Facebook Twitter Youtube Feed RSS

Aiuto alle famiglie in difficoltà. Consultorio famigliare diocesano Pinerolo

21/12/2013 11:00

 

«Tante famiglie attraverso il consultorio troveranno non la bacchetta magica ma un aiuto per i problemi che la famiglia deve affrontare, con speranza e con grinta». Il vescovo Debernardi ha salutato così quanti Hanno partecipato alla serata di inaugurazione del consultorio familiare, presso la biblioteca diocesana. Sul palco, Manuela e Beppe Caggiano, responsabili diocesani dell’Ufficio famiglia. Beppe ha ripreso la storia dei consultori di ispirazione cristiana, nati nel 1968 come sostegno alle famiglie nella preparazione al matrimonio. Nel direttorio di pastorale familiare del 1993, si individuano fra gli scopi, i problemi della coppia, l’educazione degli adolescenti e dei giovani, le problematiche degli anziani.

La parola passa alle due psicologhe che animeranno l’inizio delle attività del consultorio diocesano, in attesa di arricchirsi di altre professionalità. Stefania Raymondo ha rilanciato all’uditorio l’urgenza di collaborare, «Non basta solo la teoria per capire di cosa c‘è bisogno, dateci una mano per arrivare alle famiglie». Si presentano a vicenda, Antonina Peprzyk è affascinata dal mondo dell’adozione, «da quello spicchio di famiglia dove si incontrano difficoltà e tanta speranza». Stefania è molto sensibile alle tematiche afferenti al disagio sociale. «Grazie all‘amicizia e allo scambio», riepiloga Antonina «è nata l‘idea di creare un consultorio come punto di incontro per le famiglie in difficoltà». E’ un’occasione di collaborazione con le strutture pubbliche, le famiglie non sanno a chi rivolgersi quando sono in difficoltà per mancanza di comunicazione nella coppia, problemi genitoriali. «Le strutture pubbliche funzionano benissimo ma non hanno spazio, tempo, soldi per certi problemi». Stefania ribadisce un elemento caratterizzante, il consultorio promuove i valori riconosciuti dal magistero della Chiesa, «pur lasciando la porta spalancata anche a chi questi valori non li condivide». Occorre far largo alla fantasia, deve dìventare un centro multidisciplinare, servono competenze professionali di svariato genere come l’educatore, l’avvocato, il medico, il sacerdote, il mediatore.

Antonina punta l’attenzione su due tipologie di attività, innanzitutto lo sportello psicologico aperto a tutti, due, tre volte la settimana in orari stabiliti. E’ un servizio gratuito per gli utenti che hanno bisogno di essere ascoltati. Si fa una prediagnosi prima di indirizzarli verso altri specialisti. Alcuni non conoscono nemmeno le strutture pubbliche! Un secondo aspetto è la promozione dei valori della famiglia mediante serate per operatori dei gruppi, animatori.

«Perché proprio a Pinerolo?» si chiede Stefania. «Si parte da una pastorale familiare e giovanile molto attiva e dinamica. Ci sono persone che hanno bisogno di sostegno e consulenza per fare scelte responsabili e sensate, vogliamo dare una mano senza sostituirci a nessuno».

Interviene il presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio dei Servizi sociali, «strutture di questo genere fanno bene; il disagio è ampio, variegato, grave. La Carta dei servizi è la nostra carta d‘identità ma dal 2010 a oggi le risorse date da Stato e Regioni sono diminuite del 40%». Dal pubblico perviene ancora una domanda su come avvicinare le persone. «Il metodo più efficace è il contatto umano, il passaparola» risponde Stefania. Antonina osserva che «ci si vergogna di ammettere la dipendenza dall’alcolismo, dal gioco d‘azzardo, da Internet. Aspettare pazientemente non serve, occorre svegliarci e cominciare ad agire».

Il Consultorio sarà aperto nelle prime settimane dell’anno nuovo, presso i locali di Casa della Giovane in via S. Pellico 40 a Pinerolo.

Foto: Il vescovo di Pinerolo Debernardi durante l’inaugurazione del “consultorio famigliare”.

 

 

 

Piergiacomo Oderda

Commenti