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Macumba: in Italia si uccidono i sogni

18/07/2013 13:04

La lettera di Alessandro Jahier, con ricordi e accuse

Macumba: in Italia si uccidono i sogni.

Cinquantuno anni. 51 anni sono passati da quel lontano mercoledì 2 maggio 1962. Un giorno che oggi ritorna rumoroso nelle menti e nei cuori di chi ha creato, gestito, vissuto ed amato il Macumba a Pinerolo. 51 anni di passione, di divertimento, di fatica e di lotte per portare un locale fuori dal comune... fuori dai confini dell'allora piccola cittadina che lo ospitava.

51 anni che rifaremmo di corsa, con la stessa passione, con lo stesso amore e con la stessa professionalità con la quale lo abbiamo portato ad essere uno dei locali italiani più conosciuti ed apprezzati al mondo. Un locale che ha fatto la storia sin da quel 2 maggio 1962.

La "visione" di Riccardo e Clelia è stata lungimirante, perfetta, all'avanguardia ma i tempi sono cambiati e quello che era il fulcro dello storico Macumba oggi non è più possibile.

Si andava a "mangiare e ballare al Macumba" perché era un locale "fuori dagli schemi", l'unico locale italiano dove potevi cenare accanto ad una tigre in carne ed ossa o al simpatico scimpanzé che è rimasto impresso nella memoria di tantissimi ex bambini e perché la sua cucina era in grado di spaziare tra gli infiniti sapori internazionali come nessun locale era in grado di fare. Ci si andava perché già il solo poter ascoltare le affascinanti storie, raccontate senza risparmiarsi mai da Riccardo, valevano qualche chilometro in più da fare in auto!

Ma questo era il passato. Il presente del Macumba è stato obbligatoriamente diverso: ha saputo aggiornarsi senza perdere il suo fascino "tribale", ha saputo modernizzarsi senza perdere di vista la qualità e l'attenzione per il cliente. Ha saputo superare i suoi "primi" cinquant'anni mantenendo vivo nel presente il fascino del passato. Ecco perché è il momento di fermarsi. Meglio farlo ora, con un locale che, nonostante tutte le difficoltà del settore, è ancora in auge piuttosto che vederlo, tra un anno, dieci anni non importa, soffocare nella sua storia.

Altre sfide ci attendono, magari non più in un Paese dove invece di incentivare la crescita si uccidono i sogni.  Ma prima di mettere il punto finale ad una Storia fantastica lunga più di mezzo secolo, è doveroso da parte nostra il tributo a tutti coloro che in questi anni hanno creduto nel nostro sogno, costruito giorno per giorno con tanta fatica e tanto entusiasmo, e ci hanno accompagnati in quella fantastica realtà che porta il nome di MACUMBA. Grazie ai cuochi, ai camerieri, ai musicisti, agli artisti a tutti quelli che con professionalità, competenza e cortesia hanno lavorato al Macumba rendendolo quello che è stato, quello che ancora oggi è. Grazie anche a quelli che il Macumba lo hanno vissuto da clienti, anche se noi li preferiamo definire amici; a chi ne ha sempre apprezzato la cucina, a chi ha sognato nella sua magica atmosfera a chi si è scatenato sulla sua pista da ballo. Ma un grazie va anche a chi, magari senza neppure conoscerci, ha sempre detto “Macumba? No, grazie!" perché ci ha permesso di lavorare tutti i giorni per essere sempre all’avanguardia, alla ricerca di un miglioramento continuo e costante, per provare ad essere sempre un passo avanti a tutti. E, lasciando un momento il passato per tornare all'attualità, un sincero ringraziamento a tutti coloro che, al limite della legalità, hanno creato finti circoli privati, finti agriturismi, finte strutture che volevano sembrare quello che i veri locali sono. Hanno permesso a noi e a tutti coloro che hanno lottato per avere un vero locale, di far capire al pubblico che la differenza esiste e si vede. Chiudo, se me lo permettete, con l'ultimo ringraziamento, quello più personale, più importante. Grazie a Riccardo e Clelia che oggi, certamente, avranno mille pensieri, mille immagini, mille emozioni nella loro mente, nei loro cuori. Il Macumba è stato prima di tutto il Vostro sogno, lo avete vissuto "neonato" quando io ancora dovevo nascere, lo avete visto crescere tra soddisfazioni e successi fino ad oggi.

Ci sono locali che fanno tendenza. Altri fanno la Storia. Il Macumba fa parte di quest'ultimi.

Alessandro Jahier

Vedi altro articolo  su: http://www.vocepinerolese.it/sites/default/files/edizioni/pdf/2013-07.pdf

nella foto: Alessandro Jahier

 

 


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