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Infarto: 90 minuti per salvarsi ma... non a Pinerolo. Solo a Rivoli o Orbassano

01/04/2014 18:13

Assente a Pinerolo servizio emergenza PTCA

(angioplastica coronaria percutanea)

Il servizio di emergenza territoriale 118, si occupa degli interventi sul territorio in caso di necessità di urgenza sanitaria non differibile (cioè che non possono essere trattati da medici di assistenza primaria a domicilio. Tale servizio viene espletato da diversi mezzi presenti sul territorio:

-          MSA (mezzo sanitario avanzato): l’equipaggio è composto da un barelliere/soccorritore, un’autista, un medico e un infermiere

-          MSAB (mezzo sanitario avanzato di base): l’equipaggio è composto da un barelliere/soccorritore, un autista ed un infermiere

-          MSB (mezzo sanitario di base): l’equipaggio è composto da un barelliere/soccorritore e un autista.

I primi 2 mezzi si occupano di intervenire nei casi di codici di urgenza sanitaria elevati (codici gialli e rossi), mentre il terzo mezzo si occupa dei codici di urgenza sanitaria “bassi” (codici verdi e bianchi). Il trattamento di una sindrome coronarica acuta (ovvero una serie di sintomi e segni che possono far presumere un danno cardiaco e quindi un infarto miocardico) necessita dell’intervento di un mezzo di soccorso avanzato (MSAB ma più frequentemente, a seconda della disponibilità, di un MSA). All’arrivo dell’equipaggio, il medico e l’infermiere sottopongono il paziente agli esami diagnostici adeguati (ECG, misurazione della pressione arteriosa, misurazione della saturazione di ossigeno nel sangue, esame clinico) e sulla base dei dati ottenuti, nel caso in cui all’ECG si riscontri un quadro di lesione miocardica (infarto) il paziente deve essere trasportato il più rapidamente possibile in un centro ospedaliero che permetta un intervento chiamato PTCA (angioplastica coronaria percutanea) con l’applicazione di un eventuale STENT che permetta di rivascolarizzare l’area ischemica. Tali centri che permettono questo tipo di intervento, sono presenti attualmente (per quanto riguarda la nostra zona di competenza) solo presso l’ospedale San Luigi di Orbassano (è di questi giorni la polemica circa la possibile chiusura anche di questo centro) e presso l’ospedale di Rivoli. Pinerolo non è dotato di una cardiologia che permetta interventi di questo tipo (nel reparto del nostro nosocomio vi è solo una unità di terapia intensiva coronarica). Pertanto, dal momento della diagnosi, il paziente deve raggiungere uno di questi 2 centri nel minor tempo possibile. Secondo le linee guida, sarebbe auspicabile sottoporre il paziente alla PTCA entro 90 minuti in quanto, un tempo maggiore rischierebbe di danneggiare irreversibilmente la porzione di miocardio interessata, con una percentuale di recupero funzionale più bassa. I tempi di percorrenza, pertanto, risultano alquanto lunghi e mettono a rischio il trasporto del paziente. Se, infatti, ipoteticamente, un paziente avesse un infarto in Pinerolo, dal momento della chiamata all’arrivo dei mezzi di soccorso e successivamente il trasporto presso, poniamo il caso, l’ospedale San Luigi di Orbassano, i tempi sarebbero sufficienti (infatti da Pinerolo a Orbassano ci sono circa 35 – 40 minuti di percorrenza). Nel caso invece di un paziente che avesse un infarto in Pinerolo e dovesse essere trasportato a Rivoli (nel caso in cui Orbassano fosse al completo) i tempi sarebbero al limite e il paziente rischierebbe di sforare dai 90 minuti auspicabili. Invece, per chi avesse un evento ischemico, poniamo il caso a Torre Pellice, sicuramente i tempi sarebbero ulteriormente dilatati e il paziente arriverebbe ben oltre i 90 minuti presso un centro idoneo alla PTCA mettendo quindi a rischio la propria incolumità e l’eventuale recupero funzionale. Quindi, la chiusura di questi centri è alquanto rischiosa per la salute e la riabilitazione successiva dei pazienti colpiti da sindrome coronarica acuta, in quanto, maggiore è il tempo intercorso dalla diagnosi all’intervento di rivascolarizzazione, maggiore è il rischio di complicanze acute (per esempio arresto cardiaco) e di quelle croniche (insufficienza cardiaca). Si ricorda ancora che la PTCA, secondo le linee guida AHA/ACC, rappresenta la strategia riperfusiva di prima scelta nell’infarto miocardico acuto. Nella foto L'ospedale "Agnelli" di Pinerolo

Gabriele Antonica

 

 

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