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I carcerati risarciti. Ma le vere vittime dei carcerati che li risarcisce?

10/01/2013 10:04

«Nessuno tocchi Caino ma si può sopprimere Abele»

 "Volevo sottolineare il fatto che è pazzesco che, con la dirompente crisi economica che abbiamo in Italia, dobbiamo  risarcire con 100.000 euro dei criminali - solo perché ciò ci è stato imposto dall’Europa (ricordo che altri 570 detenuti anno chiesto alla Corte Europea  un risarcimento danni). Capisco i problemi di sovraffollamento delle carceri con conseguenze degradanti per i detenuti, ma perché i radicali non parlano mai anche delle tante guardie carcerarie che si suicidano per la situazione stressante che vivono (98 negli ultimi 10 anni)? (Mio cugino, che era una di esse, si è suicidato tre anni fa).

Perché Pannella non fa lo “sciopero della fame” (ricordo che dice che cappuccini e brioches sono ammessi durante lo sciopero) anche per loro? Perché non lo fa per le tantissime persone che in Italia vivono peggio dei detenuti in carcere? Questa IPOCRISIA NON LA CAPISCO, mi viene solo da pensare che è per farsi campagna elettorale gratuita, visto che i mass-media continuano a prendere in considerazione la presa in giro dei suoi scioperi - che durano ormai da più di 60 anni.

Per i radicali (e meno male per pochi altri) la soluzione a questa situazione è l’indulto di delinquenti e stupratori. Il passato però ci insegna come - dopo l’ultimo condono - più dell’80% dei detenuti liberati siano tornati in carcere, perché non sono stati avviati allo stesso tempo adeguati piani di reinserimento nella società soprattutto a livello lavorativo. Mi chiedo allora: visto che attualmente il 38% dei carcerati è extracomunitario, perché, per risolvere il problema del sovraffollamento, non viene fatta scontare a questi signori la pena a casa loro - al posto di mantenerli a spese del contribuente (ricordo che un detenuto costa  450 euro al giorno) o di rischiare di doverli risarcire, come è già successo (quindi oltre al danno anche la beffa). Inoltre, perché non si fanno fare ai detenuti lavori socialmente utili (manutenzioni autostrade, grandi opere…), così che si paghino vitto e alloggio e non cadano in depressione?  Io ora mi chiedo perchè in Svizzera certe cose non succedono: dalla UE riceviamo solo bacchettate, sanzioni e quanto di peggio anche a livello morale si possa fare; però quando hanno bisogno dei nostri soldi per i loro comodi, li vogliono. Quindi dico che è ora di finirla di restare in

Europa: è ora di riprenderci la notra sovranità economica e morale - almeno per rispetto di chi per fare un’Italia unita ha dato la vita. E che quell’incoerente di Pannella, con tutti i radicali a seguito, la smettano di salvare Caino e di lasciare uccidere  Abele (vedi Eluana, vedi i 6.000.000 di aborti dall’introduzione nel 1978 dalla Legge 194). È questo il vero problema dell’Italia, l’inverno demografico, lo spettro dell’eutanasia sociale, dovuta ai vuoti lasciati da questi nostri bambini che ora non abbiamo più e che avrebbero contribuito a rendere la nostra nazione migliore. L’Italia è ormai il popolo delle badanti, il popolo di nonni senza nipotini - e se vogliamo avere un futuro, più che ad assassini e violentatori, dobbiamo pensare  non uccidere i nostri figli."

 P.S: «Una Nazione che uccide i propri figli è una Nazione senza futuro».

(Papa Giovanni Paolo II)

 

 Cordiali saluti    Celsi Giorgio  presidente associazione "Ora et

Labora in Difesa della Vita" e Vicepresidente Associazione "NO 194"

per nuovo referendum abrogativo della legge 194 in materia di aborto .

Per info   3467035866  o  www.no194.it  -  www.no194.org

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