big della squadra, la ripresa degli allenamenti dei giocatori non impegnati nell’avventura oltreoceano. Quando tutto sembrava tornare alla normale routine, il 15 luglio arrivano le inaspettate dimissioni del tecnico, Antonio Conte: un vero shock per tutta la compagine juventina, un evento assolutamente inatteso e dai contorni ancora foschi. L’addio dell’allenatore è il vero spartiacque di questa estate calcistica: tabula rasa, punto e a capo.

L’arrivo di Max Allegri sulla panchina bianconera non è stato accolto positivamente da gran parte del tifo bianconero: il tecnico livornese va a sostituire uno degli allenatori più vincenti di sempre nella storia del campionato italiano, sarebbe impossibile chiedere al nuovo arrivato di ripetere quanto fatto da Conte (già non doverlo rimpiangere sarebbe un risultato dai connotati miracolosi !).

Il mercato estivo è stato condotto con abilità dal tandem collaudato Marotta-Paratici: cordialmente e con gratitudine sono stati salutati alcuni giocatori che hanno contribuito a rendere grande la Juve degli ultimi tempi (Vucinic e Quagliarella) e altri che non hanno lasciato un segno indelebile salvo qualche lampo isolato (Isla, Peluso, Osvaldo).

I nuovi arrivati dovrebbero garantire un irrobustimento generale di una squadra che non è stata privata dell’ossatura portante, vista la permanenza dei big della squadra. L’arrivo di un giocatore d’esperienza come Evra dovrebbe consentire a mister Allegri di poter variare modulo e atteggiamento tattico; là davanti la freschezza fantasiosa di Alvaro Morata (condizioni di salute permettendo) dovrebbe contribuire a rinforzare il reparto offensivo, già saldamente in mano alla coppia Tevez-Llorente. Pereyra e Romulo, dopo una buona stagione nelle rispettive squadre di provenienza, devono dimostrare di essere pronti per la Vecchia Signora.

Questo è quanto.

I tifosi juventini, tuttavia, non dormono sonni tranquilli. La (ormai) probabile permanenza di Vidal e il rinnovo (ancora ipotetico) di Pogba non bastano a placare gli animi dei cuori bianconeri. Allegri paga la sua passata esperienza sulla panchina dei rossoneri: dovrà conquistarsi la fiducia a suon di gol e di vittorie. E la società dovrà darsi da fare in queste ultime ore per cogliere le occasioni di fine mercato.

Le suggestioni Falcao, Hernandez e Shaqiri sembrano buone solo per gli strilloni o per qualche titolo da prima pagina. Ma la Juve ha bisogno di un rinforzo in difesa e di qualcuno che dia una mano in attacco.  Se arriveranno dei veri “big” a prezzo di saldo, certamente i tifosi gradiranno; in ogni caso, perché questo bilancio parziale e provvisorio si chiuda con ottimistica speranza, le cose devono cambiare. Servono altri giocatori, personaggi da “Juve”.

Gabriele Piardi

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