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Famiglia è il capitale sociale,fiducia,cooperazione,collaborazione,scambio,accordo solidale

14/07/2014 18:36

«Diffondi amore nella tua casa, perché lì l’amore reciproco deve cominciare» (Madre Teresa di Calcutta). Scritta sul porfido in una “Via del dialogo”, realizzata ad Ortisei può sintetizzare il cammino formativo che operatori della pastorale familiare hanno percorso poco distante a Corvara, in Val Badia (BZ), come corso di diploma in pastorale familiare, organizzato dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. La cadenza polacca del prof. Jaroslaw Merecki ha permesso quasi di sentire il suono delle catechesi sull’amore umano nel piano divino, tenute da S. Giovanni Paolo II fra il 1979 e il 1984. Mostrare i nessi fra il corpo e la trascendenza, dato che non si esiste sulla terra in altro modo se non nel corpo, era un preciso intendimento del Papa. «L’uomo e la donna, unendosi nell’atto coniugale così strettamente da divenire una carne sola, riscoprono ogni volta e in modo speciale la partecipazione al mistero della creazione».E’ intervenuto anche il preside dell’Istituto, Livio Melina sul tema della trasmissione della fede, sulla famiglia come elemento chiave per la nuova evangelizzazione. «Dove la crisi della famiglia prende piede, si indebolisce anche la fede. Il cammino della vita nasce da una promessa di bontà, amore, felicità. Educare significa prendersi cura di questa promessa».Don Paolo Gentili, responsabile nazionale per l’Ufficio di pastorale familiare ci ha emozionato proponendo una rilettura delle promesse matrimoniali dalla viva voce di una coppia senese, da poco sposati. Puntualizza una “circolarità fra tre mense”, il talamo nuziale («dove si genera la vita»), la mensa familiare («dove passa la Parola nei gesti, nella correzione fra coniugi»), la mensa eucaristica («gli sposi cristiani partecipano all’alleanza sponsale di Cristo e della Chiesa, ricevono la grazia della rivelazione e la manifestano nel rapporto di coppia e nella vita famigliare. Gesù apre la sua missione donando festa ad un matrimonio»). Un tuffo nella vita quotidiana con Pietro Boffi del Centro Internazionale Studi per la famiglia, a partire dal linguaggio “positivamente laico” della Carta della Famiglia della Santa Sede (1983). Si è studiata la famiglia come un sottosistema societario, insieme a giustizia, economia e associazionismo. Il codice simbolico della famiglia è lo «scambio di reciprocità dei mondi vitali», l’ottica del dono che dovrebbe valere per l’intera società. «La famiglia produce il capitale sociale, fiducia, cooperazione, collaborazione, scambio, accordo solidale». Ha chiuso la prima settimana il prof. Padula sul tema della famiglia digitale, un’avventura fra i social network nel nostro ruolo di “migranti digitali”, preoccupati per la sorte dei nostri figli, “nativi digitali”, con l’intento di alimentare lo spirito critico attraverso la conoscenza. Due momenti di workshop, uno simulando un ufficio famiglia che progetti una scuola per genitori, un altro sull’educazione al maschile e al femminile. Per l’ambito scolastico, ci si è interrogati sulla collaborazione scuola famiglia, i genitori devono superare l’atteggiamento di delega alla scuola, consci di un diritto di parola nella predisposizione del piano dell’offerta formativa. Nella foto Livio Melina .

Piergiacomo Oderda

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