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Da Piscina 231 nuovi Donatori ADMO

29/01/2013 20:28

“Grazie per aver fatto il primo passo per salvare una vita!” Queste le parole presenti sul manifesto in bella vista nei locali delle Associazioni di Volontariato di Piscina (TO), che sabato 26 Gennaio 2013 hanno ospitato la Giornata di tipizzazione per Irene e gli altri pazienti oncoematologici in attesa di un donatore compatibile di cellule staminali.
La notizia della malattia di Irene, una leucemia mieloide acuta curabile solo attraverso il trapianto di cellule staminali, ha fatto velocemente il giro del torinese e del cuneese, permettendo l’inizio di una maratona di solidarietà con un unico obiettivo: salvare la vita a chi, come Irene, si trova costretto a fare i conti con una malattia guaribile solo grazie al gesto di un anonimo donatore, non disponendo di un famigliare compatibile. Così, sabato scorso, quasi 300 persone si sono presentate all’appuntamento con l’ADMO per dare la disponibilità alla donazione in caso di compatibilità con un paziente in attesa. Dopo la visita con il medico per la verifica dell’idoneità (per la tutela del donatore, solo chi rispetta i criteri stabiliti dalla Legge viene iscritto nel Registro), 231 persone sono state iscritte nel Registro Mondiale dei potenziali Donatori di Midollo Osseo/Cellule Staminali. Se qualcuno di loro risulterà geneticamente compatibile con un paziente in attesa di trapianto, sarà ricontattato per la donazione effettiva.
“Siamo commossi per la sensibilità dimostrata dai giovani e dalla loro forte adesione all’iniziativa” – dice il presidente dell’ADMO Piemonte Stefano Balma –“In tutta la giornata di sabato un serpentone di ragazzi poco più che ventenni ha voluto dire un sì alla Vita e alla solidarietà. Fondamentale è stato il sostegno dell’AVIS piscinese, che ha contribuito fortemente alla promozione e alla realizzazione dell’iniziativa, al quale va il nostro più sentito ringraziamento. Infine un pensiero solidale e d’incoraggiamento per questa famiglia che nel dramma della malattia ce la sta mettendo tutta per far conoscere la donazione di cellule
staminali. Solo se il Registro continuerà a crescere si potranno salvare più vite umane, come quella di Irene”.

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