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La Procura indaga sui conti del Comune di Pinerolo.

18/01/2013 8:38

C’era una volta un comune che amministrava e gestiva il quieto e regolare andamento della vita cittadina. Per funzionareriscuoteva periodicamente le gabelle dai suoi abitanti e ne imponeva di nuove. I cittadini, anche a causa della crisi, facevano molti sacrifici ma erano contenti di pagare tanti denari, perché sapevano che sarebbero stati spesi nel loro interesse, secondo regole di trasparenza e nel rispetto della legge e dei regolamenti.C’era una volta un consigliere comunale, che poi sarei io, eletto dagli abitanti della città per rappresentarli in seno all’amministrazione e assicurare che tutto si svolga per il meglio. Sarà per pignoleria oppure perché questo consigliere ha fatto per tanti anni il carabiniere, il nostro eletto è,per sua indole, abituato ad esaminare a fondo le situazioni, senza limitarsi ad una lettura superficiale. Chiamato quindi ad approvare il bilancio comunale, non solo non lo approva ma inizia tutta una serie di verifiche su come i molti denari, costati ai suoi concittadini tanto sudore, sono stati impiegati. La favola per ora finisce qui. Il finale, infatti, lieto o triste che sia, è ancora tutto da scrivere. Dopo aver scoperto una serie di uscitedi importi a svariati zeri, protratte nel tempo e prive dei giustificativi previsti, assenza di cui mi sono accertato personalmente, con un’interrogazione a sindaco e giunta, ho rappresentato le mie perplessità. Il risultato è che la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, ipotizzando il reato di abuso d’ufficio.Tanto per contestualizzare, sto parlando di svariate decine di migliaia di euro, che l’amministrazione ha erogato per la manutenzione dello stadio comunale a fronte di rendicontazioni inesistenti. Per esempio, secondo la convenzione stipulata a suo tempo (è l’anno 2000) con il comune, i beneficiari di tali erogazioni avrebbero dovuto dar conto di come venivano spesi questi soldi e fornire annualmente (cioè ogni anno) i bilanci preventivo e consuntivo. Bilanci che ad oggi non risultano essere stati mai presentati. Come hanno fatto dunque le varie amministrazioni che si sono succedute a dare il benestare al pagamento? La crisi morde sempre più e i cittadini incontrano crescenti difficoltà a far quadrare i conti. Ecco perché ogni singolo euro di denaro pubblico dovrebbe essere speso con sempre maggior scrupolosità, quasi al limite dellaspilorceria. Invece assistiamo,ormai da più di un anno, ad un’amministrazione sempre più famelica che, il tempo di un battito di ciglia,e ha già aumentato l’addizionale comunale sull’IRPEF e sull’energia (persino retroattiva!), messo semafori che fanno le multe, parcheggi a pagamento ecc., continuando invece a scialacquare quanto gli amministrati versano, col sudore alla fronte, in opere e progetti di dubbia utilità (persino in caramelle!). Ora poi, la macchina della giustizia dirà se persino il limite della legalità, dopo quello della vergogna, è stato superato. Dal canto mio, continuerò a verificare nell’interesse dei cittadini, se vi sono anche altre situazioni in cui il denaro pubblico veniva speso con altrettanta leggerezza, avendo innanzi a me l’insegnamento del Tocqueville che già nel ‘800 sosteneva, giustamente, che “la democrazia comincia dalla pubblicazione del bilancio comunale”.

                                                                                                                                   Massimiliano PUCA

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