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Incontri con genitori di figli di ogni età e... anche i nonni. Ass. Nexus Pinerolo

20/07/2013 11:07

Adultità e alla genitorialità

con Associazione Nexus

 

 

Incontriamo Valeria Martina, presidente e anima dell’associazione Nexus, al secondo piano di Piazza Banfi 1 a Pinerolo.

Quando è nata l’associazione?

«Siamo nati nel 1992 e ci siamo fin da subito occupati di questioni legate all’Adultità e alla genitorialità. Referente scientifico di Nexus è Silvia Bonino, professore onorario di psicologia dello sviluppo all’Università di Torino.  Nel 1994 si è avviato il progetto “Tra il dire e il fare… pensare. Un progetto per la scuola”, realizzato a Pinerolo e nel Pinerolese in scuole di ogni ordine e grado e nella formazione professionale.  Questo progetto prevede interventi di formazione dei docenti, dei ragazzi e dei genitori. Inizialmente abbiamo lavorato soprattutto con gli insegnanti, mentre negli ultimi 8 anni prevalentemente con i genitori. Il progetto è attualmente attivo presso il 2° circolo di Pinerolo. Nel 2012 sono stati realizzati interventi anche presso il 4° circolo e presso il liceo scientifico di Pinerolo. Dal 2001 al 2009 siamo stati referenti ed abbiamo lavorato nel “Pinerolo progetto genitori”, rivolto a genitori con figli adolescenti. Il Pinerolo Progetto Genitori è stato progettato in collaborazione con il comune di Pinerolo, con l’Asl TO 3 e con l’AMA (associazione auto mutuo aiuto), grazie a fondi ministeriali e, nonostante i buoni risultati ottenuti e il molto lavoro volontario degli operatori impegnati nel progetto, la mancanza di fondi ne ha segnato il destino. Poichè ci sta molto a cuore lavorare con i genitori, siamo riusciti a ottenere un contributo dalla fondazione San Paolo per il Progetto Nexus “Cantiere genitorialità” che ci ha dato e ci dà molte soddisfazioni. Il progetto è molto articolato: sono stati previsti incontri con genitori di figli di ogni età (da 0 anni in poi) partendo dai genitori in attesa (“Due e più di due: progettarci famiglia”), ed anche con i nonni (“Sos nonni”)».

Prospettive per il futuro?

  «Stiamo organizzando per il 12 ottobre un seminario di riflessione e di valutazione dell’ esperienza. In questa sede saranno presentati a cura del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Torino i dati della ricerca condotta con i genitori che hanno partecipato ai gruppi di “Cantiere genitorialità”. I genitori hanno, infatti, risposto ad un questionario, relativo ad un progetto di ricerca cui collaborano l’Università di Torino, l’Università La Sapienza di Roma e l’Università Cattolica di Milano”.

Come mai ha parlato di particolari soddisfazioni per il Cantiere Genitorialità? «Questo progetto ha intercettato un reale bisogno: non avevamo ancora pubblicizzato l’iniziativa che avevamo già i gruppi fatti. Abbiamo sempre avuto genitori in lista d’attesa. Inoltre i genitori hanno sempre partecipato ai gruppi in modo continuativo, come testimoniano i fogli firme e gli attestati di partecipazione».

Da quante persone sono formati i gruppi?

«I gruppi sono al massimo di dodici persone, c’è un conduttore di gruppo e un osservatore che al termine di ogni incontro fa una sintesi dei contenuti ».

Quanti sono i componenti dell’associazione Nexus?

«Il gruppo di lavoro è di otto persone: psicologi, psicoterapeuti, insegnanti, tutti specializzati nella conduzione di gruppi. Ci incontriamo il venerdì pomeriggio: le riunioni hanno funzione di coordinamento e di riflessione sulle cose che si fanno».

I gruppi si incontrano nella sede dell’associazione, in una sala dove troneggia un bel divano. «Prima eravamo in V. Vescovado, siamo in Piazza Banfi dal 2004, l’alloggio è di proprietà di una socia, e Nexus, che è un’associazione culturale senza scopo di lucro, contribuisce alle spese ».

Quale collaborazione con i servizi pubblici?

«La collaborazione con il Comune di Pinerolo esiste da sempre. In specifico, rispetto a “Cantiere Genitorialità” gli obiettivi del progetto coincidono con gli obiettivi istituzionali del Comune di Pinerolo relativamente al sostegno alle famiglie ed ai bambini e ragazzi in crescita. Per quanto concerne l’Asl, il volantino informativo di “Cantiere genitorialità” viene distribuito a tutti i nuovi nati, collaboriamo con i pediatri, con il servizio psicologico di “triage”. Relativamente al Ciss, facciamo parte del Piano di Zona».

Cosa fate con i genitori dei bambini più piccoli?

«Sia con i genitori dei bambini più piccoli, sia con tutti gli altri genitori cerchiamo di capire cosa li ha motivati a partecipare agli incontri. Diamo innanzitutto qualche regola sul modo di stare in gruppo: astenersi dal giudizio, porsi in atteggiamento di curiosità per le questioni che vengono trattate, tenere per sé le cose che vengono dette, per dare la possibilità ad ogni genitore di fare liberamente riferimento alla propria esperienza (noi siamo tenuti al segreto professionale, i genitori no). Diamo coordinate di riferimento su cosa significhi essere un buon genitore. In ogni incontro si affronta una parte teorica, poi si dà la parola ai partecipanti. Le questioni che interessano maggiormente i genitori riguardano le regole e i conflitti.  Abbiamo pensato e messo a punto la “Ginnastica per i genitori”». E’ un fascicolo di buone pratiche, consigli utili, “10 mosse per allenarsi al più difficile dei mestieri” come recita il sottotitolo.

In che orario si svolgono gli incontri?

«Dopocena, ma ora vi sono anche richieste per il primo pomeriggio.

Dal 1992, ogni anno si attiva un progetto culturale “Conversazioni intorno ad esperienze” in collaborazione con il Comune di Pinerolo su tematiche relazionali legate a cicli di vita, genitorialità, salute e malattia. E’ venuto a parlare anche don Luigi Moine, parroco di S. Donato. Ah, mi dimenticavo, siamo sede di tirocinio per l’Università di Torino per i corsi di psicologia».

Le conversazioni del programma del progetto culturale sono a disposizione presso la sede dell’associazione, il mio occhio cade su un contributo sull’adolescenza di Silvia Bonino, allora ordinario di Psicologia dello sviluppo all’Università di Torino: «La famiglia deve dare sostegno e regole, a quest’età deve dare sostegno e richieste di impegno in un progetto che è di realizzazione di sé e nello stesso tempo di partecipazione alla vita sociale… Vi è necessità che anche gli adulti ridefiniscano il proprio progetto: i figli non appartengono ai genitori. E’ anche per loro una questione di sviluppo».

Nella foto Valeria Martina, presidente e anima dell’associazione Nexus

Piergiacomo Oderda

 

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