Facebook Twitter Youtube Feed RSS

ANPAS ADERISCE ALL’APPELLO DEL TAVOLO ENTI SERVIZIO CIVILE

12/02/2013 12:27

È da poco terminato l’anno di Servizio civile in Pubblica Assistenza per i 92 giovani selezionati dall'Anpas Comitato regionale del Piemonte per il progetto “Via col mezzo”, che ha coinvolto le Pubbliche Assistenze delle province di Alessandria, Asti e Cuneo e “Mani tese” e che ha riguardato le Associazioni Anpas di Torino e provincia; entrambi i progetti erano a carattere socio-sanitario.

I volontari in servizio civile, dopo un’adeguata formazione, hanno svolto trasporti interospedalieri per terapie, dialisi o visite mediche, dimissioni da ospedali e case di cura, accompagnamenti in centri diurni di socializzazione o riabilitazione, assistenza ad anziani e disabili con l'utilizzo di pulmini o autoambulanze.

Il loro compito è stato quello di operare in collaborazione con il personale dell'Associazione nella gestione dei trasporti e nella relazione d'aiuto con il paziente. Un’esperienza di cittadinanza attiva, di crescita umana e di solidarietà.

Si prevedono tempi lunghi per i nuovi ingressi. A tal proposito il Tesc (Tavolo enti servizio civile del Piemonte), di cui fa parte anche Anpas, ha lanciato un appello condiviso ai responsabili politici e tecnici del Servizio civile nazionale e del mondo del lavoro affinché si torni a investire sul Servizio civile sia politicamente sia economicamente, recuperando risorse significative per il suo finanziamento.

Il Tesc chiede che si «studino modalità efficaci per garantire a un numero sempre maggiore di giovani di usufruire dell’opportunità dell’anno di Servizio civile» e che si valorizzi nel mondo del lavoro e dell’università la formazione che viene fatta nel Servizio civile.

Inoltre, come ribadisce il Tesc, non bisogna dimenticare l’importanza della sensibilizzazione dell’intera società al Servizio civile attraverso «un’opera di informazione e conoscenza della Legge e delle sue opportunità» perché le giovani generazioni oggi possano «costruire il proprio futuro».

 

Commenti