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A Vienna triestini sfilano per chiedere "la fine dell'occupazione italiana".

24/06/2013 22:23
 

Erano in tanti, partiti all’alba da Trieste. Direzione Vienna, la capitale: la madre patria a cui i triestini si rivolgono per chiedere la fine dell’occupazione militare attuata dallo Stato italiano sulla Zona A del Territorio Libero di Trieste.

Almeno trecento manifestanti, dicono le fonti ufficiali. Non era mai accaduto. La manifestazione è stata organizzata da Trieste Libera e segue la recente messa in mora presentata al Governo italiano per la violazione del mandato internazionale di amministrazione fiduciaria ottenuto con il Memorandum di Londra del 5 ottobre 1954.

Un mandato fiduciario che impegna il Governo italiano ad amministrare Trieste e la Zona A del Territorio Libero nel rispetto del Trattato di Pace del 1947. Assicurandone lo status giuridico di territorio indipendente al di fuori della sovranità dello Stato italiano.

Un mandato completamente disatteso dal Governo italiano che ha invece autorizzato ed agevolato l’annessione di fatto del Territorio Libero di Trieste da parte della Repubblica italiana. Annessione, estesa al Porto Libero Internazionale di Trieste, attuata con una brutale spoliazione dei beni del TLT e del PLT trasferiti di ufficio al demanio dello Stato occupante. In violazione del diritto internazionale e dell’ordinamento mondiale.

Trieste reclama ora i suoi diritti cancellati e chiama la sua “Madre naturale”, l’Austria, per ottenerne il rispetto. Sei secoli di storia riemergono prepotentemente dall’oblio dopo una feroce repressione nazionalistica. 

Trieste NON E‘ ITALIA. Trieste è MITTELEUROPA. Trieste E’ LIBERA.

Enrico Lo Turco

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