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Da una verifica in società manifatturiera della Val Chisone scoperta mega evasione fiscale

19/07/2013 12:18

Ben 8 milioni di euro di ricavi e oltre 265.000 euro di IVA. E’ l’ingente somma che una società con sede in Germania, scoperta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Torino, aveva sottratto al Fisco Italiano. I militari della Compagnia di Pinerolo, al termine di una complessa attività di verifica nei confronti di una società manifatturiera della Val Chisone, la “Martin”, con sede a Perosa Argentina in via  Via Gütermann 14, 14 appartenente ad un gruppo societario internazionale, “Maridt”  hanno accertato che una delle controllate estere di diritto tedesco, in realtà, operava in Italia per conto della medesima azienda italiana. Gran parte della documentazione anche fiscale  era a Perosa Argentina e non in Germania dove non si è riscontrata, secondo la Guardia di Finanza, una produzione manifatturiera. Secondo la Guardia di Finanza i ricavi dell’azienda venivano sottratti all’Italia. L’azienda, però, ha sostenuto che le tasse sono state pagate in Germania . Sempre secondo le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Pinerolo i dividenti degli amministratori non sono stati dichiarati in Italia. Il capitale sociale della “Maridt” è in mano a tre soci: circa il 70%  a due italiani, il resto a un tedesco. Attraverso l’attività ispettiva condotta dai Finanzieri analizzando le operazioni intra-comunitarie della società, incrociando i dati della contabilità con quelli della corrispondenza e dei bilanci, è stato possibile appurare il collegamento con il territorio italiano dell’attività svolta e la mancata dichiarazione dei dividendi distribuiti ai soci, con la relativa evasione d’imposta.E’ stato scoperto, inoltre, che la società tedesca non disponeva di alcuna struttura autonoma e le direttive gestionali venivano impartite dagli stessi amministratori italiani, che sono risultati anche essere soci della società tedesca.  La vicenda si è arricchita con la scoperta di fatture per operazioni inesistenti per quasi 510.000 euro, utilizzate all’interno del gruppo di aziende dirette dai medesimi amministratori, con la contestazione di ulteriore I.V.A. indebitamente detratta pari a 103.000 euro. La vicenda ha avuto conseguenze anche sotto il profilo penale. Gli amministratori della società, infatti, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Pinerolo per emissione ed uso di fatture false ed omessa dichiarazione fiscale. Inoltre la stessa Autorità Giudiziaria nei prossimi giorni deciderà sulla proposta di sequestro di beni inoltrata dalle Fiamme Gialle per salvaguardare il credito dell’Erario nazionale.

 

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